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I 5 blocchi mentali che possono danneggiarci al lavoro

Scarsa autostima e paura di sbagliare possono condannarci alla paralisi. Riconoscere il problema è il primo passo da compiere per tentare di risolverlo

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“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”. Quando Albert Einstein pronunciò questa frase aveva già probabilmente sperimentato sulla sua pelle la difficoltà di vincere quei “blocchi” invisibili che possono inibire le nostre azioni. La mente ha un potere sconfinato e la possibilità di determinare gran parte dei nostri successi e fallimenti. Anche e soprattutto al lavoro. Ecco perché abbiamo pensato di proporvi una breve lista (sicuramente incompleta) dei blocchi mentali che possono renderci la vita difficile.

I 5 blocchi mentali che ci ostacolano nel lavoro

Una top 5 di “nemici” da riconoscere e combattere per migliorare le nostre performance dentro e fuori l’ufficio.

blocchi mentali al lavoro

Bassa autostima e insicurezza

Quando sono i dubbi a prendere il sopravvento, ci sentiamo come impantanati nelle sabbie mobili. Tormentati da domande a cui non sappiamo dare risposte, rimaniamo come paralizzati. A determinare tanta insicurezza è solitamente la mancanza di fiducia nei nostri mezzi. La bassa autostima può rendere la vita lavorativa (e non solo) un inferno. Per questo, è importante prendere il controllo della situazione, trovare un po’ di coraggio e convincersi che molte delle paure che frenano le nostre azioni si trovano solo nella nostra mente. Quando gli interrogativi sembrano destinati a rimanere irrisolti, è opportuno metterli da parte e andare avanti. E passare all’azione.

Paura di sbagliare

Diciamoci la verità: sbagliare non piace a nessuno. Quando il fallimento fa capolino nelle nostre vite, la ferita può bruciare per giorni interi e lasciare strascichi pesanti. Trarre insegnamento dagli errori è importantissimo, ma il ricordo del “passo falso” può indurre i più timorosi (e i meno sicuri di sé) a rimanere bloccati. Se la mente è proiettata esclusivamente sulla possibilità di fallire, le chance di riuscire si assottiglieranno notevolmente. Si chiama “profezia che si auto-avvera” ed è la capacità della nostra mente di predisporsi così negativamente alle cose da arrivare ad alterare i nostri comportamenti fino ad indurci al fallimento. Per uscirne, occorre sforzarsi di avere un pensiero positivo e fare leva sui successi che si sono raggiunti in passato. E che dimostrano che siamo in grado di vincere le sfide.

Mancanza di chiarezza o confusione

Navigare a vista non va (quasi mai) bene. Certo, ci sono mestieri creativi che possono trarre “nutrimento” dal caos, ma in linea generale la mancanza di punti fermi genera smarrimento e sconforto. E spiana la strada a quel senso di insicurezza e di inadeguatezza che può spingerci a concludere che non siamo in grado di affrontare le situazioni. Per lavorare bene, è opportuno dare ordine ai pensieri e organizzare il da farsi. Individuiamo gli obiettivi da raggiungere ed elaboriamo un piano d’azione che ci permetta di procedere step by step. Senza un disegno chiaro in mente, la meta non potrà mai essere raggiunta.

Eccesso di calcolo

Tra i blocchi mentali che possono arrivare a sabotare il nostro lavoro, merita una certa attenzione anche la tendenza a “complicarsi la vita”. C’è chi pensa che la strada più impervia sia quella da preferire, ma non è sempre così. A volte a remarci contro è il groviglio di pensieri che costruiamo nella nostra mente e che ci impedisce di arrivare alla soluzione delle cose. Riflettere eccessivamente sul da farsi, avventurarsi in calcoli troppo sofisticati e cedere ad un eccesso di prudenza (che può mettere il freno a mano alla necessità di prendere decisioni) possono rivelarsi scelte nefaste. Di contro, non dobbiamo essere avventati. Le decisioni non possono essere prese sull’onda dell’emozione momentanea, ma ponderate. Magari con l’ausilio di qualche esperto o fidato collaboratore. Il segreto sta nella ricerca del giusto equilibrio tra quel pizzico di azzardo (su cui, anche al lavoro, è bene ogni tanto puntare) e la capacità di analizzare le situazioni con la giusta lucidità.

Non vedere al di là del proprio naso

Capita frequentemente di non riuscire a vedere al di  là del proprio naso. E di rimanere focalizzati su dettagli che alterano la corretta prospettiva delle cose. Si tratta di un comportamento che può procurarci non pochi problemi al lavoro perché può indurci a prestare attenzione a faccende di poco conto, che ci rubano tempo ed energia. Mettere le cose nella loro giusta collocazione e avere la capacità di guardare lontano sono raggiungimenti a cui ogni lavoratore dovrebbe puntare. Se non vuole che questo, insieme ad altri “blocchi mentali”, ostacoli la sua crescita professionale e personale.

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