I social network sono ormai presenti in ogni aspetto della nostra vita e, non per ultimo, in quello professionale.
Vi abbiamo già parlato di Twitter, ed è nota la centralità in tal senso di LinkedIn, oggi andiamo a vedere cosa osservano i selezionatori del personale sul vostro profilo Facebook, che rappresenta il secondo social network maggiormente visitato da chi si occupa di ricerca e selezione del personale, seppur molto staccato dallo stesso LinkedIn.
Cominciamo subito col dire che difficilmente, diversamente da quanto si pensi, le opinioni religiose e/o politiche esplicate sul nostro profilo Facebook influenzano le scelte dei recruiters.
Invece dimostrazioni di impegno nel sociale, come attività di volontario o benefiche in generale fanno conquistare diversi punti ai candidati, che invece risultano poco attraenti se, anche solo rivolto ai propri amici, si abbandonano spesso a foto volgari, parolacce, scene di alcool, battute di tipo sessuale, o a pubblicare foto di armi da fuoco.
Errori d’ortografia e grammatica nei post poi, portano automaticamente a far depennare quel contatto, anche perchè i profili per i quali si ricorre ai social network nella ricerca vanno di solito dall’impiegato specializzato al quadro, per finire col dirigente. Mentre su LinkedIn infatti i selezionatori visualizzano le competenze del candidato in un dato settore, negli altri social, specie Facebook, si evidenzia principalmente il livello culturale della persona osservata ed il suo grado di dinamicità nella vita quotidiana. Addirittura nel 42% delle ricerche la visibilità sui social di una data persona ha prodotto nel selezionatore un cambio di opinione sul candidato esaminato.
Altro aspetto da considerare è che se avete un blog che pubblicizzate su Facebook, esso di certo verrà spulciato da chi di dovere.
Date quindi un’occhiata ai vostri profili e decidete in base ai consigli di cui sopra, se renderli pubblici (visibili da chiunque, bacheca personale compresa), oppure visionabili solamente dagli amici e dagli amici degli amici, senza dimenticare che anche i commenti e le referenze di contatti opinion leader sul vostro profilo, doneranno maggiore appetibilità al vostro curriculum vitae.
Tale forma di selezione non ancora standardizzata, denominata social recruiting, è destinata secondo gli esperti a crescere nel tempo (gli esperti hr vengono ora selezionati loro stessi in base alle capacità di saper utilizzare i social network nel proprio lavoro), perché contribuisce anche ad abbattere i costi di ricerca del personale. Essa viene utilizzata specie nelle fasi preliminari di individuazione dei candidati.
Non sottovalutatela allora, perché anche il sottoscritto ha spesso ottenuto contatti professionali proprio grazie agli articoli pubblicati sulle pagine del profilo personale di Facebook.