Come cambia l’imposta di bollo e in che modo gestire e assolvere i propri obblighi nei confronti del bollo fattura elettronica 2019.
Bollo fattura elettronica 2019? È certamente una delle ricerche più comuni di questo inizio anno, considerando che l’avvento della fattura elettronica ha apportato importanti cambiamenti nella nostra quotidianità, andando a modificare le modalità con cui si emettono e gestiscono tali documenti. Ma come funziona il bollo sulle fatture elettroniche? Quali sono gli importi di riferimento? E come poterlo pagare? Il MEF ha elaborato alcune importanti precisazioni che dovreste tenere in considerazione: cerchiamo di saperne di più!
Indice
Bollo fattura elettronica, come funziona
Considerato che la fattura diventa “elettronica”, anche il bollo diventa tendenzialmente “virtuale”. Ma cosa significa? Molto semplicemente, tranne per alcuni casi che avremo modo di approfondire a breve, il bollo per la fattura elettronica deve essere apposto in maniera virtuale, senza la necessità di acquistarlo volta per volta dal proprio tabaccaio di riferimento.
Normativa bollo fattura elettronica
Fino ad oggi la modalità di assolvimento dell’imposta di bollo era regolata dal DPR 642/1972. La normativa del bollo delle fatture cartacee prevedeva pertanto che l’imposta di bollo si dovesse apporre sulla fattura in tutti i casi in cui non vi fosse applicazione IVA (per esclusione, esenzione o riconduzione fuori dal campo di applicazione), per un valore superiore ai 77,47 euro. Ebbene, tale regola non è cambiata: anche per le fatture elettroniche si continuerà ad applicare il bollo nel caso in cui l’importo sia superiore ai 77,47 euro. Ciò che cambia è, ovviamente, il fatto che l’assolvimento dell’imposta di bollo sarà virtuale.
Pagamento bollo fatture elettroniche
Ma come si paga il bollo sulle fatture elettroniche in seguito all’avvento della fatturazione elettronica? Come abbiamo già anticipato, il MEF ha ritenuto opportuno compiere un importante chiarimento e, con un comunicato del 28 dicembre 2018, ha reso trasparente le modalità di pagamento dell’imposta di bollo.
In particolare, è stato previsto che dallo scorso 1 gennaio 2019 il soggetto che emette la fattura elettronica non dovrà più preoccuparsi di applicare l’imposta di bollo su ogni singola fattura. Quel che invece dovrà fare è attendere l’elaborazione dei conteggi da parte dell’Agenzia delle Entrate, che alla fine di ogni tre mesi renderà noto l’ammontare dovuto sulla base dei dati presenti nelle fatture elettroniche inviate mediante il Sistema di Interscambio.
Sulla base dei dati così formulati, l’Agenzia delle Entrate comunicherà dunque quanto pagare per l’imposta di bollo nel trimestre di riferimento. Non solo. Grazie ai dati elaborati, l’Agenzia delle Entrate è anche in grado di mettere a disposizione sul proprio sito internet ufficiale una piattaforma che permetterà a tutti gli interessati di pagare l’imposta di bollo con l’addebito sul proprio conto corrente bancario o postale. In alternativa a questo sistema di pagamento, sarà pur sempre possibile procedere con il pagamento utilizzando il modello F24 che il Fisco stesso avrà predisposto.
Fatture elettroniche 2019: semplificazione bollo
Con il comunicato del 28 dicembre 2018 il MEF apporta dunque un’importante semplificazione sulla gestione del bollo sulle fatture elettroniche 2019. Ciò che cambia è che non sarà il contribuente interessato dal pagamento dell’imposta a doverla pagare volta per volta, su ogni emissione, bensì l’Agenzia delle Entrate a fornire un conteggio su tali pagamenti.
La gamma di strumenti di assolvimento dell’imposta di bollo sembra essere piuttosto ampia, permettendo ad esempio il regolamento con addebito sul conto corrente, oppure mediante il versamento con il consueto modello F24. In ogni caso, considerato che la prima scadenza sarà successiva al primo trimestre 2019, è molto probabile che l’Agenzia delle Entrate torni in argomento mediante una serie di chiarimenti più operativi, dei quali vi terremo ovviamente informati, finalizzati a comprendere in che modo procedere alla corretta regolarizzazione della propria posizione con il Fisco in merito all’imposta di bollo.
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