A partire dal 6 marzo 2019 sarà possibile inviare le prime domande per il reddito di cittadinanza. Meno di un mese a disposizione per assicurarsi che la documentazione a nostra disposizione sia in regola. Importante comunicare eventuali variazioni legate alla nostra situazione economica.
Dal 6 marzo 2019 sarà possibile inviare le prime domande per ottenere il reddito di cittadinanza. Importante è controllare che tutta la documentazione in nostro possesso sia in regola. Pesanti le sanzioni previste per i truffatori.
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Reddito di cittadinanza, sempre più vicino
Dal 6 marzo 2019 sarà possibile inviare le prime domande per richiedere il reddito di cittadinanza. Data molto importante, ma anche molto vicina. La trafila di documenti da preparare e controllare per fare domanda è davvero alta. Meno di un mese a disposizione per fare un resoconto sulla documentazione in nostro possesso, e per aggiornarla se fosse necessario. Per ottenere il Rcd, non solo bisogna aggiornare l’Isee per dimostrare che è inferiore ai 9.360 euro, ma bisogna anche comunicare qualsiasi tipo di cambiamenti, a livello reddituale, patrimoniale e familiare non presenti nell’Isee. Tanti i documenti da preparare e controllare per poter sperare di beneficiare del sussidio economico.
Revoche e sanzioni previste per chi dichiara il falso
Perché è importante avere tutte le carte in regola prima del 6 marzo 2019? Sono previste pesanti sanzioni, revoche ed anche anni di carcere, per tutti coloro che nella documentazione dichiarano il falso. Lo stesso decreto 4/2019 (articolo 7, comma 2) afferma: chi dichiara il falso attraverso la documentazione presentata, sarà punito con il carcere per un periodo che va dai 2 ai 6 anni. Chi omette la comunicazione di eventuali variazioni, capaci di revocare o ridurre il beneficio, sarà punito con il carcere da 1 a 3 anni. Oltre a ciò, i soggetti saranno puniti anche con sanzioni di vario tipo e con l’immediata revoca del beneficio stesso. Insomma, non si tratta di un gioco, per questo motivo si invita la platea del Rcd a fare molta attenzione alla veridicità della documentazione a disposizione. Saranno numerosi i controlli che verranno effettuati sulla documentazione presentata.
Obbligatorio comunicare tempestivamente le variazioni
Non è solamente essenziale presentare una documentazione che rientri al 100% nei parametri dettati dal reddito di cittadinanza. Obbligatorio anche comunicare eventuali variazioni di reddito, lavoro e ricchezza che si possono avere dopo la presentazione della domanda stessa. Di fatti, il rischio di sanzioni riguarda tutto il periodo di fruizione del beneficio economico. Dunque variazioni legati alla situazione lavorativa e patrimoniale, vanno comunicate in tempi brevi all’Inps oppure ai centri per l’impiego. Per fare un esempio, entro 15 giorni deve essere comunicato l’acquisto di una casa, entro 30 giorni va comunicata eventuale collaborazione di lavoro occasionale. La modulistica per effettuare tali comunicazioni, non è ancora disponibile, tuttavia, a breve, sarà pronta e messa a disposizione.
Come presentare la domanda
Le domande per Rcd potranno essere inviate online a partire dal 6 marzo 2019. Per la procedura online bisogna utilizzare il PIN rilasciato dall’Inps oppure un’identità SPID. Altra alternativa è quella di inviare la domanda tramite uffici postali o Caf. Di vitale importanza è l’aggiornamento delle informazioni relative alla nostra situazione. Ad esempio, chi è in affitto, necessita degli estremi di registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate. Questo è importante sia per l’Isee che per lo sblocco del sostegno di 280 euro mensili che è previsto per i soli soggetti che vivono il locazione. Da questo è escluso chi ha un affitto in nero, e dunque non può dimostrare nulla di ciò che serve.
Altre utili informazioni per non essere sanzionati
L’Isee che verrà preso in esame nella domanda del Rcd è quello relativo al 2017. Per questo motivo, chi ha avuto nel corso del 2018, cambiamenti rilevanti nella situazione economica, deve dichiararlo e farsi calcolare un Isee più aggiornato. Si richiede dunque una fotografia più aggiornata sulla situazione economica dei soggetti, che per non cadere in sanzioni, dovrà essere rinnovata ogni due mesi. Per fini legati all’Isee, dovrà essere documentata anche la giacenza di tutti i conti bancari o postali in possesso di una famiglia, attivi nel corso del 2018 e rilevata al 31 dicembre. Ancora da definirsi, le modalità con cui comunicare eventuali variazioni avvenute nei primi mesi del 2019, variazioni che restano fuori dalla fotografia Isee, ferma al 31 dicembre 2018. Particolare attenzione va data anche agli immobili, soprattutto alle seconde case. In tal caso, il richiedente Rcd non deve superare il valore di 30mila euro, corrispondente a rendita catastale ai fini Imu di 178 euro circa. Chi supera questa soglia è escluso dal beneficio di reddito di cittadinanza.
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