Cosa è il CRIF e come cancellarsi dalla lista dei cattivi pagatori
Sia chi lavora in maniera autonoma, sia chi lavora in proprio, tutti ci troviamo in un modo o nell’altro ad usufruire di un prestito, di un mutuo o di un leasing. E sappiamo bene che la concessione denaro da parte di banche e finanziarie è legata alle garanzie che possiamo dare. Abbiamo casa di proprietà? Beni disponibili mobili ed immobili?
Ma soprattutto… in passato abbiamo sempre onorato i nostri debiti? Come fanno banche e finanziarie a sapere come ci siamo comportanti in passato in relazione alla restituzione dei prestiti? In questa pagina voglio parlarti del CRIF ed avrai una risposta chiara a questo quesito. Scoprirai anche quando e come potrai cancellare il tuo storico ed i tuoi dati dal CRIF affinché non siano ulteriormente accessibili.
Cos’è il CRIF?
La Centrale Rischi Finanziari S.p.a. (CRIF) è una società italiana leader del settore in Europa e nel mondo che supporta l’erogazione e la gestione del credito al consumo, offrendo informazioni di carattere creditizio per la previsione, il controllo e la gestione dei rischi finanziari. La società gestisce Eurisc, il sistema di informazioni creditizie, dove sono presenti le informazioni trasmesse dalle banche e dalle finanziarie.
L’Eurisc è un database informatico in cui sono presenti tutte le informazioni relative ai finanziamenti (in corso, erogati, richiesti, estinti , rifiutati) concessi alle famiglie per credito al consumo; si intendono quindi tutte le attività di finanziamento delle persone fisiche e delle famiglie che hanno come obiettivo quello di sostenere il consumo, rateizzando i pagamenti. La caratteristica fondamentale è che il credito al consumo non ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti, bensì le spese correnti famigliari.
In Italia gli unici soggetti autorizzati a concedere credito al consumo alle famiglie sono le banche e gli intermediari finanziari regolarmente iscritti negli appositi registri. All’interno dell’Eurisc sono indicati tutti i prodotti che possono essere intesi di credito al consumo, quindi carte di credito, mutui, prestiti, cessione del quinto, leasing e fidi, nonché l’elenco degli istituti di credito emittenti e lo stato avanzamento dei pagamenti. Un elemento fondamentale è il fatto che il CRIF fornisce anche le informazioni negative relative ai crediti concessi, quindi segnala eventuali rate non pagate o pagate in ritardo, evidenziando gli eventuali cattivi pagatori. Il CRIF è molto efficiente anche perché si avvale di personale estremamente qualificato ed è costantemente alla ricerca di nuovo personale da assumere.
Elenco dei cattivi pagatori
Le banche e i soggetti autorizzati ad erogare prestito ai consumatori forniscono le informazioni in merito alla tipologia del prestito e alle famiglie a cui è stato concesso al CRIF, creando così il database informatico a cui loro stesse attingono per ottenere informazioni utili per decidere se concedere o meno un prestito al consumo ai propri clienti. Tutti i consumatori che hanno richiesto, ottenuto ed estinto un qualsiasi prestito al consumo sono presenti nell’Eurisc, ma entrano nell’elenco dei cattivi pagatori quando non pagano una rata del prestito.
È fondamentale sottolineare che non basta un semplice ritardo nel pagamento di una rata per entrare a far parte dell’elenco dei cattivi pagatori; il soggetto autorizzato a concedere il prestito non segnala immediatamente il mancato pagamento al CRIF. Gli intermediari finanziari rispettano una sorta di “periodo di tolleranza” prima della segnalazione. Solitamente la segnalazione dei consumatori nell’elenco CRIF dei cattivi pagatori avviene se la rata non viene pagata per più di due mesi. In questo caso l’intermediario ha inoltre il dovere di segnalare al debitore insolvente un ultimatum per la regolarizzazione della propria posizione; se il debitore non provvede a pagare tutti gli arretrati entro 15 giorni la segnalazione diventerà effettiva.
