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Leadership e fiducia: nuovi paradigmi della creazione del valore in azienda

Punit Renjen, Global CEO di Deloitte, in “The value of resilient Leadership” analizza e delinea il nuovo equilibrio tra leadership e fiducia.

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Si definisce resilienza la capacità di adattarsi in maniera positiva a eventi e condizioni negative o traumatiche, e indubbiamente è una delle caratteristiche che non possono mancare a chi abbia una funzione direttiva all’interno delle organizzazioni aziendali. Oggi il termine è particolarmente abusato, ma è davvero calzante se si prende in esame il rapporto, da rinnovare e ricostruire, tra leadership e fiducia, dopo tutti questi mesi di pandemia. Durante questo periodo, infatti, è stato proprio il generale clima di insicurezza a farla da padrone, mettendo a dura prova quella coesione che è la base per un’organizzazione funzionale. Che fare dunque per ricostruire un produttivo e positivo clima di fiducia?

Come ricostruire un clima di fiducia

Una domanda alla quale ha cercato risposta Punit Renjen, Global CEO di Deloitte, che nel lavoro “The value of resilient Leadership” sottolinea come la fiducia sia la base per poter lavorare in maniera efficace e per trovare la risoluzione più matura agli eventuali conflitti. Nello stesso tempo, evidenzia come, non essendo la fiducia una forza statica e immutabile, essa richieda uno sforzo continuo e consapevole per far sì che le relazioni producano un valore reciproco. Fondamentale, secondo Renjen, è che il leader agisca con competenza e visione, in modo che le azioni proposte si realizzino effettivamente, e che le stesse prendano in considerazione e rispettino i desideri e le aspettative di tutti gli elementi coinvolti.

I risultati del cambio di prospettiva

Il risultato, la creazione del valore, è più tangibile di quello che ci si possa aspettare. Le aziende che possono vantare un alto livello di fiducia realizzano, anche sul fronte del business, risultati migliori di circa due volte e mezzo rispetto a quelle che invece vengono definite “low-trust companies”. Ma basta una leadership forte, capace di farsi seguire e rendersi credibile per instaurare un clima di fiducia? Più che unidirezionale, il processo fornisce i risultati migliori quando è bilanciato, e quando il dirigente riesce a far sì che il collaboratore non si trasformi esclusivamente in un esecutore, ma partecipi in prima persona al successo dell’organizzazione. “The people when rightly and fully trusted will return the trust”, è la citazione di Abramo Lincoln ripresa nella ricerca che evidenzia proprio come la fiducia ritorni a patto che le persone la ricevano pienamente. Una sfida di equilibrio non indifferente per quanti siano abituati a vecchi modelli di leadership…

E da un’altra recente ricerca condotta da Deloitte ecco che emerge proprio come il 79% del personale che ha fiducia nella sua azienda risulti più motivato al lavoro e insieme stimolato alla cooperazione. Ed è un fatto che quando la fiducia fa parte della cultura aziendale, i lavoratori siano più coinvolti nel raggiungimento di risultati di successo. Inutile dunque, si legge in fondo alla ricerca, cercare di dimenticare quello che è successo in questi mesi e tentare di tornare a prima del fatidico 2020. Su un nuovo equilibrio e nuovi rapporti di fiducia si basa la sfida per il prossimo futuro. Una sfida che solo i leader credibili sapranno affrontare. Quelli che agiranno con convinzione e integrità. 

Studio Felli

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