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Coronavirus: quali sono gli spostamenti tra le Regioni consentiti dal Dpcm?

Coronavirus, Dpcm e limitazioni agli spostamenti. Ecco quando spostarsi tra le Regioni è consentito e quando no. Torna il modello di autocertificazione

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Il nuovo Dpcm entrerà in vigore domani 5 novembre fino al 3 dicembre. Sono tante le misure finalizzate al contenimento dei contagi da coronavirus nel nostro Paese. L’Italia è stata divisa in tre macro fasce di colore diverso a seconda del rischio di contagio. Come funzionano gli spostamenti tra le varie Regioni? Quando sono consentiti e quando no?

Coronavirus e nuovo Dpcm

Il Premier Conte ieri sera attraverso una conferenza stampa ha presentato il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da domani 5 novembre fino al 3 dicembre. Le nuove misure di contenimento sono finalizzate a cercare di limitare il numero dei contagi da coronavirus che stanno aumentando ogni giorno di più. La novità principale è che le misure di contenimento non sono uguali in tutte le Regioni italiane, ma cambiano a seconda del rischio di contagio. Infatti, il nostro Paese è stato diviso in tre fasce: rossa, arancione e gialla a cui corrisponde un diverso rischio di contagio. Oltre a questo, c’è da ricordare che il Dpcm ha applicato anche delle limitazioni sugli spostamenti, a seconda della Regione di appartenenza. Quando è possibile spostarsi da una Regione all’altra? Come funzionano e sono regolati tali spostamenti? Serve l’autocertificazione? Ecco una serie di domande a cui dover dare una risposta chiara ed esaustiva.

Coronavirus: gli spostamenti nella zona gialla

Le attuali Regioni gialle sono: Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Sardegna, Umbria, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata. Chi vive o si trova in una di queste può liberamente spostarsi nel Comune, nella Regione e può anche uscire fuori dai confini regionali per raggiungere un’altra Regione gialla. Dopo le ore 22.00 resta valido il coprifuoco fino alle 5 del mattino. Dunque, gli spostamenti all’interno della zona gialla sono consentiti senza la necessità di munirsi della famosa autocertificazione agli spostamenti. Non è tutto, perché per chi si trova nella fascia gialla è possibile recarsi nella fascia rossa (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria) e nella zona arancione (Sicilia e Puglia) solo per motivi di lavoro, salute o situazioni di necessità. In questo caso è però obbligatorio munirsi dell’autocertificazione, documento che serve anche per giustificare gli spostamenti durante il coprifuoco.

Spostamenti nelle zone rosse ed arancioni

Cosa succede per chi si trova nelle zone rosse ed arancioni? La zona rossa è costituita da: Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Calabria, mentre nella zona arancione troviamo: Puglia e Sicilia. In queste Regioni non è consentito uscire dal proprio Comune di residenza o domicilio. Dunque, gli spostamenti tra Regioni rosse oppure tra una rossa ed una arancione non sono consentiti se non per motivi di lavoro, di salute e di comprovata necessità. Va specificato che è possibile transitare nelle zone rosse ed arancioni per raggiungere quelle gialle. Di fatti, il nuovo Dpcm afferma che il transito è consentito per arrivare in territori non sottoposti a particolari restrizioni coronavirus.

Nuovo modello di autocertificazione agli spostamenti

Torna il tanto temuto modello di autocertificazione agli spostamenti. Chi si sposta durante il coprifuoco deve munirsi di autocertificazione, anche nelle zone gialle ed arancioni, mentre nelle zone rosse l’autocertificazione serve sempre. Il modulo è disponibile sul sito del Viminale, anche se le pattuglie e la polizia avranno a disposizione tale documentazione. I cittadini devono indicare su questo foglio le motivazioni dei loro spostamenti. Chi sarà beccato senza autocertificazione verrà denunciato e sanzionato. Le motivazioni agli spostamenti presenti sul modello di autocertificazione sono: motivi lavorativi, di salute o di comprovata necessità. Inoltre, l’interessato è tenuto ad indicare il luogo da cui ha inizio lo spostamento e la destinazione di arrivo. Misure di contenimento che si sono rese necessarie a causa dell’incremento dei contagi da coronavirus su tutto il territorio nazionale. Ad oggi nessuna Regione è verde, ossia senza alcun pericolo. Si spera che queste nuove norme possano limitare la corsa del virus nel nostro Paese. Non ci resta che aspettare.

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