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Cercare lavoro: cosa fare e non fare quando il risultato non arriva

Prendersi cura di sé è di fondamentale importanza. Così come dedicare il proprio tempo agli altri. Isolarsi e scoraggiarsi renderà tutto più difficile

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Avete ultimato gli studi, i festeggiamenti per la laurea si sono conclusi e la sbornia per il traguardo raggiunto è stata appena sbollentata. Adesso è tempo di passare all’azione e di mettersi alla ricerca di un impiego che vi permetta di conquistare la vostra autonomia economica e sociale. Vi mettiamo subito in guardia: stiamo parlando di un passaggio che potrebbe richiedere parecchio tempo. E che, nei casi più difficili, potrebbe generare malessere e frustrazione. Cercare lavoro non è così semplice. Ecco perché ogni mossa deve essere studiata con cura – facendo attenzione a ciò che si scrive sul curriculum e a ciò che si dice durante il colloquio di lavoro – nella speranza che l’attesa non duri troppo. Ma se il risultato dovesse tardare ad arrivare, non è il caso di scoraggiarsi troppo. Anzi: dovrete fare appello a tutta la vostra forza e buona volontà. E vivere il periodo di stand by nel modo più positivo possibile.

Cosa fare per cercare lavoro

cercare lavoro

A meno che non vi troviate nella fortunata condizione di ereditare l’attività dei vostri genitori, cercare lavoro è la prima parte del lavoro stesso. Una fase importante e delicata, che va vissuta nel giusto modo. Come già detto, la ricerca può durare anche parecchi mesi e il rischio che vi trascini sull’orlo di una crisi di nervi esiste eccome. Per questo, è fondamentale rimanere sempre lucidi e affrontare l’avversità col giusto spirito. Come? Innanzitutto prendendovi cura di voi stessi.

Non trascuratevi e non isolatevi

Se la paura di non trovare un impiego prende il sopravvento su tutto, la possibilità di rimanere a lungo seduti alla scrivania, a mandare curricula che non ricevono risposta, si farà sempre più concreta. Cercare lavoro non deve diventare un’ossessione: riposare bene, mangiare sano, concedersi dei momenti di evasione e prendersi cura della propria salute fisica e mentale sono tutte cose che, anche in questo momento particolare della vostra vita, non dovete assolutamente trascurare. A meno che non vogliate vivere, nel modo più sfibrante possibile,  la vostra momentanea condizione di “job searcher”. Evitate di isolarvi e di passare troppe ore davanti al computer. Trascorrere del tempo in compagnia delle persone che vi fanno stare bene o a fare le cose che vi piacciono di più vi darà la giusta carica. Che potrebbe avvicinarvi all’ambita meta.

Chiedete aiuto e consigli

Se l’invio massiccio di curricula non ha sortito alcun effetto e la vostra casella di posta elettronica continua ad intasarsi solo di pubblicità, forse è il caso di mettere in discussione il modo in cui vi state muovendo. Parlare con un amico che è stato appena assunto può diradare le nebbie e farvi capire che, per esempio, il vostro curriculum non è stato scritto bene o che non lo recapitate alle persone giuste. Un parere esterno e lucido può rendere la vita dell’aspirante lavoratore un po’ meno frustrante. Ma se il consiglio di un caro amico non dovesse risolvere il problema, non disperatevi. C’è sempre la possibilità di rivolgersi a dei professionisti che potranno darvi le dritte giuste per far sì che le vostre candidature vengano finalmente prese in considerazione.

Fate volontariato

Cercare lavoro può diventare una “gabbia” fisica e mentale. Focalizzarsi solo su questo è la scelta più insidiosa che possiate fare. Prendete in considerazione l’idea di fare volontariato e di dedicarvi agli altri. Perché? Perché vi aiuterà ad evadere dalla condizione che rischia di fagocitarvi, darete una mano a chi ne ha bisogno e riuscirete a mettere le cose nella giusta prospettiva. E non sottovalutate il fatto che i reclutatori sono soliti concedere una chance in più a chi certifica, sul CV, di aver dedicato tempo al sostegno dei più bisognosi. O profuso energie per la difesa di qualche causa importante.

Non perdete la fiducia in voi stessi

Le mancate risposte alle vostre candidature potrebbero indurvi a credere che non abbiate i requisiti giusti per entrare nel mondo del lavoro. Questo è possibile solo in parte. Candidarvi per un impiego che richiede anni di esperienza quando siete appena usciti dall’università e non avete mai firmato un contratto equivale a fare un buco nell’acqua. Fate attenzione a ciò che i reclutatori cercano e proponetevi in maniera opportuna. E se la convocazione per un colloquio di lavoro non dovesse ancora arrivare, non abbattetevi troppo. E non perdete la fiducia in voi stessi. Lo scoraggiamento e l’insicurezza non vi aiuteranno, di certo, a trovare un lavoro.

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