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Laurea in Medicina: test di ingresso, materie e sbocchi lavorativi

Le tante opportunità disponibili dopo una Laurea in Medicina. Le possibili specializzazioni, i settori di occupazione e tutti gli sbocchi lavorativi di chi consegue la laurea in Medicina.

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Il fascino esercitato dal camice bianco non tramonta mai, e a dispetto dei lunghi anni di precariato, dei tagli alla spesa sanitaria e della crisi, cresce ogni anni il numero di candidati che partecipa ai test d’accesso per immatricolarsi alla facoltà di medicina. Se anche tu stai pensando di intraprendere questo percorso e vuoi saperne di più, qui troverai tutte le informazioni utili che ti aiuteranno a capire se veramente Medicina è la facoltà che fa per te.

Facoltà di Medicina, storia e cosa si studia

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La medicina nasce con l’uomo e con la sua aspirazione ad alleviare le sofferenze e restare in buona salute. È solo alla fine del XVIII sec. però che assume il carattere di una disciplina organizzata fondata su basi scientifiche in grado di assicurare terapie efficaci e sicure. Per millenni la medicina s’identificò con la religione, e le malattie, considerate punizioni divine, affidate alle cure di sacerdoti e sciamani che praticavano rituali magici e applicavano rimedi basati sulla tradizione e l’utilizzo intuitivo di piante e minerali.

Il primo tentativo di dare una base scientifica e una visione laica alla pratica medica si deve a Ippocrate di Kos nel V sec a.C. Ancora oggi considerato padre della moderna medicina, Ippocrate stabilì regole deontologiche che disciplinavano l’esercizio della professione e un metodo in base al quale formulare prognosi e terapie. In epoca romana l’evoluzione della scienza medica fu segnata dalla figura di Galeno di Pergamo, a cui si deve la più completa elaborazione della medicina del mondo antico. È però nel medioevo con il fiorire delle scuole laiche che si gettano le basi per la nascita delle moderne università. Famosissima fu la Scuola Medica Salernitana. Fondamentale nella storia dell’evoluzione medica, soprattutto per aver impostato le prime nozioni di profilassi, la Scuola Salernitana è considerata la prima Università di Medicina dell’Occidente.

Laurea in Medicina: perché sceglierla

Se ti affascina il corpo umano e il suo funzionamento, ami le materie scientifiche, hai voglia di interagire con il paziente e sei pronto a uno studio costante che ti impegnerà tutta la vita, allora Medicina è la facoltà giusta per te. Obiettivo del corso di Laurea in Medicina è formare professionisti che oltre ad avere una preparazione teorico-pratica adeguata, affrontino i problemi della salute e della malattia con un approccio multidisciplinare e integrato. T’immagini già col camice bianco? Perfetto, la laurea in medicina ti offre fantastiche opportunità. Sappi però che la realtà è ben diversa da quella patinata delle fiction americane dove la burbera genialità di Dottor House risolve casi impossibili e le corsie d’ospedale si trasformano in set per amori clandestini. Dovrai studiare centinaia e centinaia di pagine di chimica, biologia, anatomia, patologia, fisiologia sapere a memoria tutti i nomi delle ossa, riconoscere ogni parte delle cellule, imparare centinaia di formule chimiche, numeri di ossidazione e tutti i nomi in cui si divide ogni singolo organo. Se tutto questo ti affascina e non vedi l’ora di cominciare a studiare, allora sei pronto per iniziare un percorso sicuramente impegnativo ma anche affascinante e pieno di gratificazioni che ti farà realizzare il sogno di diventare medico.

Struttura anni di studio

L’accesso al corso di Laurea in Medicina e Chirurgia è subordinato al superamento di un test d’accesso. I posti disponibili per l’immatricolazione al primo anno sono stabiliti con decreto ministeriale. La durata del corso di laurea a ciclo unico in Medicina è di sei anni e per laurearsi occorre ottenere 360 crediti formativi (CFU) divisi tra attività formative di base (60 CFU), attività caratterizzanti e integrative scelte dallo studente (18 CFU) e tesi finale (120 CFU).

