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Posto fisso addio: in 100 anni faremo ben 40 lavori diversi

Le prossime generazioni lavoreranno fino a 100 anni e cambieranno 40 mestieri. Le teorie del futurologo Talwar.

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Dimenticatevi il posto fisso. Nel futuro del mondo del lavoro le cose cambieranno drasticamente, tanto che vivendo di più arriveremo alla pensione dopo i 100 anni e nel mentre faremo ben 40 lavori diversi. Finzione o realtà? Verità o provocazione? A sentire il futurologo britannico, ex ingegnere, Rohit Talwar è questo quello che ci aspetta, o almeno è questo lo scenario in cui dovranno muoversi le generazioni a venire.

Secondo quanto affermato dallo stesso patron della FastFuture durante l’annuale Headmasters and Headmistresses Conference in Saint Andrews, i bambini di oggi dovranno essere preparati a vivere in un mondo del lavoro totalmente stravolto, in cui non ci saranno giorni o orari lavorativi prestabiliti e in cui, almeno per l’80% dei mestieri di adesso, l’uomo sarà rimpiazzato dalle macchine.
Ecco perché i programmi scolastici dovranno educare le nuove generazioni a qualcosa di diverso inserendo all’interno del piano di studi anche la meditazione, per aiutare donne e uomini di domani a sopportare lo stress di un mondo del lavoro molto complicato e competitivo che impegnerà chiunque e per lungo tempo, senza limiti d’orario o di età.

Secondo i dati raccolti nel libro The Future of Business, in Inghilterra, dove l’aspettativa di vita media è oltre gli 80 anni e cresce ogni anno di qualche mese, un ragazzino che ora ha 11 anni vivrà almeno fino a 120 anni e potrà lavorare fino al compimento del secolo. Questo almeno in teoria visto che sempre secondo il futurologo “molte persone potrebbero non lavorare proprio” e in più a causa del continuo sviluppo delle tecnologie e la creazione di robot sempre più umani molte delle professioni attuali scompariranno nel nulla.

Chi lavorerà fino a cent’anni lo farà per potersi assicurare di vivere gli ultimi anni in pace visto che il sistema pensionistico, sempre stando alle analisti di Talwar, scomparirà nel nulla perché non in grado di far fronte alle richieste di tutti. I soldi per il proprio sostentamento, nonostante si stima che i prezzi anche per le più moderne tecnologie caleranno drasticamente, si guadagneranno attraverso tanti lavori diversi. Il lavoratore medio, senza poter più contare su un posto fisso e sulla possibilità di rimanere nello stesso ufficio o nella stessa fabbrica dalle 9 alle 18, dovrà occupare il suo tempo cercando di arrangiarsi come meglio può e rendersi così disponibile ed incastrare, all’interno della propria vita, più attività.

Cosa dovranno imparare, quindi, i lavoratori del futuro? Sempre secondo Rohin Talwar le nuove generazioni dovranno puntare tutto proprio sull’apprendimento, che non finirà mai e sarà in continua evoluzione, ma anche sulle capacità di problem solving e su una estrema flessibilità oltre che sulla collaborazione fra persone.

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