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Come scoprire se il proprio CV è efficace e come migliorarlo

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro Ho letto molti vostri approfondimenti ed in particolar modo tutto ciò che riguarda “conquistare i colloqui” e trovo tutto utilissimo ed interessante. Negli ultimi mesi mi sto dedicando a tempo pieno alla ricerca di una nuova occupazione e seguire quotidianamente il vostro sito ed i vostri consigli …

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email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Ho letto molti vostri approfondimenti ed in particolar modo tutto ciò che riguarda “conquistare i colloqui” e trovo tutto utilissimo ed interessante.

Negli ultimi mesi mi sto dedicando a tempo pieno alla ricerca di una nuova occupazione e seguire quotidianamente il vostro sito ed i vostri consigli mi aiuta moltissimo.

Vorrei chiedere un consiglio preciso, nella speranza che possiate aiutarmi: ho un CV ricco di contenuti ed a parere di molti veramente appetibile, ho tuttavia l'impressione che i selezionatori non si soffermino a lungo a studiarlo quando lo invio… quando a volte ricontatto le aziende, mi accorgo che seppur hanno ricevuto il CV ed è in linea, sanno solo superficialmente quello che è scritto dentro.

Come posso sapere e rendermi conto di quanto efficace è il mio CV così come scritto?

Pierpaolo Z. – Brescia

 

La risposta di Marco Fattizzo, direttore di Bianco Lavoro ed esperto in Politiche del Lavoro

Per una singola offerta di lavoro il selezionatore riceve da un minimo di 25/30 CV (per mansioni molto complesse e requisiti “restrittivi”) ad anche 5/600 CV per mansioni “alla portata di tutti”; fatto sta che “studiare” tutti i CV è praticamente impossibile. Per questo motivo chi si occupa di selezione fa solitamente una prima “scrematura”, con una lettura veloce di tutti i CV e soffermandosi su ognuno di essi non più di 30/45 secondi, si passa poi allo screening vero e proprio.

Un CV ben stilato deve solitamente essere in grado di “passare” almeno la prima scrematura.

Se i requisiti ci sono tutti, come può sapere se è veramente efficace? Se riesce cioè a trasmettere al selezionatore in tempi brevi quelli che sono i contenuti delle sue esperienze, motivazioni, background, etc…?

Un consiglio semplice ma efficace: stampi il suo CV, lo dia in mano ad un conoscente (consiglio un amico di suoi amici, non comunque una persona che la conosce molto bene e che quindi sa già quello che potrebbe essere il contenuto) e gli dia sessanta secondi di tempo per leggere tutto, poi si riprenda i fogli.

A questo punto chieda di spiegarle per filo e per segno tutto quello che gli è rimasto impresso, per quale mansione lei è ideale, quali sono i suoi punti di forza, quali sono le sue esperienze di lavoro più significative, quali quelle di studio e formazione, etc…

Pensiamo che 60 secondi siano pochi? Non lo sono affatto, anzi sono circa il doppio del tempo impiegato per un CV alla prima scrematura.

Se chi ha letto ci ha capito poco o nulla e non ha idea di chi siete e cosa volete fare, allora c'è da rendere il CV più “efficace”.

Qualche consiglio in breve, poi comunque i commenti sono aperti e liberi su questa pagina e si potrà continuare a discuterne:

  1. Sotto al suo nome e cognome in alto nel CV scriva il suo ruolo o mansione principale, come si farebbe per un biglietto da visita (ad esempio: Mario Rossi – responsabile qualità; Vittorio Bianchi – impiegato ufficio commerciale; Loredana Brambilla – commerciale lingue inglese e tedesco). È utile per “inquadrare” subito la sua professionalità principale;

  2. usi il grassetto nelle mansioni principali, nei nomi delle aziende (se si tratta di aziende dal “nome conosciuto”) e nel titolo di studio principale. Spesso capita ad esempio che nel CV e nella lettera non si riescano a distinguere immediatamente i corsi da due giorni dalla laurea o una mansione importante ricoperta da altre informazioni meno importanti. Il grassetto è utile anche nelle “competenze informatiche” e nelle “lingue conosciute”, devono saltare subito all'occhio le “parole chiave” quali ad esempio: Power Point, inglese, etc… ed invece in carattere normale i livelli di conoscenza e tutto il resto.

  3. usi una “gerarchia” per i paragrafi. Se ad esempio è una persona con molta esperienza di lavoro, il paragrafo “esperienze lavorative” va messo in cima e subito dentro l'ultima più importante esperienza con la mansione in grassetto. Se è un neo-diplomato o neo-laureato con poca esperienza, in cima il titolo di studio e poi il resto.

  4. Il CV non deve mai superare le due pagine.

  5. Il formato europeo è assolutamente da evitare se non espressamente richiesto o per posizioni a livello internazionale.

  6. Scriva le posizioni lavorative dalla più recente alla più vecchia, concentrando la descrizione principale sulle mansioni più recenti e significative e tralasciando invece (mettendo magari solo mansione ed azienda) i “vecchi” lavori e poco importanti.

Seguiti questi punti e sistemato il CV, rifaccia la prova ridandolo ad un conoscente (un altro però…) e vediamo se ci sono dei miglioramenti. Ovviamente dipende anche dalla cultura e preparazione della persona che legge, scelga quindi qualcuno con cultura universitaria e che per lavoro legge abitualmente documenti, email, etc…

 

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