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Pensione Quota 100: quando è possibile cumulare i redditi da lavoro?

Quando la pensione anticipata con quota 100 può essere cumulata con redditi provenienti da altri lavori? Vediamo alcuni casi in cui questo è possibile pur non perdendo il diritto alla pensione anticipata.

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Come ben sappiamo, a livello generale non è assolutamente possibile cumulare alla pensione anticipata Quota 100 i redditi derivanti da attività lavorative. Tuttavia ci sono alcuni casi particolari dove questo diventa possibile, senza perdere la pensione anticipata.

quota 100

 

Pensione Quota 100 e redditi derivanti da attività lavorativa

La normativa vigente parla chiaro. La pensione anticipata con Quota 100 non è assolutamente cumulabile con altri redditi derivanti da altre attività lavorative. Se il soggetto andato in pensione anticipata, in realtà continua a lavorare e percepire reddito, scatta l’immediata sospensione del trattamento pensionistico. La non cumulabilità della pensione Quota 100 con altri redditi di lavoro, vige fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Una volta che il soggetto ha raggiunto il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, è possibile cumulare a tale pensione anche altri redditi che derivano da lavori sia dipendenti che autonomi. Questa è la normativa che regola a livello generale il rapporto tra trattamento pensionistico anticipato ed i redditi di lavoro. Tuttavia ci sono delle particolari eccezioni.

Quando la pensione in quota 100 diventa cumulabile con i redditi da lavoro?

Ci sono dei casi particolari in cui, il trattamento pensionistico anticipato in quota 100, diventa effettivamente cumulabile con redditi derivanti da lavoro. Di fatti, l’unica ed esclusiva cumulabilità è prevista ed ammessa con redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, che non superi il tetto massimo di 5 mila euro lordi all’anno. Questo tetto e queste limitazioni valgono per tutto il periodo del trattamento pensionistico anticipato previsto da quota 100. Al raggiungimento della pensione di vecchiaia tutto questo non è più valido, ed entra in azione la normativa generale, ossia il soggetto può cumulare alla pensione di vecchiaia redditi di lavoro anche superiori i 5 mila euro lordi annui e derivanti da qualsiasi rapporto lavorativo.

Le comunicazioni sui redditi che devono essere fatte all’Inps

Per la stima dei redditi relativi alla pensione anticipata in quota 100, vendono presi in considerazione sia i redditi prodotti nel territorio italiano, sia quelli prodotti all’estero. Questo fino al raggiungimento dei requisiti anagrafici per accedere alla pensione di vecchiaia. In ogni caso, i soggetti titolari di pensione quota 100, sono tenuti a comunicare all’Inps:

  • Qualsiasi tipo di attività lavorativa svolta, differente dal lavoro autonomo occasionale, indifferentemente dall’importo del reddito ricavato da tale lavoro.
  • Lo svolgimento di attività di lavoro di carattere autonomo occasionale che, portano a ricevere redditi superiori i 5 mila euro lordi all’anno.

In questo caso l’Inps procede sospendendo il trattamento pensionistico anticipato per tutto il periodo a cui si riferiscono i redditi ottenuti con tali lavori. Inoltre, le eventuali rate pensionistiche già ricevute in maniera indebita, devono essere tempestivamente restituite.

Cosa significa lavoro autonomo occasionale?

E’ molto importante fare attenzione a cosa si intende precisamente per lavoro autonomo occasionale. Come deve essere definito questo per poter far valere la cumulabilità tra pensione e reddito? Infatti, bisogna prestare molta attenzione al tipo di lavoro autonomo occasionale che si svolge, in particolare alla connessione e continuità di questo con l’intera storia professionale del lavoratore stesso. In altre parole, se l’attività occasionale si pone in una sorta di continuità con il lavoro precedentemente svolto dal soggetto, questo potrebbe in qualche misura, far venir meno il requisito fondamentale di occasionalità del lavoro autonomo. Insomma, potrebbe essere letto come una continuazione della carriera professionale dell’individuo stesso. Questo comporta la possibilità di sospensione della pensione anticipata per quel determinato anno.

Il caso particolare con l’opzione del cumulo contributivo

Una situazione differente ed un po’ più complessa si verifica con i pensionati in quota 100 che hanno ottenuto la pensione con il cumulo dei periodi assicurativi. Vediamo come funziona il tutto in questo caso. Bisogna tenere di conto del requisito anagrafico utile alla pensione di vecchiaia e previsto dalla gestione interessata e coinvolta nel cumulo. Gestione in cui viene maturato il requisito contributivo, considerando solo ed esclusivamente i contributi versati in quella specifica gestione. Se invece, la maturazione dei requisiti anagrafico contributivi è avvenuta presso più gestioni differenti ma tutte interessate al cumulo, si procede tenendo in considerazione il requisito anagrafico più basso.

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