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Lavoro, indennità di malattia e visite fiscali: le fasce orarie di reperibilità

Assentarsi da lavoro per malattia è consentito. Ecco le fasce orarie di reperibilità nel settore pubblico e privato in cui poter ricevere la visita fiscale

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Assentarsi dal posto di lavoro è consentito ai lavoratori sia pubblici che privati per motivi di malattia. Ecco tutto quello che c’è da sapere su indennità di malattia e visite fiscali con le relative fasce orarie di reperibilità.

Lavoro ed indennità di malattia

Recarsi a lavoro è una cosa normale che fa parte della nostra vita quotidiana. Alcuni si sentono persi senza una professione in cui immergersi totalmente, altri non disdegnano affatto il tempo libero ed un break dagli impegni professionali. Stando alla normativa vigente, i dipendenti possono assentarsi da lavoro per malattia. I lavoratori infatti, godono di quella che più comunemente è chiamata indennità di malattia. Questa deve essere però documentata e dimostrata dal proprio medico di base. Se il lavoratore per vari motivi si ammala, ha il diritto di assentarsi dal posto di lavoro. Tuttavia, a seconda della tipologia di contratto firmato, si possono avere delle decurtazioni dallo stipendio mensile. In ogni caso, sia i lavoratori nel settore pubblico che quelli nel settore privato, devono garantire la loro reperibilità in particolari fasce orarie perché possono ricevere la visita del medico fiscale.

Le visite fiscali

In caso di assenze dal lavoro per malattia, i lavoratori devono essere reperibili 7 giorni su 7 in particolari fasce orarie perché possono ricevere la visita fiscale di controllo. Infatti, il Polo unico per le visite fiscali, dal 1° settembre 2017 ha dato all’Inps le piene competenze per gestire le visite fiscali relative l’82% dei lavoratori che si trovano in malattia. L’Inps sotto la richiesta dei datori di lavoro e delle amministrazioni pubbliche, effettua queste visite mediche di controllo, per accertare il reale stato di malattia del dipendente. Dunque, i lavoratori nel settore pubblico, quelli nel settore privato, ma anche le Forze armate, i Corpi armati dello Stato, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono assoggettati a tale normativa di controllo dello stato di malattia.

Lavoro: le certificazioni di malattia per dipendenti pubblici e privati

Cosa deve fare un dipendente che non si reca a lavoro perché in malattia? Ebbene, la prima cosa da fare è quella di contattare il proprio medico di base. Questo a sua volta è tenuto a redigere e poi trasmettere il certificato medico o attestato all’Inps in modalità telematica. Questi documenti indicano la data di inizio e fine dello stato di malattia con relativa prognosi. Il compito del dipendente è quello di prendere nota del numero di protocollo del certificato medico e procedere controllando la correttezza dei dati anagrafici e soprattutto dell’indirizzo di reperibilità dove ricevere la visita fiscale. Inoltre, è possibile controllare e monitorare la trasmissione del certificato grazie ai servizi messi a disposizione sul Portale dell’Inps.

Lavoro, visite fiscali e fasce di reperibilità

Nel momento preciso in cui il dipendente si assenta da lavoro a causa di malattie varie, deve garantire la sua reperibilità, in modo da farsi trovare in casa per la visita fiscale. L’Inps manda dei medici all’indirizzo indicato sul certificato pervenuto, in maniera tale da appurare il reale stato di malattia del lavoratore. Sia per i dipendenti pubblici che privati, ci sono determinate fasce orarie da rispettare per non incorrere in richiami e sanzioni varie. In ogni modo bisogna specificare che le fasce di reperibilità tra settore pubblico e privato sono differenti ma in entrambi i casi da applicarsi sette giorni su sette, compresi i festivi ed il fine settimana. Tutti i lavoratori nel settore privato devono essere reperibili dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00, mentre le fasce di reperibilità per i lavoratori nel settore pubblico sono dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Cosa succede in caso di assenza alla visita fiscale?

Una delle maggiori preoccupazioni per i dipendenti è quella di non farsi trovare in casa nel momento in cui arriva il medico fiscale. Cosa fare se accidentalmente dovesse succedere una cosa del genere? In questo caso, il lavoratore che non era a casa al momento della visita di controllo, deve recarsi presso gli ambulatori Inps sul territorio in una data precisa comunicata dall’Inps stessa, con un valido motivo che giustifichi l’assenza alla visita fiscale. In ogni caso è sempre meglio farsi trovare in casa e non correre rischi inutili che possano poi ripercuotersi sul lavoro.

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