Senti sempre parlare del fatto che tra poco il tuo lavoro non ci sarà più? Che arriveranno i robot e te lo porteranno via? Ecco tieni presente che non è proprio così. Immaginarsi una schiera di automi autocomandati che prima o poi invaderanno la tua fabbrica per portarti via il lavoro è un po’ fantascientifico. Innanzitutto ci sono lavori e lavori, non su tutti la robotizzazione avrà lo stesso effetto. E fin qui ok. Ma, comunque non sono i robot il tuo problema, ma al massimo chi li porta dentro il luogo di lavoro, ovvero i tuoi capi.
Uomini e macchine
C’è sempre qualcuno che, a un certo punto decide di rivedere le spese di gestione e se il robot gli conviene, lo usa. Uomini e macchine non sono nemici, ma alcuni uomini comandano le macchine e con queste possono sostituire altri uomini. Bisogna saper essere chiari su questo punto, i robot non vogliono il tuo lavoro e nemmeno lo cercano come fai tu sui siti di riferimento. Posse essere d’accordo con te che frasi come “ i robot vengono a rubarci il lavoro” o “con i robot noi resteremo senza posto di lavoro” sono sicuramente ad effetto, ma mascherano quella che è la verità di ciò che sta accadendo: la decisione da parte di molto management di automatizzare parti di azienda per contenere i costi. Arrabbiarsi con i robot che “arrivano” non serve a nulla. In alcuni casi le direzioni aziendali poi, non possono nemmeno fare a meno di prendere determinate decisioni, soprattutto per quanto riguarda i lavori dove c’è di mezzo la sicurezza. In ogni caso non si può parlare di automi senzienti che, con la volontà dell’essere senzienti, vengono a portar via il lavoro nelle fabbriche e non solo (pensiamo ad esempio alla guida autonoma). Dietro ci sono degli umani che decidono. Perché le macchine restano tali anche se dotati di intelligenza artificiale
Cosa Fare?
Aspettare che arrivi l’esercito di automi comandato dal “generale” umano sembra un po’ una soluzione poco efficace, cercare di evitarne l’arrivo anche, perché sì prima o poi arriveranno. E allora una delle soluzioni può essere quella di riallocare alcune risorse facendo in modo di imparare ad usarli, comprenderli, vedere dove quell’automa che prenderà il tuo posto può aver bisogno di te e nel frattempo provare a specializzarsi in un settore in cui il robot ancora difficilmente per un po’ di anni potrà affacciarsi. Inoltre bisogna preoccuparsi sì, ma fino ad un certo punto. Nel senso che ci sono ancora molti casi di pessima automazione, dove la ricerca non è ancora arrivata a sviluppare un sistema così complesso ed articolato da poter sostituire un essere umano. Se ci si prova palesemente il risultato sarà deludente.
Purtroppo la rivoluzione tecnologica ha portato alla scelta di utilizzare sempre più i robot, creando effettivamente casi di disoccupazione, però non è sempre così. Prima di tutto uomini e macchine possono collaborare (c’è anche chi dice che sarà la macchina ad aver bisogno dell’uomo in futuro), secondo in tanti settori l’automazione è ancora ben lontana dal poter prendere il posto dell’uomo. In ogni caso si tratta sempre di cercare di tagliare i costi aziendali ed è quindi chiaramente un CEO od un suo delegato che ad un certo punto decide di far fare ai robot il lavoro, chessò, di trenta impiegati. E’ quindi logico che se ti senti minacciato dall’arrivo degli automi, prima di tutto non devi dare la colpa agli automi stessi, ma seconda e molto più importante cosa devi saperti ricollocare in modo efficace e magari anche un po’ in fretta.
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