Che cosa sono i CFU

I CFU ovvero Crediti Formativi Universitari sono degli indicatori con sui si attribuisce un valore numerico al carico di lavoro dello studente necessario per preparare un esame. Ovviamente maggiore è il CFU, maggiore sarà l’impegno richiesto in termini di lezioni da frequentare e ore da studiare. Ma facciamo un esempio pratico. Ogni CFU corrisponde a 25 ore di lavoro. Pertanto se al corso di studio in Fisica Medica sono assegnati 5 CFU, vuol dire che per raggiungere gli obiettivi previsti dal corso e superare l’esame dovrai impegnarti per un totale di (25×5) 125 ore.

Le materie del corso di Laurea in Medicina

Il percorso formativo è caratterizzato nel primo triennio dallo studio di tutte quelle materie di base senza le quali non sarebbe possibile proseguire nello studio della scienza medica. Il secondo triennio prevede invece lo studio delle discipline caratterizzanti il corso, le attività pratiche e il tirocinio professionalizzante della durata di un anno durante il quale potrai finalmente toccare con mano quello che fino adesso hai soltanto conosciuto attraverso i libri. Il tirocinio, al termine del quale dovrai sostenere una prova scritta, può essere svolto presso un policlinico universitario, un ambulatorio di un medico di medicina generale, un’azienda ospedaliera o un presidio Asl.
Le attività formative di base comprendono:

  • discipline generali per la formazione medica tra cui: chimica, fisica, biologia, genetica e statistica medica
  • anatomia umana e istologia
  • discipline che studiano struttura, funzione e metabolismo delle molecole: biochimica, biologia molecolare
  • discipline attinenti lo studio delle funzioni biologiche di organi, sistemi e apparati umani

Le attività caratterizzanti previste nel secondo triennio consentiranno di completare la tua formazione indirizzandola verso un ambito specifico. Eccone alcune:

  • Patologia e immunopatologia
  • clinica delle specialità medico-chirurgiche
  • Emergenze medico-chirurgiche
  • farmacologia, tossicologia
  • Medicina del lavoro
  • Ostetricia e Ginecologia
  • Discipline anatomo-patologiche, radiologiche e radioterapiche

L’ultimo step per conseguire la Laurea in Medicina è rappresentato dalla stesura e discussione della tesi, dopo la quale finalmente potrai essere proclamato Dottore in Medicina.

Esame di ammissione alla facoltà di Medicina

Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia è a numero chiuso, per questo per poterti immatricolare al primo anno dovrai superare un Test d’ingresso molto impegnativo. I posti disponibili sono comunicati ogni anno con un bando del Ministero dell’Istruzione (Miur) all’interno del quale troverai anche importanti informazioni riguardo modalità d’iscrizione alla prova, materie da studiare, struttura del test e scadenze che dovrai assolutamente annotare in agenda. È importante prendere visione anche del bando pubblicato dall’università per la quale intendi concorrere: all’atto dell’iscrizione al test, che avviene attraverso il portale Univeritaly, dovrai indicarla come prima preferenza e sarà la sede presso la quale svolgerai la prova. Gli argomenti del test sono decisi da Ministero e in linea generale prevedono quesiti di:

  • cultura generale
  • biologia
  • chimica
  • fisica
  • matematica
  • logica e ragionamento

Specializzazioni post laurea

Dopo un impegnativo test d’accesso, un corso di studi lungo sei anni e la discussione della tesi, finalmente hai conseguito la Laurea in Medicina, ma il percorso per diventare medico ed esercitare effettivamente la professione è ancora lungo. Dopo l’iscrizione all’Albo dei Medici, infatti, dovrai completare la tua formazione e specializzarti in un settore della scienza medica iscrivendoti a una Scuola di Specializzazione. Le Scuole di Specializzazione sono tutte a numero programmato, ciò significa che per essere ammesso dovrai superare un concorso che prevede una prova scritta, ed eventualmente una prova orale, su argomenti caratterizzanti l’area disciplinare prescelta. Il corso di specializzazione ha una durata che va dai due ai cinque anni al termine del quale viene rilasciato un Diploma di Specializzazione. In Italia le Scuole di Specializzazione sono distinte in tre aree formative: medica, chirurgica e dei servizi clinici per un totale di 50 corsi di specializzazione. Tra le specializzazioni più richieste ci sono:

