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Oggi è la festa dei lavoratori, ma quali?

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro   "Sono Italiana, non ho soldi, ho perso il lavoro e devo pagare l'affitto,…..problemi di salute…." martedi 30 aprile ore 12:30 circa alla fermata dell'autobus in zona San Giovanni, Roma. Una ragazza con un cartello in mano su cui c'erano scritte queste frasi, ed altre che non …

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email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

 

"Sono Italiana, non ho soldi, ho perso il lavoro e devo pagare l'affitto,…..problemi di salute…." martedi 30 aprile ore 12:30 circa alla fermata dell'autobus in zona San Giovanni, Roma. Una ragazza con un cartello in mano su cui c'erano scritte queste frasi, ed altre che non sono riuscita a leggere perchè stavo sull'autobus. Quella ragazza con il viso pulito e timido, che con questo cartello si avvicinava ai passanti che le sorridevano senza mai fermarsi. Ho subito pensato che quella ragazza sarei potuta essere io, disoccupata da sei mesi, o mio marito, anche lui disoccupato e con una mini pensione di invalidità per problemi al cuore…..o qualche mio vicino di casa che in silenzio sta passando per un periodo difficile e che per vergogna non ha detto niente a nessuno, potrebbe persino essere quel simpatico del panettiere che vediamo tutti i giorni per comprargli il pane e che magari a nostra insaputa potrebbe chiudere la panetteria ereditata da suo nonno perchè non ce la fa più a mantenerla in piedi, o potrebbe essere qualsiasi persona che sta leggendo ciò che sto scrivendo perchè, per chi ancora pensa che la crisi non esiste perchè i centri commerciali o i ristoranti sono sempre pieni di gente, le dico di aprire bene gli occhi, togliersi i tappi dalle orecchie, e svegliarsi una volte per tutte!!!!

Oggi è la festa dei lavoratori, ma quali? Quelli che lavorano da mesi senza avere uno stipendio perchè l'azienda in cui lavorano non ha i soldi per poterli pagare, o quei lavoratori che si alzano tutte le mattine e si recano al lavoro senza sapere se l'azienda potrebbe chiudere da un giorno ad un altro, o per quelli che già stanno in cassa integrazione, o per quelli che stanno in sciopero da giorni o da mesi perchè difendono i loro diritti che ormai da troppo tempo sono stati schiacciati dai ricchi e senza scrupoli “padroni”? O forse è la festa di tutti quei giovani in cerca della loro prima occupazione, o di quelli che ormai non più giovani sono da mesi in cerca di un qualsiasi lavoro! È anche la festa di quei lavoratori che giornalmente si sentono umiliati dai loro datori di lavoro che dalla loro posizione autorevole si sentono autorizzati a trattarli come inetti ed inutili esseri viventi, è anche la festa di tutti coloro che sono costretti a lavorare a nero, senza nessuna tutela, in un paese in cui i nostri genitori o i nostri nonni hanno lottato duramente per ottenere quei diritti che pian piano ci stanno nuovamente togliendo! Per non parlare poi di tutti coloro che il lavoro neanche lo cercano più perchè ormai da troppo tempo vivono la frustrazione di non riuscire a trovare neanche uno straccio di lavoro!

Quei “lavoratori” siamo tutti noi, che abbiamo perso la sensibilità di ascoltare i problemi degli altri finchè non siamo personalmente coinvolti.

Dicono che il lavoro bisogna “inventarselo” ed essere imprenditori di se stessi, che “la crisi porta progresso” come scrisse Einstein nel 1934, “il lavoro fisso annoia” come disse il Professor Monti un anno fa…..”papà ho fame” che lo dice quel figlio tutti i giorni a quel padre di famiglia che non riesce più ad arrivare a fine mese o all'altro che ha dovuto chiedere i soldi in prestito ad un prestamista senza scrupoli, o a quel padre che pensa tutti i giorni di togliersi la vita per poter porre fine a quest'incubo senza fine!

Gentili Signori, invito tutti Voi ad una profonda riflessione…viviamo un momento, purtroppo non passeggero, drammatico, pieno di dubbi ed incertezze, dove l'indifferenza da parte di coloro che si trovano ancora in una posizione privilegiata è la parte più complessa da dover sopportare giorno per giorno. Vorrei che tutti si svegliassero dal loro profondo “sonno” in cui stanno vivendo e cominciassero ad avere quella solidarietà indispensabile che un paese civile come il nostro dovrebbe avere incondizionalmente. Una solidarietà fatta da comprensione, da ascolto verso coloro che stanno male, cercando di evitare la solita pacca sulla spalla e la frase di routin “vedrai che le cose miglioreranno”, perchè Signori, non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire, e far finta che ciò che sta succedendo non ci appartiene finchè non stiamo anche noi nella “lista nera”. Vorrei che questo paese cominciasse finalmente ad essere unito come una grande FAMIGLIA e sentire i problemi degli altri come fossero i propri. Forse è proprio da qui che potremmo dare inizio ad un cambiamento, lasciando da parte la mentalità dell'individualismo ed “abbracciare” colui che si sente solo ed abbandonato a se stesso!

Auguro a tutti Voi ed i Vostri cari una buona giornata di Festa del lavoro sperando di aver toccato quella sensibilità che ormai da troppo tempo vedo persa!

 

Jessss – Roma

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