Gli intermediari devono segnalare al proprio cliente insolvente la possibilità dell’avvio della segnalazione, ma il CRIF non è obbligato a segnalare al cliente che il suo nome è all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori. Una volta che il consumatore è all’interno dell’elenco CRIF dei cattivi pagatori avrà serie difficoltà ad ottenere un nuovo prestito di qualsiasi genere poiché, come detto, gli intermediari finanziari non hanno convenienza a concedere un prestito al consumo a soggetti da cui non hanno la garanzia di ottenerne la restituzione.
Come cancellarsi dal registro dei cattivi pagatori
Una volta che il consumatore è stato segnalato al CRIF ed è stato registrato all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori non ci resterà per sempre, in quanto sono stati stabiliti dei tempi precisi in cui queste informazioni in merito al consumatore saranno visibili agli intermediari finanziari. Il regolamento prevede che, dal momento in cui non ci sono delle ulteriori segnalazioni di ritardi o mancato pagamento del debitore, le informazioni detenute all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori verranno cancellate trascorsi:
- 12 mesi per ritardi superiori a 2 mesi o nel pagamento di 1 o 2 rate;
- 24 mesi per ritardi nel pagamento di 3 o più rate o mesi;
- 36 mesi nel caso di finanziamenti non rimborsati, gravi morosità, gravi inadempimenti o sofferenze.
La cancellazione avverrà automaticamente, secondo le tempistiche sopra elencate, nel rispetto del Codice Deontologico. Gli intermediari finanziari hanno l’obbligo di fornire al CRIF con tempestività le informazioni in merito al pagamento dei propri clienti eseguiti per regolarizzare la propria posizione debitoria.
Cancellazione dal registro cattivi pagatori: esempi pratici
Di seguito un paio di esempi pratici per meglio comprendere le tempistiche di cancellazione dall’elenco dei cattivi pagatori del CRIF.
- Il cliente ha in essere un prestito al consumo che ha sempre pagato regolarmente ma salta la rata di aprile 2018, come era già accaduto 3 anni prima per lo stesso prestito. Il cliente rimborsa la rata di aprile 2018 a maggio 2018, accumulando un solo mese di ritardo. Se le restanti rate verranno pagate regolarmente il dato sul ritardo e quelli l’eliminazione dell’elenco dei cattivi pagatori avverrà 12 mesi dopo la regolarizzazione, quindi a maggio 2019.
- Il cliente non paga regolarmente le rate di un finanziamento, precisamente le rate di giugno, luglio e agosto 2018. Queste tre rate vengono recuperate e pagate nel mese di settembre 2018. La segnalazione all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori per le tre rate non pagate, ma recuperate nel mese di settembre, verrà cancellata 24 mesi dopo la regolarizzazione, quindi nel settembre del 2020.
Cancellazione dei dati non correttamente segnalati o non aggiornati
La cancellazione dall’elenco dei cattivi pagatori è automatica, secondo le tempistiche sopra indicate. Bisogna diffidare da chi richiede denaro assicurando di poter cancellare i dati negativi dall’elenco CRIF, con tempistiche differenti da quelle indicate dal regolamento. I dati negativi possono essere cancellati solo nel caso in cui non siano stati correttamente segnalati o aggiornati dall’istituto di credito. In questo caso il cliente può farne richiesta gratuitamente e autonomamente.
Se il cliente ha ottenuto dal CRIF l’accesso ai propri dati nel database e vuole richiederne la correzione o l’aggiornamento potrà scaricare, gratuitamente, un modulo online direttamente dal sito della Società (cancellazionecrif.org). All’interno del modulo il consumatore dovrà indicare il tipo di verifica che vuole richiedere, i dati anagrafici e la modalità attraverso cui vorrà ricevere la risposta alla domanda di modifica o cancellazione. Il cliente dovrà inviare via mail, fax o posta, il modulo firmato con i documenti identificativi, quali:
- se viene fatta richiesta a titolo personale, fotocopia o scansione del documento di identità valido (carta d’identità, patente o passaporto) e fotocopia o scansione del tesserino sanitario o codice fiscale;
- se viene fatta richiesta per un’azienda di cui si è legale rappresentante, fotocopia o scansione della visura camerale completa e fotocopia o scansione di un documento di identità valido.