  • Pediatria – ha una durata di cinque anni. I primi tre anni sono dedicati alla formazione di base, gli ultimi due si focalizzano su ambiti specifici scelti dallo specializzando come cardiologia pediatrica, nefrologia, neonatologia ecc. Il corso prevede tirocinio, pratica ospedaliera e sperimentazione clinica
  • Medicina Interna – ha durata quinquennale e per il conseguimento del titolo lo specializzando deve ottenere 300 CFU. La frequenza è obbligatoria e al termine del percorso formativo lo specializzando deve aver acquisito una specifica competenza nella diagnosi clinica e nel trattamento delle più diffuse patologie internistiche
  • Medicina dello sport – il corso di studi ha durata quadriennale ed è diviso in diverse aree disciplinari che spaziano dalla fisiopatologia alla farmacologia alla medicina riabilitativa
  • Chirurgia generale – dura 5 anni e prevede conoscenze fondamentali di fisiopatologia, chirurgica generale, chirurgia d’urgenza, pronto soccorso e le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle malattie dei vari organi

Maggiori università per la Facoltà di Medicina

Tutte le più prestigiose Università italiane offrono un Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Di seguito troverai un elenco dei maggiori atenei italiani:

  • Milano – vanta un’offerta formativa di altissimo livello con Atenei di rilievo internazionale. Potrai scegliere di frequentare un corso di studi interamente in inglese e approfondire il tuo percorso formativo con master, dottorati scuole di specializzazione e corsi di formazione complementari alla didattica istituzionale rivolti ai settori disciplinari più innovativi e all’avanguardia. Le Università di Milano sono: La Statale, La Milano-Bicocca, l’Università Cattolica Sacro Cuore e l’Università Vita-Salute San Raffaele
  • Roma La Sapienza, fondata nel 1300 da Bonifacio VIII conserva intatta la sua capacità di attrarre studenti dall’Italia e dall’estero con un’offerta formativa diversificata e di prestigio
  • Bologna – considerata la prima università del mondo occidentale, l’Ateneo bolognese gode di un prestigio internazionale per la qualità della didattica e l’offerta formativa offerta
  • Firenze – l’internazionalizzazione è il vanto dell’Ateneo che da anni promuove con borse di studio, progetti di ricerca e programmi di scambio la mobilità degli studenti all’estero

Gli sbocchi lavorativi della Laurea in Medicina

Le prospettive occupazionali della laurea in Medicina sono di sicuro rosee  e si stima che a cinque anni dalla laurea il 96,5% dei laureati del settore medico (e del personale sanitario in genere) trovi un’occupazione stabile (fonte: Almalaurea). Ma il conseguimento di una Laurea in Medicina non va considerato un investimento sicuro sul quale puntare bensì una scelta responsabile e consapevole le cui solide basi devono essere  rappresentate da impegno, serietà, coscienza e consapevolezza “del senso” del giuramento d’Ippocrate.

Medico: come è ovvio, al termine del percorso di studi il neo-laureato consegue il titolo tanto ambito e per potersi affacciare al mondo del lavoro deve provvedere all’abilitazione e all’iscrizione all’albo (dopo aver superato l’esame di Stato). Il medico senza specializzazione può trovare occupazione ad esempio come sostituto (tranne che in odontoiatria, radiologia e anestesiologia) o lavorare in qualità di medico di continuità assistenziale (ex guardia medica).

Medico-chirurgo alle dipendenze del SSN: per poter esercitare l’attività di medico chirurgo di medicina generale presso il Servizio Sanitario Nazionale è necessario essere in possesso del cosiddetto diploma di formazione specifica in medicina generale. Si tratta di un corso bandito a livello regionale, dura tre anni e vi si accede tramite selezione a quiz.

