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Bonus condizionatori 2020: che cos’è, come funziona e come richiederlo

Bonus condizionatori 2020 detrazioni al 50% e 65%. Ecco di cosa si tratta, come funziona la misura e come potervi accedere

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Il decreto rilancio contiene al suo interno tante misure pensate a sostegno delle famiglie e dei cittadini. Tra queste anche il Superbonus al 110% ed il bonus condizionatori 2020. Misure che permettono di detrarre le spese connesse alla messa in sicurezza sismica, riqualificazione energetica degli immobili, ma anche quelle per l’acquisto di condizionatori. Vediamo di cosa si tratta.

Decreto Rilancio e bonus condizionatori 2020

bonus condizionatori 2020

Dopo tante settimane di attesa, finalmente il Premier Conte ha presentato agli italiani il decreto rilancio. Si tratta del vecchio decreto aprile, che poi è slittato a maggio ed in fine è stato rinominato decreto rilancio. Un documento articolato, che contiene misure a sostegno delle realtà più colpite dalla crisi Coronavirus. In particolare, il decreto tra le tante misure e sostegni ai cittadini, contiene anche:

  • l’incremento delle percentuali delle detrazioni Sismabonus ed Ecobonus 110%;
  • la possibilità di beneficiare immediatamente dello sconto fiscale attraverso lo sconto in fattura o del credito.

Rilevanti misure di detrazione al 110% per tutti coloro che effettuano lavori di ristrutturazione, risparmio energetico e messa in sicurezza sismica di immobili. Non è tutto, in quanto arriva anche il bonus condizionatori 2020, anche senza effettuare lavori di ristrutturazione.

Bonus condizionatori 2020: che cos’è?

Quando parliamo di bonus condizionatori 2020, ci riferiamo ad una misura ed agevolazione fiscale rivolta ai contribuenti che acquistano un condizionatore, anche senza aver eseguito lavori di ristrutturazione. Infatti, quando il contribuente procede con l’acquisto di un condizionatore in pompa di calore, (che vale sia come condizionatore estivo che come riscaldamento invernale), in sostituzione o integrazione di quello già esistente, ha diritto al bonus ed a detrarre la spesa nella dichiarazione dei redditi. Per poter fruire del bonus, bisogna che le spese sostenute siano ben documentate ed effettuate tramite bonifici postali o bancari. Inoltre, la misura del bonus condizionatori 2020, dipende dal tipo di intervento e dal modello di impianto. Infatti, proprio da questo dipende se la misura in questione rientra nel bonus ristrutturazione, in quello di risparmio energetico oppure in quello mobili ed elettrodomestici.

Bonus condizionatori 2020: detrazioni al 50 e 65%

Le detrazioni relative al bonus condizionatori, dipendono da diversi fattori, come indicato nel paragrafo precedente, e sono del 50% e 65%.

  • Bonus condizionatori con ristrutturazione: la detrazione concessa è al 50% sull’impianto a pompa di calore, che mira al risparmio energetico, con riduzione Iva al 10%. Detrazione fruibile per unità immobiliari residenziali e parti comuni di condomini.
  • Bonus condizionatori risparmio energetico: detrazione al 65% per gli impianti a pompa di calore che sostituiscono quelli vecchi e mirano al risparmio energetico. La detrazione è fruibile per abitazioni, uffici, negozi, stabili ecc.
  • Il bonus condizionatori con bonus mobili e ristrutturazione: la detrazione è del 50% nel caso in cui si effettuano lavori di ristrutturazione straordinaria su condomini e singole abitazioni. La detrazione è fruibile con l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici A+ (A per i forni), compresi i condizionatori.
  • Bonus condizionatori senza ristrutturazione: possono accedere alla detrazione del 65% anche i contribuenti che non effettuano alcun lavoro di ristrutturazione, ma acquistano un condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica, in sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione.

Dunque, l’ammontare della detrazione è in relazione al tipo di intervento che si effettua ed al modello di condizionatore che si installa.

Come accedere alla misura

Per poter accedere al bonus condizionatori 2020, bisogna che le spese sostenute siano effettuate tramite bonifico parlante, che si effettua alle Poste ma anche in banca. Qui deve essere indicata la causale del pagamento, con il codice fiscale dell’intestatario della fattura, ed ancora, la partita Iva dell‘intestatario del pagamento, il numero e la data della fattura in questione. Chi vuole beneficiare delle detrazioni previste, deve inviare apposita comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori effettuati. Tale comunicazione deve essere fatta online, compilando il modulo presente sull’apposito sito web. Tutta la documentazione deve essere conservata dai contribuenti, in maniera da presentarla nel caso in cui ci siano problemi vari.

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