Dopo l’invio della documentazione richiesta, il CRIF fornirà riscontro entro 30 giorni dalla ricezione della documentazione completa. È sempre possibile, dal sito del CRIF, verificare lo stato della pratica, su un apposita pagina dedicata “Controlla la tua richiesta”.
Cancellazione dal registro CRIF
Come anticipato l’iscrizione all’interno del database gestito dal CRIF viene eseguita su segnalazione delle società finanziarie autorizzate al prestito al consumo in merito ai propri clienti, quindi non solo nel caso in cui ci sia un ritardo nel pagamento. Anche in questi casi la cancellazione della registrazione avverrà automaticamente, con tempistiche differenti in base alla tipologia e allo stato della pratica in essere:
- in caso di finanziamento richiesto ed in fase di valutazione la cancellazione avviene dopo 6 mesi dalla data di richiesta;
- in caso di richieste di finanziamento rinunciate/rifiutatela cancellazione avviene dopo 1 mese dalla data di rinuncia o rifiuto;
- in caso di finanziamenti rimborsati regolarmente la cancellazione avviene dopo 36 mesi dalla data di estinzione del rapporto creditizio.
Cancellazione dei dati non corretti
Nel caso in cui il consumatore ritenga che l’istituto di credito abbia segnalato i suoi dati al CRIF in maniera non corretta o che gli stessi siano trattati non in conformità alla normativa, il consumatore può richiederne la modifica o la cancellazione dall’Eurisc, il database informatico del CRIF. In questo caso il consumatore si potrà rivolgere direttamente al CRIF o all’Istituto finanziatore con cui ha il rapporto creditizio.
Se il cliente si rivolge direttamente all’istituto finanziario potrà ottenere, se la richiesta verrà considerata corretta, l’immediata variazione o cancellazione all’interno dell’Eurisc.
Se il consumatore decide di rivolgersi al CRIF, viceversa, non potrà ottenere un riscontro immediato in quanto la Società non ha la possibilità di variare o cancellare i dati autonomamente. Infatti, a seguito della richiesta, il CRIF dovrà richiedere all’istituto di credito una verifica, e dovrà di conseguenza ottenere una risposta dall’istituto di credito stesso prima di poter dare un riscontro al cliente.
Il CRIF è obbligato a dare una prima risposta alla segnalazione entro 15 giorni indicando l’esito delle verifiche o fornendo un nuovo termine entro il quale dovrà fornire riscontro (al massimo altri 15 giorni). Se l’istituto di credito non fornisce riscontro alla richiesta del CRIF lo stesso potrà inibire a chiunque consulti l’Eurisc la visibilità dei dati relativi al rapporto di credito oggetto di verifica. La visibilità dei relativi dati sarà quindi sospesa per tutto il tempo che sarà necessario per gestire la pratica.
Revoca al trattamento dei dati positivi
Prima che siano trascorsi i tempi di conservazione stabiliti dal regolamento il cliente può richiedere al CRIF la cancellazione dei propri dati positivi inseriti nel database. La richiesta può essere eseguita gratuitamente e il CRIF dovrà cancellare i dati del consumatore richiedente entro 90 giorni dalla domanda, come previsto dal regolamento, dandone comunicazione di conferma al cliente.
Il CRIF però sconsiglia di richiedere la cancellazione dei dati positivi anticipatamente in quanto non risulta essere conveniente per il cliente stesso; se è avvenuta una cancellazione dei dati positivi anticipatamente, gli istituti finanziari non avranno una visione completa della situazione creditizia e dell’affidabilità del cliente, con la conseguenza che il cliente potrebbe incontrare difficoltà a ottenere nuovi prestiti in quanto al suo nome sarebbero legati solo dati negativi se presenti, o nessuna informazione positiva che segnali il cliente come un pagatore regolare. In conseguenza di ciò l’istituto creditizio non sarebbe in grado di valutare in modo completo l’affidabilità creditizia del consumatore richiedente di finanziamento.