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Lavoro: opportunità professionali e contratti nel settore del digitale, turismo e meccatronica

I settori del turismo, del digitale e della meccatronica offrono importanti opportunità lavorative, in crescita rispetto lo scorso anno. Unico problema resta la difficoltà nel reperire le giuste figure professionali

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Le opportunità di lavoro ed il relativo numero dei contratti stipulati, aumentano sempre di più nei settori del digitale, turismo e meccatronica. Registrato un +5,7% dei contratti nel mese di ottobre 2019 rispetto all’anno precedente ed è previsto un +10,6% dei contratti nel trimestre in corso, rispetto al trimestre dello scorso anno. Sono questi i risultati di una ricerca condotta da Unioncamere ed Anpal sul mondo del lavoro in Italia.

 

I settori che in Italia creano maggiori possibilità di lavoro

Nonostante la realtà economica e lavorativa italiana continui ad essere caratterizzata dall’incertezza, ci sono alcune aree che fanno da traino a tutta l’economia. Parliamo di settori che si confermano tra i principali creatori di lavoro ed opportunità professionali, con un numero di assunzioni e di contratti di lavoro che quest’anno sono aumentati rispetto allo scorso anno. In particolare ci riferiamo a settori come quello del digitale, del turismo e meccatronica. Secondo il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior condotto da Unioncamere ed Anpal, ad ottobre 2019 sono stati più di 21 mila i contratti programmati, pari al +5,7%, mentre nel trimestre in corso, si parla addirittura di 100 mila contratti in più rispetto al 2018, per una percentuale pari al +10,6%.

Dati confortanti, che ci fanno capire come, nonostante l’economia ed il mondo del lavoro in Italia continui a basarsi sull’incertezza, ci sono determinate realtà che ogni giorno creano buone e nuove opportunità occupazionali.

Le aziende che creano e creeranno maggiore occupazione

Alcune filiere del Made in Italy continueranno a creare occupazione anche in questi ultimi mesi dell’anno. In cima a tutte queste troviamo la meccatronica con una crescita tendenziale del 12,5% nel periodo da ottobre a dicembre 2019, seguita rispettivamente dalla metallurgia e dalla fabbricazione di prodotti in metallo, con una crescita del 14,8% nel medesimo periodo di riferimento. Ed ancora, il settore del turismo si conferma tra quelli più attivi e con tante offerte di lavoro ogni anno, con una crescita tendenziale del 19,8% nei mesi da ottobre a dicembre, mentre per le telecomunicazioni ed i servizi informatici, si prevede una crescita tendenziale del 19,1% tra ottobre e dicembre. Crescite che comunque fanno bene alla nostra economia, alle imprese e soprattutto alla gente in cerca di ottime e sicure opportunità di lavoro in settori che continuano ad essere i più gettonati nel nostro Paese.

I settori in cui c’è difficoltà nel reperire le figure professionali

Tuttavia, esiste ancora un problema abbastanza rilevante, ossia la difficoltà di alcune aziende nel reperire le figure professionali di cui necessitano. Le stesse imprese sopra citate, che rappresentano un traino per l’economia locale, nello stesso momento hanno sempre più difficoltà nel reperire le figure professionali giuste. Infatti, nelle aziende di telecomunicazioni e servizi informatici, ben il 52% dei profili ricercati è di non facile reperimento. Ed ancora, la lista continua con le imprese operanti nella metallurgia e produzione di metalli dove il 47% delle figure ricercate sono difficili da trovare, seguono le imprese della meccatronica con il 45%, le industrie del legno e della produzione di mobili, con il 43% e le industrie tessili e di calzature con il 38% delle figure professionali ricercate di difficile reperimento.

Le figure professionali più difficili da reperire

Vediamo quali sono esattamente le figure professionali introvabili o quasi nel mercato del lavoro. Secondo il Bollettino di Unioncamere ed Anpal, le aziende hanno maggiori difficoltà a reperire laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione (67,9%), oltre a laureati in ingegneria industriale (54,0%). Ed ancora, di difficile reperimento sono anche i laureati in chimica e farmacia (58,6). A mancare sono anche i giovani laureati nel settore linguistico, interpreti e traduttori, con una percentuale del 53,9%.

Ed ancora, la lista non si ferma, in quanto, dando uno sguardo al Borsino delle Professioni, sono difficilmente reperibili il 68,7% di figure specializzate in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali, il 42,2% degli ingegneri, 63,1% dei tecnici ingegneristici oltre al 61,8% dei tecnici in ambito informatico. Dunque se da una parte queste aziende rappresentano grandi opportunità dal punto di vista del lavoro, dall’altra parte hanno difficoltà nel reperire le giuste figure professionali.

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