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Soft skill: un’analisi Euspert ed Atempo svela le più richieste ed apprezzate

Vediamo insieme cosa sono e quanto contano le soft skill nelle offerte di lavoro e quali siano quelle maggiormente richieste secondo una ricerca condotta da Euspert ed Atempo

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Quando si parla di requisiti per un determinato posto di lavoro, accade spesso che il candidato (e talvolta chi offre l’impiego), si concentri solo su qualifiche ed esperienze pregresse. Quanto contano invece le soft skill? Molto, anzi, moltissimo. Ecco cosa emerge da una ricerca di Euspert ed Atempo relativa agli ultimi dodici mesi sulle soft skill in Italia.

Euspert è una portale lavoro internazionale con migliaia di aziende che pubblicano le loro offerte e ne danno visibilità, Atempo è una storica Agenzia per il Lavoro, con decine di filiali e professionisti su tutto il territorio nazionale. Grazie alla mole di dati e competenze di queste due realtà, si è potuto arrivare ad avere un quadro chiaro ed accurato sull’argomento soft skill.

Cosa sono le Soft Skill

Partiamo però prima dal definire brevemente cosa si intenda per soft skill: con questo termine si definiscono tutte le competenze che non sono legate ad uno specifico profilo professionale, ma sono piuttosto caratteristiche o inclinazioni personali, che possono essere state acquisite anche al di fuori dell’ambiente di lavoro o formativo.

Al di là di competenze ed esperienze, conoscere le soft skill di un candidato equivale per un selezionatore ad andare più a fondo nella valutazione della persona e della sua corrispondenza con il profilo ricercato. Anche la priorità data dal candidato a certe soft skill nella presentazione di sé, permette di comprendere quanto questi aspetti siano importanti nella sua visione delle competenze professionali.

Offerte di lavoro: le soft skill maggiormente richieste

Dai dati analizzati emerge nettamente che capacità di adattamento, flessibilità e doti comunicative sono le tre soft skill maggiormente richieste per ogni offerta di lavoro.

La capacità di adattamento

La capacità di adattamento è una delle caratteristiche trasversali maggiormente richieste nei candidati di ogni settore, in quanto rispecchia la capacità di rispondere alle esigenze di professioni sempre meno definite e parallelamente più trasversali. Questa caratteristica include molte soft skill, come la curiosità, intesa come interesse verso tutti gli aspetti del ruolo lavorativo, la gestione di sé e del proprio lavoro, ma anche caratteristiche più caratteriali, come la calma, l’ottimismo e l’apertura mentale.

Flessibilità

Correlata alla precedente è anche la flessibilità del candidato, che non può prescindere da ulteriori caratteristiche, come la fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità e competenze lavorative e personali, la capacità di assumere decisioni in relazione alle situazioni più diverse, una caratteristica necessariamente correlata alla capacità di analisi e di auto analisi.

Doti comunicative

Tra le soft skill più richieste emergono anche le doti comunicative, necessarie non solo nei lavori che prevedono il contatto con il pubblico, ma anche nelle realtà aziendali più strutturate, dove il candidato al posto di lavoro dovrà confrontarsi con molti colleghi e con un articolato sistema di gestione aziendale. Questa caratteristica emerge immancabilmente anche nella ricerca di figure legate più in generale alla vendita, anche per quanto riguarda le vendite business to business.

Capacità di lavorare in team

La capacità di lavorare in team è un’altra delle soft skill maggiormente richieste secondo la ricerca. Questa soft skill è strettamente connessa alle doti comunicative per i lavori che prevedono una collaborazione tra colleghi, o tra diversi divisioni aziendali. In questo senso è importante che il candidato sappia dimostrare anche un’altra caratteristica tra le più richieste, cioè la capacità di problem solving, che nel caso del lavoro in team deve sapersi articolare come una reale capacità di risoluzione dei problemi, senza tuttavia trasformarsi nella prevaricazione su altre posizioni.

Fedeltà aziendale

La fedeltà aziendale è un’altra delle soft skill che emerge dalla ricerca e che meriterebbe una trattazione a sé per le implicazioni che comporta. Per fedeltà aziendale non si intende infatti soltanto il non mettere in atto azioni che potrebbero favorire la concorrenza, come ad esempio accettare commissioni o incarichi da un competitor, ma anche altri atteggiamenti che potrebbero influire sulla reputazione aziendale.

