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Conti pubblici ed assestamento di bilancio: arrivano buone notizie per il 2019

Arrivano buone notizie dall’assestamento di bilancio per quanto riguarda l’economia italiana. Maggiori entrate e minori spese. Le condizioni di base della nostra economia sono salde, per questo motivo non ci sono motivi per l’Ue di procedere con misure sanzionatorie nei nostri confronti.

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Come ben sappiamo l’Italia è tenuta sott’occhio dall’Ue per quanto riguarda le manovre finanziarie che devono andare a ridurre il debito pubblico. Il nostro Paese deve presentare delle proposte concrete ed efficaci, in linea con le direttive europee ed in modo da convincere l’Ue sulla questione conti pubblici italiani. Intanto dall’assestamento di bilancio arrivano buone notizie per il 2019.

Conti pubblici

Conti pubblici ed assestamento di bilancio

L’Italia è sotto esame Ue, per quanto riguarda i conti pubblici e tutte le misure in campo economico-fiscale che si sono avute e si avranno nei prossimi mesi. La premura principale del Governo è quella di convincere l’Ue che le manovre effettuate e quelle che si effettueranno, sono in grado di seguire le direttive di Bruxelles, andando a ridurre il debito strutturale di almeno 0,6 punti percentuali, e ridurre la spesa pubblica di almeno lo 0,1 del Pil (così come è stato chiesto). Si tratta di rientrare nelle cifre dettate dall’Ue e soprattutto nelle tempistiche previste. Non abbiamo più scuse e tempo, se il nostro Governo non convince la Commissione europea, questa potrebbe procedere con delle misure sanzionatorie nei nostri confronti. Intanto Giuseppe Conte, il Presidente del Consiglio tranquillizza tutti, affermando che i conti pubblici italiani sono in regola con quanto deciso in Europa. Mancano però progetti e rassicurazioni per il 2020.

Conti pubblici: possibile sostenere maggiori spese

Giuseppe Conte è fiero di comunicare e tranquillizzare gli italiani per quanto riguarda la situazione economica del nostro Paese. “Abbiamo approvato il disegno di legge sull’assestamento di bilancio e possiamo inviarlo a Bruxelles”. Secondo Conte, l’Italia è in linea con quanto richiesto dall’Ue, il tutto senza tagliare la spesa sociale, questo perchè il nostro Pese può contare su maggiori entrate e risparmi che si sono avuti nel corso dei precedenti mesi.

Infatti, il ministro dell’Economia ha recuperato 500 milioni di euro che saranno dedicati ai progetti connessi al fondo di sviluppo e coesione. A questi si aggiungono altri 300 milioni che saranno adoperati per evitare i tagli ai trasporti pubblici locali. Ed ancora, 100 i milioni adoperati per il rifinanziamento del bonus diciottenni, e 50 milioni destinati all’Agenzia delle Entrate. Queste spese sono rese possibili grazie alle maggiori entrate e risparmi che si sono avuti nei corso dei mesi.

Conti pubblici: più entrate per l’Italia

Il Mef specifica che nel corso di quest’anno, si sono avute più entrate tributarie e contributive. Questo grazie a diversi fattori, come ad esempio al minore uso delle risorse stanziate per il Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Nel corso degli scorsi mesi si sono avute maggiori entrate fiscali, pari a circa 2,9 miliardi, provenienti ad esempio dall’introduzione della fattura elettronica, ma anche dalle misure messe in atto per la lotta all’evasione fiscale. Inoltre, anche la ripresa dell’occupazione che si è registrata in questi mesi, ha contribuito in maniera positiva alle entrate economiche italiane. La situazione economica del nostro Paese non sembra essere così tragica e per questo dovremo passare l’esame della Commissione europea senza problemi, almeno per quanto riguarda il 2019.

L’Italia sotto esame Ue, non ci dovrebbero essere pericoli di sanzioni

Alla luce di tutto ciò e del nuovo assestamento di bilancio, la situazione economica italiana dovrebbe rispettare le richieste dettate in Commissione europea. A rassicurare sono non solo Conte, ma anche il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le basi dell’economia italiana sono solide, per cui il nostro Paese è i grado di convincere l’Ue sul fatto che i nostri conti pubblici sono in ordine, motivo per cui, non ci sono attualmente i presupposti per poter aprire una procedura contro l’Italia. Unico punto debole è che non si parla o accenna a nessun tipo di strategia economico fiscale relativa al 2020, mentre l’Ue aveva espressamente richiesto un impegno a lungo termine, non solo relativo al corrente anno.

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