Nel decreto di aprile potrebbe essere introdotto il bonus bici e monopattini. Incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi per evitare assembramenti
La fine del lockdown italiano si avvicina, mentre il Governo sta mettendo a punto tutte le misure necessarie per avviare la Fase 2. La riapertura delle attività avverrà in maniera graduale, garantendo il rispetto delle norme sulla sicurezza. Ancora vietati gli assembramenti, così, si studia anche un modo per evitare l’affollamento sui mezzi di trasporto pubblici. Ecco che spunta l’idea bonus bici e monopattini.
Indice
Bonus bici e monopattini: che cos’è?
In attesa dell’avvio della Fase 2, con la riapertura delle attività e la fine del lockdown, il Governo sta studiando un piano per ripartire in maniera graduale e sicura. Anche nella Fase 2 resta vigente l’obbligo di evitare qualsiasi tipo di assembramento, sia all’interno che all’esterno. Il contagio da Coronavirus viaggia proprio attraverso i contatti tra le persone. Per questo motivo, bisogna ripensare a tutto il sistema lavoro, ma anche alle nostre personali abitudini di vita. Un problema sono i mezzi di trasporto pubblici. Bisognerà evitare l’affollamento di gente, ad esempio ridimensionando i posti disponibili su ogni mezzo. Intanto, arriva una proposta che sembra essere interessante. Incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi, come ad esempio le bici ed i monopattini, con l’introduzione di un bonus. In questo modo, si eviteranno i tanto temuti assembramenti, in quanto la gente sarà incentivata a spostarsi in bici.
Incentivi per l’acquisito di mezzi di trasporto differenti
L’idea che arriva direttamente dalla Ministra ai Trasporti ed Infrastrutture, Paola de Micheli, è proprio quella di attivare un bonus bici e monopattini, per incentivare l’acquisto e l’utilizzo di questi mezzi di trasporto alternativi. A facilitare il tutto, anche il fatto che ci stiamo incamminando verso la bella stagione, con giornate più lunghe e temperature piacevoli. Tutto questo dovrebbe contribuire alla diminuzione dell’utilizzo di bus, metro, treni, assicurando meno contatti tra la gente. Il rispetto delle distanze di sicurezza, continuerà ad essere di vitale importanza anche nel corso della Fase 2. Tuttavia, i bonus non bastano, bisogna anche intervenire sulle strade per la manutenzione e la creazione di nuove piste ciclabili, altrimenti tutto sarebbe vano. Infatti, ci sono delle città in cui le piste ciclabili sono quasi o del tutto inesistenti, costringendo i ciclisti ad utilizzare le normali corsie adoperate dalle automobili. Questo mette a rischio sia chi decide di spostarsi in bici, sia gli automobilisti, che devono stare attenti a possibili biciclette spuntare in strada.
Bonus bici e monopattini: nuove piste ciclabili in arrivo
Il Ministro ai Trasporti, ha ribadito più volte che gli incentivi per l’uso di nuovi mezzi di trasporto sono utili, ma da soli non bastano. Per questo motivo, saranno create nuove piste ciclabili, intervenendo sulle strade e sulla segnaletica stessa. In alcuni casi saranno create delle semplici piste di carattere temporaneo, con l’impegno dei vari Comuni. Lo scopo finale è quello di incentivare l’uso di bici, anche elettriche ma in tutta sicurezza. Per intenderci, un ciclista non deve rischiare di essere investito da altri mezzi di trasporto. Un operazione che sicuramente necessiterà di impegno, lavoro ed investimenti, ma appare oggi più che mai di notevole rilievo ed importanza.
Bonus bici e monopattini nel decreto aprile
Per ora quella del bonus bici è una proposta avanzata, a cui si sta guardando con particolare interesse. Tuttavia, per avere delle notizie certe ed ufficiali, su tutte le misure pensate per avviare la Fase 2, bisogna aspettare la pubblicazione del decreto di aprile. Il ritorno alla normalità o quasi, sarà un processo lungo e pieno di sacrifici, ma dobbiamo essere pazienti e non correre. Nessuno può permettersi un ritorno della fase critica da Coronavirus. Così si studiano nuovi protocolli sulla sicurezza, nuove forme di organizzazione del lavoro, misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori stessi. In ballo c’è il nostro futuro, e la capacità di contare sulle nostre forze per rialzarci e riprendere il cammino verso un progresso più responsabile e rispettoso, non solo nei confronti degli altri ma anche nei confronti della natura.
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