Tra questi possiamo citare la non divulgazione di aspetti riservati relativi al lavoro o ancora, la possibilità di garantire che nessun tipo di commento, critica o posizione contraria a quella aziendale venga assunta dal dipendente o dal collaboratore, né durante le ore di lavoro né nel tempo libero, come potrebbe accadere ad esempio nel caso di divulgazione di un’opinione o di una critica sui social.

Precisione ed attenzione ai dettagli

Un’ultima soft skill che emerge dalla ricerca di Euspert ed Atempo è l’attenzione ai dettagli ed alla precisione. Questa caratteristica è riscontrabile in molteplici offerte di lavoro, soprattutto dove il flusso di lavoro è codificato in procedure standardizzate, o ancora nel caso in cui la posizione preveda la considerazione di molteplici fattori.

L’attenzione ai dettagli presuppone la presenza della capacità di osservazione critica e di analisi, necessarie per percepire e valutare quali siano i dettagli importanti. Da ciò consegue inoltre un’altra soft skill che potremmo includere nell’attenzione ai dettagli, cioè la capacità di suddividere gli obiettivi e di organizzare di conseguenza le fasi di lavoro.

Quando e come vengono definite le soft skill

Dai dati rilevati emerge che il 70% delle aziende inserisce le soft skill richieste direttamente nelle offerte di lavoro oppure le dettaglia alle società esterne incaricate alla selezione. Tuttavia è anche bene evidenziare come solo nelle fasi di colloquio si arrivi concretamente a definire le soft skill realmente utili per la posizione specifica. È anche utile precisare che, nonostante le soft skill vengano suddivise in categorie, molto spesso sono correlate tra loro, come si può evincere dalle descrizioni precedenti.

Un altro aspetto che emerge dall’analisi dei dati Euspert ed Atempo, è che spesso le soft skill sono maggiormente presenti nelle offerte di lavoro che riguardano le posizioni junior o con un’esperienza limitata. In questi casi le capacità trasversali del lavoratore assumono quindi maggiore importanza dell’esperienza, necessariamente limitata proprio per la tipologia di figura ricercata.

Le soft skill secondo Marcello Buratti Responsabile Area Lombardia Ovest di Atempo

Dopo l’analisi dei dati emersi, abbiamo chiesto un commento a Marcello Buratti Responsabile Area Lombardia Ovest di Atempo, che oltre a confermare quanto rilevato dall’approfondimento della ricerca congiunta, ha commentato affermando che:

“Sia le aziende sia i candidati dovrebbero tenere conto dell’influenza e dell’importanza delle soft skill nel processo di selezione del personale. Un candidato in grado di offrire capacità trasversali è un soggetto avvantaggiato nell’affrontare l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro. Per le figure Junior che si trovano alla loro prima esperienza è fondamentale riuscire a dimostrare tutte le proprie attitudini andando oltre a quelle che sono le competenze tecniche che su una figura Junior dovranno essere logicamente oggetto di apprendimento. Mentre per tutti coloro che voglio o devono ricollocarsi è fondamentale far conoscere la capacità di adattarsi ai cambiamenti lavorare in gruppo e fare squadra il tutto finalizzato a far emergere le capacità oggettivi e più legate all’ambito professionale. Spesso mi piace ricordare alle persone che colloquiamo nelle nostre filiali che sul luogo di lavoro passiamo almeno 1/3 della nostra giornata quindi oltre alle capacita tecniche anche quelle relazionali diventano fondamentali per ottenere il massimo, apprezzare ed essere apprezzati dai colleghi”.

Da difetto a soft skill, l’opinione di Marco Fattizzo, fondatore di Euspert

Con le soft skill ci si nasce o si acquisiscono? A dire la sua è Marco Fattizzo, fondatore e diretto di Euspert:

“Vi è certamente una predisposizione, ma in generale sulle soft skill è possibile lavorarci, coltivarle ed addirittura trasformare dei difetti in skill. Ad esempio la volubilità è considerata un difetto, è volubile colui che cambia con facilità idea. Tuttavia orientando questo difetto si può arrivare alla soft skill della flessibilità. Altre volte una persona nel suo lavoro può essere considerata lenta, tuttavia se porta a compimento in maniera precisa i suoi compiti tale lentezza può essere utilizzata come soft skill: meticolosità e precisione nei dettagli. Serve ovviamente una organizzazione aziendale che metta le persone nei posti giusti a seconda delle caratteristiche e valorizzi le soft skill.”

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