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Come gestire i cattivi pensieri e le emozioni al lavoro (con infografica)

La negatività può essere combattuta con l’applicazione ed il buon senso. E con l’aiuto di alcuni esperti che dispensano preziosi consigli

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A chi non capita di avere cattivi pensieri per la testa. L’uomo è, per sua natura, un “animale” sensibile, che si lascia condizionare da quello che gli ruota intorno. Prendiamo il lavoro: un progetto andato in fumo o un diverbio con un collega possono togliere il sonno per giorni interi e generare un carico di stress non indifferente. A meno che non si impari a gestire i cattivi pensieri e le emozioni, sforzandosi di riconoscerli e di trasformarli in insegnamenti preziosi. Scopriamo insieme come si fa.

Come gestire le emozioni e i cattivi pensieri

Non importa quanto si ami o apprezzi il proprio mestiere; per quanto si possa essere motivati e intenzionati a dare sempre il meglio di sé, capiterà – prima o poi – di dover affrontare situazioni difficili e di battagliare con emozioni e pensieri negativi. Non c’è da disperarsi: secondo gli esperti, la negatività che ci si siede accanto in ufficio può essere combattuta. Come certifica l’infografica realizzata dal sito britannico Quid Corner, che proponiamo in versione originale, seguita dalla nostra personale rielaborazione.

Quattro tipologie di pensatori (negativi)

E veniamo a un punto fondamentale: quello che riguarda la frequenza con cui si tende a pensare in maniera negativa e che ci porta a vivere male gli eventi che sfuggono al nostro controllo o al nostro volere. Stando a quanto riportato nell’infografica, possiamo distinguere quattro stili di pensiero o, se si preferisce, quattro differenti tipologie di pensatori negativi:

  1. Il pensatore bianco o nero. Non ammette sfumature, è categorico e resta fermo nelle sue posizioni. Tende a pensare che, se non ottiene una promozione al lavoro, è perché non è abbastanza bravo.
  2. Il pensatore complessato. Si colpevolizza per ogni cosa che non va. Se vede il capo arrabbiato, pensa immediatamente che ce l’abbia con lui.
  3. Il pensatore negativo. Vede sempre nero. Se gli è toccato in sorte di fare un lavoro complicato, tende a concludere che non ci sia via di scampo.
  4. Il pensatore catastrofista. Pensa sempre che il peggio debba ancora arrivare. Quando non svolge qualcosa correttamente, si prepara ad affrontare la catastrofe. Una semplice consegna disattesa può mandarlo nel panico più totale inducendolo a prefigurare la fine della sua carriera.

Cos’è l’agilità emotiva

E arriviamo alla definizione dell’agilità emotiva che è l’abilità che permette di accettare i continui capovolgimenti della vita (gli alti e i bassi che inevitabilmente si succedono) e di affrontarli nel giusto modo e con la giusta predisposizione mentale. “Bisogna essere consapevoli di tutte le proprie emozioni, anche di quelle negative, come la rabbia o la tristezza – è la convinzione di Susan David, psicologa e ricercatrice dell’Harvard Medical School – e al tempo stesso, essere in grado di accettarle e di imparare da ciascuna di esse”. Per riuscirci, secondo l’esperta, occorre:

  • riconoscere i cattivi pensieri (è inutile ignorarli o fare finta che non esistano);
  • provare a guardarli in maniera distaccata (senza lasciarsi travolgere emotivamente);
  • imparare ad andare avanti (evitando di rimuginarci troppo su).

8 modi per gestire i cattivi pensieri al lavoro

Appurato dunque che non possiamo fare finta che i cattivi pensieri non esistano e che dobbiamo adoperarci per trarne qualcosa di buono, vediamo come possiamo tenere a bada le emozioni e gli imprevisti che rischiano di farci andare in confusione al lavoro.

Realizza che i cattivi pensieri non ti aiutano

La psicologa Patricia Harteneck sostiene che, prima di ogni cosa, occorre distinguere i pensieri che ti aiutano a  stare bene da quelli che ti procurano malessere. Secondo l’esperta, puoi sempre scegliere il tipo di sentimento che vuoi provare.

Consiglio: ogni volta che un cattivo pensiero fa capolino nella tua mente, ripetiti come un mantra: questo pensiero non mi fa stare bene, non mi è di alcuno aiuto.

Combatti i pensieri negativi con il giusto distacco

Secondo lo psicologo Ben Martin, interrompere il dialogo interiore negativo che intrattieni con te stesso quando le cose non vanno bene ti farà sentire meglio e ti aiuterà a reagire in maniera proficua alle situazioni difficili. Combatti la negatività affrontandola con il dovuto distacco.

Consiglio: se i cattivi pensieri molestano la tua mente, chiediti immediatamente: questi pensieri sono reali? E’ importante e utile trattenerli nella mia testa?

Sfrutta le difficoltà per migliorarti

Anziché soffermarti sulla frustrazione e sullo stress che certe situazioni ti procurano, cerca di focalizzare la tua attenzione su quello che puoi fare per renderle meno dispendiose, dal punto di vista emotivo. Guarda agli ostacoli come opportunità per crescere e migliorare.

Consiglio: ogni qual volta sperimenti una delusione, poniti subito un nuovo obiettivo e spendi tutte le tue energie per raggiungerlo.

Mettiti in movimento e distogli l’attenzione dai cattivi pensieri

Secondo Scott Stabile, autore del libro “Big Love”, quando i cattivi pensieri minacciano di tarlare la tua mente, bisogna spostare l’attenzione sul corpo.

Consiglio: allontanati dal contesto che ti procura malessere, fatti un giro e respira aria fresca.

Scrivi qualcosa di positivo

Lo psicoterapista Joseph Wilner afferma che scrivere riduce l’intensità delle emozioni negative e aiuta a regolarizzare quelle che procurano benessere.

Consiglio: pensa a una cosa positiva che ti è successa nell’arco delle ultime 24 ore e scrivi un report dettagliato per almeno 5 minuti.

Respira profondamente e conta fino a dieci

La ricercatrice della New York Medical School, Patricia Gerbarg, ha scoperto che a diversi stili di respirazione corrispondono diversi stati emotivi che possono condizionare il modo di pensare e di interagire con gli altri.

Consiglio: quando senti che sta per arrivare una forte emozione, tira  un respiro profondo, conta fino a dieci e pensa bene a quello che vuoi dire.

Visualizza per calmarti

Secondo la psicologa, Patty O’Grady, la visualizzazione aiuta, di base, a pensare positivamente e a riprendersi da situazioni di forte stress.

Consiglio: concentrati sulla fonte del tuo malessere e pratica esercizi di visualizzazione per calmarti e liberarti dallo stress. Usa tutti e cinque i sensi e sforzati di riconoscere quello che percepisci con la vista, con l’olfatto, con il tatto ecc…

Concentrati sui tuoi punti di forza

Secondo Patricia Harteneck, più ti focalizzi sulle tue abilità, più ti verrà facile partorire pensieri positivi (e scacciare, di conseguenza, quelli negativi).

Consiglio: quando sai che devi affrontare una sfida impegnativa, prenditi un momento per appuntare su un foglio tre cose che ti piacciono di te.

Negli ambienti di lavoro si innescano quotidianamente dinamiche complicate, che possono generare stress, sconforto e frustrazione. Non lasciare che i cattivi pensieri prendano il sopravvento o che le emozioni ti spingano a fare ciò che non andrebbe fatto. Impara piuttosto a gestirle e ne uscirai fortificato.

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