<span style="font-family:verdana,geneva,sans-serif;"><span style="font-size: 14px;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);"><strong><img style="display: none" class=" alignleft size-full wp-image-1739" alt="" src="https://www.biancolavoro.it/wp-content/uploads/2011/01/texl.jpg" style="width: 160px; height: 133px; margin: 3px; float: left;" width="438" height="363" /></strong>Nel 2012 la <strong>cassa integrazione guadagni </strong>ha superato il 1,1 miliardi di ore. Nel 2010 si era arrivati a 1,2 miliardi. <strong>Tra il 2009 e il 2012,</strong> le ore di cassa sono state <strong>4.2 miliardi</strong>, un dato nemmeno lontanamente paragonabile a quello del quadriennio precedente (2005-2008), in cui l’ammortizzatore sociale è stato utilizzato per 888,2 milioni di ore. Un incremento pesantissimo, più del 370%. Per ogni anno, tra il 2005 e il 2008 la cassa integrazione non ha mai superato quota 250 milioni di ore. In due dei quattro anni dell’ultimo periodo invece, per ben due volte <strong>ha superato il miliardo di ore.</strong> E’ quanto emerge dai dati Inps, rielaborati dall’agenzia di stampa AdnKronos.</span></span></span>
L’incremento più alto, è stato registrato nel settore del commercio, nel quale le ore di Cig sono aumentate del 2198,2% ( da 18.8 a 432 milioni di ore). A ruota il settore dell’artigianato (+1.967,9%). A ricorrere in misura minore alla Cig è stato il settore edilizio che ha comunque registrato un incremento del 120%. Al settore dell’industria invece va il primato di ore “assegnate” (circa 3 miliardi) con un aumento rispetto al periodo precedente di oltre il 356%. Territorialmente, è stato il Nord Italia ad usufruire maggiormente della Cassa integrazione: 2,6 miliardi di ore e +452,8%. Dati non raffrontabili con quello del Centro (669,9 milioni di ore e +388,8%) e del Sud (872,8 milioni e+217,4%). L’incremento al sud è percentualmente dimezzato rispetto a quello verificatosi al Nord, mentre quello registrato al Centro risulta essere più prossimo ai dati che caratterizzano il Nord Italia; solo però, se calcolato sulla percentuale d’incremento. In senso assoluto infatti, le ore di Cassa integrazione autorizzate non sono paragonabili (669,9 milioni del Centro contro i 2,6 miliardi del Nord) I dati però vanno letti anche in ottica di percentuale di industrializzazione del territorio.
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