Le nuove misure restrittive contro il coronavirus previste dal nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo. Coprifuoco, spostamenti scuola e tanto altro
Il Premier Conte nelle prossime ore comunicherà pubblicamente il nuovo Dpcm con tutte le norme restrittive contro il coronavirus valide dal 16 gennaio al 5 marzo. Riaprono i musei in zona gialla, scuola superiore dal 50 al 75% in presenza, divieto asporto di cibo e bevande dopo le 18.00. Ecco cosa ci aspetta.
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Sembra tutto pronto per l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, che il Premier Conte comunicherà pubblicamente nelle prossime ore. Nuove misure restrittive per contrastare il coronavirus, entreranno in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo. Questo provvedimento andrà ad affiancare il Decreto Legge del 14 gennaio con la proroga al 30 aprile dello stato d’emergenza. Confermato il divieto agli spostamenti fuori Regione (anche in zona gialla) così come il coprifuoco e viene introdotta la nuova zona bianca. Le misure contro il coronavirus contenute nel nuovo decreto, saranno valide fino al 5 marzo, mentre il divieto di spostamento da una regione all’altra vale fino al 15 febbraio. Vediamo come cambia la situazione e cosa dobbiamo aspettarci.
Riapertura dei musei e dei luoghi di cultura
Il nuovo Dpcm prevede la riapertura dei musei e dei luoghi di cultura nelle zone gialle, dal lunedì al venerdì, escludendo il fine settimana ed i giorni festivi. Tali riaperture saranno consentite solo ed esclusivamente nel rispetto delle norme sulla sicurezza e la salute, andando a ridimensionare e scaglionare il flusso dei visitatori. Bisogna evitare a tutti i costi forme di assembramento ed allo stesso tempo garantire la possibilità di usufruire di musei e luoghi d’arte. Come afferma il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, si tratta di un primo passo, di una forma di apertura e di ripartenza del settore artistico e culturale.
Riapertura degli impianti sciistici
Anche gli impianti sciistici si apprestano alla riapertura a partire dal 15 febbraio. Tale ripartenza sarà possibile solo adottando le apposite linee guida redatte dalla Conferenza delle Regioni e province autonome, successivamente convalidate dal Comitato tecnico scientifico. Queste linee guida hanno lo scopo principale di evitare assembramenti ed aggregazioni di persone, che potrebbero contribuire all’incremento dei contagi da coronavirus.
Nel nuovo decreto non si parla della riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri, almeno non prima del 5 marzo. Amaro in bocca per i tanti che speravano nella ripartenza di queste importanti attività che ancora una volta sono penalizzate e costrette a dover rimanere chiuse a causa della pandemia da coronavirus.
Vietato l’asporto di cibo e bevande
Una novità che ha fatto il suo ingresso nel nuovo Dpcm è il divieto d’asporto di cibo e bevande dopo le ore 18. Dunque, dopo tale orario non sarà più possibile fermarsi in bar ed enoteche a prendere cibo d’asporto. Questa misura è stata ritenuta necessaria per porre fine o comunque limitare svariati casi di assembramento che si verificavano davanti i bar o per strada, con una sorta di aperitivi improvvisati.
Riaprono le scuole superiori
Lunedì 18 gennaio i ragazzi delle scuole superiori ritorneranno in classe dal 50% al 75%. Una misura attesa dai ragazzi che nelle ultime settimane hanno dato vita a svariate manifestazioni di protesta contro la didattica a distanza, esponendo il loro diritto di tornare in classe. Intanto la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie continuano la normale attività didattica in presenza svolta al 100% in aula.
Dal 16 gennaio anche nelle zone rosse sarà consentito andare a trovare parenti ed amici rispettando determinate regole. Ci si potrà spostare massimo due persone (più minori di 14 anni ed eventuali disabili). Tale spostamento è consentito verso una sola abitazione privata, una volta al giorno dalle 5 del mattino alle 22. Inoltre, tutti coloro che vivono in Comuni con meno di 5 mila abitanti, saranno liberi di spostarsi nel raggio di 30 km dal proprio ma non verso i vari capoluoghi di provincia. Particolari norme per chi arriva dall’estero, in particolare dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda del Nord. Gli italiani all’estero potranno rientrare in Italia esclusivamente per motivi di estrema necessità. Questi sono però tenuti a presentare l’esito negativo del doppio tampone e rispettare 10 giorni di isolamento fiduciario una volta entrati in Italia.
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