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Lavoro: dai saldatori ai progettisti, le risorse ricercate che potrebbero essere assunte subito

Le figure professionali maggiormente ricercate e di difficile reperimento che potrebbero essere assunte subito. Il gap tra domanda ed offerta di lavoro continua ad essere presente nel nostro Paese, soprattutto al Nord Italia. Il sistema formativo deve fornire ai giovani le conoscenze e competenze richieste dalle aziende.

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Ci sono determinate figure professionali altamente ricercate e richieste dalle aziende, professionisti che potrebbero essere assunti nell’immediato dalle più importanti aziende. C’è solo un piccolo problema, le figure professionali di cui oggi necessita il mercato del lavoro sono quasi introvabili, tanto da mettere in difficoltà le aziende stesse nel reclutare nuovo personale.

mondo del lavoro

Lavoro: quali sono le figure maggiormente richieste?

Il mondo del lavoro è diventato negli ultimi tempi molto dinamico ed in continua trasformazione. Le esigenze  delle aziende di oggi sono sicuramente differenti rispetto a quelle delle aziende di ieri, così come le figure professionali richieste oggi, hanno caratteristiche differenti rispetto a quelle del passato. Ci sono figure professionali altamente ricercate ma di difficile reperimento.

Questo mette in difficoltà le tante aziende che hanno bisogno di assumere nuovo personale ma non sanno dove poter trovare i lavoratori con le giuste competenze. Nello specifico parliamo di figure professionali come: saldatori, analisti informatici, ingegneri elettrotecnici, tecnici elettronici, agenti immobiliari ed assicurativi, analisti e progettisti di software, installatori, manutentori e riparatori di apparecchiature informatiche, specialisti della saldatura elettrica. Sono solo alcuni esempi delle professioni di cui oggi il mondo del lavoro necessita. Dove trovare chi può svolgere tali mansioni?

Il gap tra domanda ed offerta di lavoro in Italia

L’attenzione torna su un problema che continua ad essere vivo nel nostro Paese, ossia il gap presente tra domanda ed offerta di lavoro. Lo stesso Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri ha lanciato l’allarme, sostenendo di non sapere dove andare a pescare i circa 6 mila lavoratori di cui il Gruppo necessita. Ed ancora, secondo i dati elaborati nell’ultimo Rapporto Excelsior di Unioncamere, il gap non cessa di essere ben saldo ed ancorato nel nostro Paese.

Nel 2018 la percentuale dei lavoratori introvabili si è attestata al 26%, mentre nel 2017 la percentuale era del 21%. Se da una parte i giovani non riescono a trovare la giusta occupazione, dall’altra parte il problema si pone anche per le aziende, che non riescono a reperire nuove figure professionali da assumere. La colpa è sia del sistema scolastico, che non fornisce la formazione e le competenze di cui necessita il mondo del lavoro, sia dell’inadeguatezza dei candidati stessi, le cui conoscenze spesso non sono sufficienti ed all’altezza per svolgere determinati lavori.

 Il gap tra domanda ed offerta nei differenti settori

Se le figure high skill sono di difficile reperimento a causa del limitato numero dei candidati a disposizione, per le professioni tecniche e specialistiche di media qualificazione, le aziende hanno difficoltà a trovare nuovi candidati, perché considerano le loro conoscenze e competenze non sufficienti. Sempre secondo i dati di Unioncamere, per quanto riguarda il settore industriale, le figure tecniche di difficile reperimento sfiorano il 38% con 600 mila nuove assunzioni che erano state previste nel 2018.

Nel settore dei servizi, il gap è stato del 22%  con 1,2 milioni di assunzioni programmate nel 2018. Ed ancora, nello stesso anno le aziende avevano progettato di assumere ben 697 mila operai specializzati, circa 250 mila in più rispetto a quelli già presenti e disponibili sul mercato. Si tratta di problemi che vanno risolti perché il mondo del lavoro, soprattutto in vista dei nuovi cambiamenti e rivoluzioni tecnologiche, ha bisogno di figure professionali sempre più specializzate.

 Il gap soprattutto al Nord

Il gap tra domanda ed offerta di lavoro è maggiore nel Nord Italia, luogo dove le figure professionali specializzate sono maggiormente richieste. Il “dislivello” tra le competenze, la formazione e le abilità offerte rispetto a quelle realmente richieste, colpisce in particolar modo i giovani, soprattutto gli under 30. Questo perché l’attuale sistema formativo ha difficoltà a formare i ragazzi rispondendo alle concrete esigenze del mercato lavorativo. Nel Rapporto Excelsior di Unioncamere sono state fatte delle previsioni relative al fabbisogno occupazionale e professionale in Italia nel periodo di riferimento 2019-2023. Emerge che in risposta alla trasformazione digitale ed a quella connessa all’eco-sostenibilità, nel futuro le aziende avranno sempre più bisogno di figure altamente qualificate. Spetta al sistema scolastico formare i lavoratori del futuro.

Mondo del lavoro: le stime a medio termine

Sempre Unioncamere ci ha fornito delle stime ben precise relative alle assunzioni previste nel medio-lungo termine. Nei prossimi 5 anni, le aziende e la Pubblica Amministrazione ricercheranno 300 mila lavoratori con competenze matematiche, digitali ed informatiche. Ad ancora, saranno assunti 500 mila lavoratori con specifiche competenze green. Un fabbisogno compreso tra 140 e 160 mila unità è quello previsto per il settore cultura ed education. 80 mila i lavoratori che saranno richiesti nel settore meccanico e della robotica, mentre poco meno di 100 mila quelli ricercati nel settore della mobilità e della logistica. Infine, anche il settore dell’energia ricercherà circa 40 mila nuovi lavoratori, soprattutto tecnici addetti alla produzione di energia elettrica, addetti ai controlli chimici, conduttori degli impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti.

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