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Quota 100: ad agosto i primi 6 mila dipendenti statali vanno in pensione

Il 1° agosto andranno in pensione con la formula Quota 100 circa 6.235 dipendenti della Pubblica Amministrazione. Il numero dei pensionamenti è destinato ad aumentare nel momento in cui l’Inps provvederà alla verifica delle domande attualmente in giacenza.

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Il 1° agosto si parte con il pensionamento di 6.235 dipendenti statali con la formula Quota 100. Il numero dei pensionamenti potrebbe aumentare di circa 3 mila unità, nel caso in cui a fine luglio l’Inps avrà concretamene terminato la verifica e la certificazione delle 31 mila domande che attualmente si trovano in stato di giacenza.

 

Quota 100

Quota 100: i primi 6 mila pensionamenti dei dipendenti statali

Agosto risulta essere un mese significativo per quanto riguarda i pensionamenti. Infatti, il 1° agosto 6.235 dipendenti statali andranno in pensione con la formula Quota 100. Ricordiamo che tale tipologia di pensionamento è stata introdotta dal Governo lo scorso gennaio e permette di andare in pensione a 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Il numero dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, in pensione con Quota 100, potrebbe aumentare di 3 mila unità, nel caso in cui l’Inps riesca a certificare, entro la fine di luglio le circa 31 mila domande attualmente in giacenza. Bisogna specificare che per circa la metà di tali domande, la decorrenza fissata è al 2020. Dunque, in tal caso, sarà il 19% dei 51 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione che hanno presentato la domanda, ad andare in pensione con la nuova formula

Pensioni Quota 100: gli aumenti del numero dei pensionati previsti a settembre

La maggior parte dei 9 mila pensionamenti previsti, nel caso in cui si verifichino tutte le attuali domande in giacenza, arrivano dagli enti locali, con oltre 5 mila dipendenti. A seguire troviamo circa 2 mila dipendenti provenienti dal settore sanitario, di cui 280 medici e 933 infermieri. In fine ci sono i circa 1.000 dipendenti ministeriali. Tuttavia, il numero dei pensionamenti dei lavoratori pubblici, aumenterà notevolmente nel mese di settembre con l’uscita dalla scuola di oltre 16 mila dipendenti. In questo caso, si tratta di domande sicure, che sono già state verificate ed approvate dall’Inps. Di conseguenza, a settembre il numero dei dipendenti statali che andranno in pensione arriverà a circa 22 mila unità. Tra i primi “quotisti” degli enti pubblici, anche 645 dipendenti Inps che ad agosto riceveranno il primo assegno pensionistico, così afferma Gabriella Di Michele, il direttore generale dell’Inps.

Alcune stime sul numero dei pensionamenti Quota 100

Alla fine di luglio, il numero delle domande di pensionamento in Quota 100, presentate dai dipendenti del settore pubblico, attraverso la formula del preavviso di sei mesi, sono state circa la metà di quelle previste dal Governo stesso. Stando ai dati presentati in questi giorni, nel Rapporto annuale da Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, a fine 2019 si dovrebbe arrivare a circa 205 mila nuovi pensionamenti.

Questi dati prendono in considerazione tutte le domande presentate fino ad oggi, sia da parte dei lavoratori autonomi che di quelli privati. Ed ancora, stando a quanto reso noto, nel corso del primo anno di sperimentazione della pensione con Quota 100, i pensionamenti complessivi saranno il 29% in meno di quelli effettivamente previsti. Questo significa che lo Stato risparmierà circa 1 miliardo di euro. Una cifra notevole che conferma l’andamento lento della nuova formula pensionistica.

L’accredito anticipato della liquidazione

I dipendenti della Pubblica Amministrazione che andranno in pensione nel mese di agosto, non potranno ancora ricevere, tramite finanziamento bancario, l’accredito anticipato della liquidazione fino a 45 mila euro. Infatti, la convenzione Abi (Associazione Bancaria Italiana) è pronta ma deve ancora ricevere il via libera definitivo da parte del Garante della Privacy, dell’Antitrust e del Consiglio di Stato. Il meccanismo dell’anticipo, permette di evitare l’attesa di 12 o 24 mesi (tempo previsto per quanto riguarda le norme ordinarie), per l’accredito della prima parte del Tfr/Tfs, in riferimento ai pensionamenti dei dipendenti appartenenti alla Pubblica Amministrazione e tutti coloro che hanno maturato gli ordinari requisiti di vecchiaia e di anzianità. Vedremo come si evolveranno i pensionamenti con la nuova formula pensata ed introdotta dal Governo nel corso del 2019.

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