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Lavorare di notte: rischi e consigli

Lavorare di notte stanca molto più del normale, ed il rischio di avere infortuni o commettere errori è molto più alto. Ecco quindi come gli esperti consigliano di proteggersi.

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Chi lavora di notte è sicuramente sottoposto ad uno stress mediamente più elevato. Lavorare di notte infatti è più stancante, più rischioso e più difficilmente gestibile dal punto di vista dei bioritmi del corpo. Ci si stanca quando invece si dovrebbe riposare e ci si riposa quando tutti gli altri lavorano, con il rischio di essere svegliati da rumori molesti, inevitabili nel pieno della giornata. Dato per scontato che lavorare di notte per certi mestieri, certe professioni, è obbligatorio, è bene tenere presente alcune informazioni per poter mettere in atto comportamenti protettivi nei confronti della propria salute.

 

lavorare di notte

Lavorare di notte: quali sono i rischi?

Il primo è ovviamente quello di addormentarsi sul lavoro, ma ce ne sono altri che possono anche essere più gravi. Il non essere in grado di prestare la massima attenzione infatti può dare il via a comportamenti pericolosi per la propria salute, sia quella mentale che quella fisica (pensiamo ad esempio al rischio infortuni). C’è un orario preciso, secondo autorevoli fonti mediche, in cui la percentuale di rischio di commettere errori è più alta di tutte le altre fasce orarie. Questo orario sarebbe dalle 3 alle 5 (di mattina). Il motivo? Le nostre prestazioni fisiche raggiungono il minimo proprio in quella fascia oraria e continuare a lavorare ovviamente può portare ad errori più o meno gravi.

Lavorare di notte: i consigli degli esperti

Per evitare questi e altri problemi gli esperti medici consigliano una serie di comportamenti che prevengono, o comunque limitano la perdita di prestazioni durante il lavoro notturno, vediamo quali sono secondo le informazioni pubblicate dal British Medical Journal:

  • Dormire quel che serve è la prima cosa. Il periodo migliore è la mattina, anche se un riposo di 90 minuti anche al pomeriggio (quando possibile) è fortemente consigliato.
  • Al risveglio è utile assumere caffeina, che ha un effetto eccitante della durata di diverse ore.
  • E’ sempre meglio mangiare in maniera leggera e consumare il proprio pasto primario nel periodo immediatamente precedente all’inizio del turno di notte.
  • I medici consigliano, ove possibile, anche di fare brevi dormite, anche di 10-20 minuti l’una, durante il turno di notte (soprattutto nella prima parte del turno), evitando così di entrare in una fase del sonno definita più profonda e svegliarsi conseguentemente meno lucidi, con il rischio di commettere errori sul lavoro.
  • Visto che questo non è sempre possibile è comunque sempre un’ottima scelta quella di dosare sapientemente le energie. Insomma, è meglio non dare tutto all’inizio per poi arrancare fino alla fine del turno, visto che, oltretutto, quello notturno è il più pesante di tutti.
  • Evitare assolutamente di assumere caffeina prima di andare a dormire e, una volta che si è andati a letto, cercare di svegliarsi in maniera naturale, senza quindi puntare un allarme che forzi il risveglio. Questo vale soprattutto prima del primo turno di notte.

Importante è anche la considerazione della fatica fatta durante il lavoro notturno una volta che si sta rientrando a casa. Di conseguenza è da tenere fortemente presente il fatto che luci e rumori forti possono provocare fastidi considerevoli. Per giunta potrebbero essere percepiti come più consistenti di quel che in realtà sono: le luci dei telefonini, dei cruscotti delle auto, dei fari delle auto altrui o dei lampioni ad esempio, in caso di forte stanchezza possono distorcere la percezione e abbassare l’attenzione durante la strada del ritorno.

Quest’ultima, a livello di orario può spesso corrispondere al sorgere del sole. E’ sempre meglio quindi indossare degli occhiali da sole. Questo non solo sulla via del ritorno, ma anche all’andata (quando questa corrisponde con il tramonto). Quando possibile sarebbe meglio utilizzare i mezzi pubblici per recarsi al lavoro, in modo da non dover sostenere un periodo di guida quando si è troppo stanchi. L’integrazione di tutti questi accorgimenti con il cimentarsi in attività sportive e mantenere degli orari regolari è sicuramente un ottimo insieme di comportamenti in grado di aiutare mente e fisico a superare brillantemente la necessità del lavorare di notte.

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