Nuove restrizioni per limitare il numero dei contagi da Coronavirus in Italia. Divieto di sostare davanti bar, ristoranti e locali ed incentivi allo smart working
Il Premier Giuseppe Conte alle 16.00 di oggi ha convocato d’urgenza i ministri per discutere sulla situazione Coronavirus. I contagi sono in aumento ed è necessario prendere delle misure restrittive per contenerli prima che sia troppo tardi. Dalla mascherina all’aperto al divieto di sostare davanti bar, ristoranti e locali, fino ad arrivare agli incentivi per lo smart working. Ecco le novità attese nel Dpcm.
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La situazione sanitaria in Italia fa discutere. I contagi da Coronavirus sono in aumento ogni giorno di più, facendo preoccupare anche gli scienziati. La curva dei positivi è più che raddoppiata nel corso di pochi giorni, passando dai 2.578 casi del 4 ottobre ai 5.371 del 10 ottobre. Bisogna prendere delle decisioni ferree e mettere in atto misure più restrittive per cercare di limitare e contenere i contagi. Purtroppo il virus viaggia velocemente, colpa anche della movida, dei centri di aggregazione e del mancato rispetto delle basilari norme sulla sicurezza. Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha sottolineato che bisogna reagire velocemente per evitare il peggio e l’attivazione di misure ancora più drastiche. Così, il Premier Conte ha convocato alle 16.00 di oggi una riunione urgente con i vari ministri, per discutere l’attuale situazione epidemiologica. Non è tutto in quanto domani il Comitato tecnico scientifico incontrerà il ministro della Salute Speranza.
Nuove possibili strette a livello nazionale
Si lavora a nuove misure di contenimento dei contagi da Coronavirus su tutto il territorio nazionale. Non sono da escludere delle strette a livello nazionale, che potrebbero coinvolgere anche le attività commerciali e di ristorazione, per limitare la movida. Si pensa anche all’introduzione del divieto di sostare davanti bar, ristoranti e locali, in maniera da evitare assembramenti di vario genere. Tra le strette da considerare ci potrebbe essere anche la chiusura anticipata dei locali e limitare il numero degli invitati alle cerimonie. Fino ad oggi è stato un susseguirsi di norme mirate al contenimento dei contagi da Coronavirus, quando più quando meno restrittive. Oggi, considerando l’andamento della pandemia in Italia, bisogna intervenire con il pugno duro, invitando tutti al rispetto delle norme per evitare un nuovo lockdown. Il ministro Speranza afferma la necessità di un coordinamento molto più forte con le varie Regioni, nel valutare attimo dopo attimo l’evoluzione dei contagi.
La movida è tra le cause dell’impennata dei contagi da Coronavirus nel corso delle ultime settimane. In alcuni luoghi gli assembramenti sono fuori controllo, andando ad incrementare sempre di più il numero dei positivi al virus. Così, molto probabilmente nel nuovo Dpcm, che sarà firmato il 15 ottobre, ci sarà spazio a nuove restrizioni, come il divieto di sostare davanti bar, ristoranti e locali. Sono proprio questi i luoghi di maggiore assembramento. Da prendere in considerazione anche l’eventualità di imporre la chiusura anticipata ad attività commerciali e di ristorazione, per evitare la movida notturna. Ovviamente ci sarà molto più controllo da parte delle forze dell’ordine su tutto il territorio nazionale. Restrizioni anche per le feste private, a cui potrà partecipare un numero ridotto di invitati. Stesso discorso per le cerimonie, dove il numero degli ospiti dovrà essere proporzionale alla capienza delle sale ed eventuali spazi esterni.
Per cercare di intervenire in maniera tempestiva ed efficace, bisogna anche continuare ad incentivare le aziende ad investire sullo smart working. I luoghi di lavoro se non gestiti e controllati nel migliore dei modi, possono trasformarsi in veri e propri serbatoi di infezione e contagio da Coronavirus. Il Governo è propenso ad investire ancora di più sullo smart working e lavoro da remoto. Le aziende dovranno consentire ai dipendenti di lavorare da casa, per evitare spostamenti e limitare il rischio di contagi. L’Italia ancora non ha raggiunto numeri allarmanti come quelli di Francia, Spagna ed altri Paesi, tuttavia bisogna rimanere concentrati e non perdere la calma. La mascherina va indossata ed il distanziamento sociale rispettato.
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