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Naspi: possibili novità per gli Over 55. Le proposte dell’Inps

Novità Naspi per gli Over 55. Ecco le proposte Inps per migliorare l’indennità di disoccupazione rivolta a determinate categorie che perdono il lavoro

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Ci sono delle novità che potrebbero essere ben presto applicate alla Naspi per determinate categorie di soggetti come gli Over 55. La proposta è quella di rendere l’indennità di disoccupazione più funzionale e semplice. Ecco cosa potrebbe cambiare e le proposte avanzate dall’Inps sulla questione.

Naspi e riforma degli ammortizzatori sociali

Prestazione occasionale come si calcola

All’interno della riforma degli ammortizzatori sociali, ci sarà spazio anche per la Naspi con modifiche da apportare a questo importante strumento di sostegno per chi perde il lavoro. L’Insp avanza delle proposte su come migliorare l’indennità di disoccupazione, rendendola più efficace e funzionale, soprattutto per determinate categorie che si ritrovano in uno stato di disoccupazione involontaria. Nello specifico ci riferiamo ad una serie di novità per gli Over 55, che trovano il loro spazio nella più ampia ed articolata riforma degli ammortizzatori sociali. Che cos’è la Naspi e come funziona oggi?

Naspi: che cos’è e come funziona

La Naspi è l’indennità mensile di disoccupazione che è stata istituita dall’articolo 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n 22. Tale misura è riconosciuta a soggetti che hanno perso il lavoro in maniera involontaria. Parliamo dunque dei casi di disoccupazione involontaria oggi molto frequenti. Per ricevere la Naspi bisogna presentare apposita domanda all’Inps. Questa misura di sostegno spetta per la metà delle settimane contributive che sono state maturate negli ultimi 4 anni. Dunque, il destinatario della Naspi ne può beneficiare per massimo 24 mesi con importo pari al 75% della retribuzione ricevuta nello stesso periodo di tempo che dà luogo all’indennità stessa. Previsto ma attualmente sospeso è il taglio del 3% dell’importo dovuto a partire dalla quarta mensilità.

Cosa potrebbe cambiare? La proposta dell’Inps

Come accennato in precedenza, l’Inps avanza delle proposte per migliorare ed ottimizzare la Naspi. Non a caso, lo stesso Pasquale Tridico, Presidente dell’Inps, ha sottolineato più volte come l’indennità di disoccupazione dovrebbe andare a tutelare in maniera maggiore le categorie che in età avanzata perdono il loro posto di lavoro. Infatti, si tratta di soggetti il cui ricollocamento nel mondo professionale non è semplice e scontato. Questo comporta la necessità di maggiori misure di sostegno al reddito e di aiuti economici. Tali categorie, che non sono vicine al pensionamento ed allo stesso tempo hanno serie difficoltà a trovare un nuovo lavoro, non possono essere abbandonate, per questo è necessaria una Naspi più facile e soprattutto efficace. Per gli over 55, secondo Tridico, dovrebbe esserci una Naspi differente, aumentata di un anno, arrivando così a 36 mesi invece che 24.

Questo ulteriore anno è importante, perché offre a chi ha perso il lavoro, più tempo per riqualificarsi e trovare una nuova occupazione. Non è tutto perchè dall’altra parte avvicina sempre di più il periodo per andare in pensione. Altra novità da voler introdurre per gli over 55 è l’eliminazione del meccanismo che riduce del 3% l’assegno Naspi dal quarto mese di fruizione.

Riforma Naspi e risorse a disposizione

Quanto costerebbe una riforma di questo tipo? Ebbene, stando alle stime fatte dall’Inps, la riforma in questione avrebbe il costo di 1 miliardo di euro, cifra che è sostenibile senza grossi problemi, considerando il budget a disposizione per la riforma degli ammortizzatori sociali. Non ci dovrebbero essere beghe di costo e di spese varie, ma bisogna comunque considerare le varie intenzioni politiche. Al momento ancora non si sa nulla, si tratta di ipotesi e proposte avanzate dall’Inps. Molto probabilmente già a partire dalla prossima settimana si potranno avere maggiori informazioni a riguardo, quando i primi dettagli sulla riforma degli ammortizzatori sociali potrebbero essere svelati.

Novità e riforme che mirano a tutelare e sostenere i cittadini, soprattutto in questo particolare periodo storico che stiamo attraversano, fatto di pandemia, virus ed un’economia messa a dura prova, che pian piano sta cercando di risollevarsi e di tornare alla normalità.

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