  • Medico-chirurgo alle dipendenze di altre istituzioni pubbliche nazionali: in questo caso le porte si aprono a diverse possibilità:
    • medico militare
    • medico nelle carceri
    • medico della Protezione Civile
    • medico dei servizi d’emergenza (ad esempio la Croce Rossa Italiana)
    • medico dell’Inps
    • medico dell’Inail
    • medico del CIRM (per la tele assistenza alla navigazione)
  • Medico specialista: chi ha conseguito la Laurea in Medicina può decidere anche di seguire una scuola di specializzazione alla quale si accede tramite concorso ministeriale. La specializzazione oramai è fondamentale e tra l’altro condizione indispensabile per poter lavorare nel SSN. Attualmente in Italia ci sono 56 scuole di specializzazione (tutte a numero chiuso) e al termine della formazione (che dura cinque anni) si diventa specialista: pediatra, geriatra, ginecologo, endocrinologo, otorino, urologo, cardiologo e via dicendo.
  • Insegnante e formatore: il medico può insegnare presso istituti ed enti di formazione ad esempio per le aziende o presso le scuole di Oss o per i corsi di pronto soccorso e via di seguito.
  • Consulente: in questo caso può collaborare sia con strutture pubbliche che private ed offrire il proprio servizio di consulenza presso centri benessere e termali, case di cura, in ambito assicurativo, presso tribunali e studi legali e così via. In qualità di libero professionista, nel caso si valuti la prospettiva di un trasferimento all’estero, va ricordato che nell’Unione Europea vige la libera circolazione dei professionisti e che poter lavorare è necessaria la conoscenza delle lingue (inglese in primis).
  • Informatore scientifico: dopo la Laurea in Medicina si può prestare il proprio servizio per conto di aziende farmaceutiche e protesiche. E’ certamente possibile poi lavorare in grosse aziende del settore delle tecnologie mediche, tipo Amplifon ad esempio.
  • Copywriter e traduttore: divulgatore scientifico, curatore di rubriche mediche e traduttore di testi scientifici.

Validità in Italia delle lauree straniere in Medicina

Sempre più studenti scoraggiati dalle difficoltà di superare il test di ammissione a Medicina decidono di studiare e laurearsi all’estero. Se anche tu stai pensando di intraprendere il tuo percorso di studi fuori dall’Italia, ecco quello che devi sapere per non incorre in brutte sorprese e vedere vanificati i tuoi sforzi. Se ti sei immatricolato in un ateneo estero, dopo il primo anno potrai scegliere se:

  • rientrare in Italia e proseguire gli studi in un’università italiana. Sappi però che è impossibile evitare il test d’ingresso perché anche l’iscrizione agli anni successivi al primo è subordinata al superamento della prova d’ammissione
  • continuare i tuoi studi e laurearti all’estero. Una laurea in medicina ottenuta in un paese della Comunità Europea è equiparabile a un titolo accademico italiano, ma per esercitare e iscriverti all’Albo dovrai comunque ottenere il riconoscimento della laurea comunitaria dal Ministero della Salute

Validità laurea all’estero

La laurea italiana in Medica e Chirurgia vale anche all’estero? Sarà per la precarietà del mercato del lavoro, per sfuggire a condizioni retributive non sempre allettanti o semplicemente per arricchire il proprio curriculum con un’esperienza internazionale, ma sempre più giovani laureati si pongono questa domanda. La risposta in questo caso è: dipende. Se, infatti, decidi di trasferirti in un paese della Comunità Europea la questione è abbastanza semplice in quanto uno stato membro non può rifiutare il riconoscimento di un titolo accademico di un cittadino comunitario.

Se la tua destinazione invece è un paese extra UE, le cose si complicano e potresti non vederti riconosciuto il titolo professionale. In questo caso dovrai metterti in contatto con gli uffici competenti del paese di destinazione e informarti su limitazioni e modalità di riconoscimento del tuo titolo.

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