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Come favorire la cultura della collaborazione nella tua azienda

Interpella i tuoi dipendenti, organizza eventi di socializzazione e non forzare le cose: un buon leader deve stimolare la crescita, non imporla. Le aziende che investono sul lavoro di squadra sono solitamente le più innovative. Vediamo come e perché.

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Se sei un dirigente di azienda, ti sarai accorto che le cose da fare sono tante. E che i fornitori da contattare e i clienti da soddisfare non sono le uniche persone a cui devi dedicare tutta la tua attenzione. Il capitale umano di cui disponi può determinare il successo della tua impresa, impara a valorizzarlo come merita e le cose andranno per il verso giusto. Riconoscere i meriti dei tuoi dipendenti è di focale importanza, così come affidare ad ognuno di essi l’incarico che aderisce di più alle sue attitudini e alle sue competenze. Ma tutto questo potrebbe non bastare; per arrivare in alto, devi impegnarti al massimo e fare in modo che nella tua azienda prosperi la cultura della collaborazione. Come si fa? Ti diamo qualche suggerimento.

Collaborare vuol dire lavorare in sinergia con gli altri, ma parliamoci chiaro: non tutti sono tagliati per farlo. C’è chi fatica ad esporsi pubblicamente, chi prova ad imporre sempre la sua idea e chi pensa che curare e sviluppare progetti collettivamente sia solo una perdita di tempo. Una cosa è certa: trovare la sintesi tra più persone non è facile; soprattutto se si ha a che fare con un gruppo di lavoro in cui tutti vogliono dire la loro e pensano di avere in tasca la soluzione migliore. La collaborazione implica una fatica e un’attitudine all’ascolto che non tutti possiedono.

Quattro consigli per favorire la cultura della collaborazione

Ma non gettare la spugna: studi e ricerche accreditate hanno rilevato che le aziende che hanno raggiunto i risultati più gratificanti, in termini di sviluppo e innovazione, sono quelle che hanno saputo puntare sul cosiddetto team building e sono riuscite a capitalizzare il valore della collaborazione. Ecco perché ti invitiamo a farlo anche nella tua impresa, attenendoti a questi quattro semplici suggerimenti.

Punta sulla formazione aziendale esterna

Per incentivare la collaborazione, puntare sulla formazione aziendale esterna può rivelarsi una buona mossa. Incoraggia i tuoi dipendenti a irrobustire le loro competenze professionali e fornisci loro stimoli continui (a partire dalla frequentazione di corsi tesi ad affinare le loro competenze in inglese). Il dipendente a cui viene offerta la possibilità di formarsi in maniera mirata e adeguata risponderà quasi sicuramente con entusiasmo. E si mostrerà sempre più coinvolto, motivato e collaborativo.

Sonda il terreno tra i tuoi dipendenti

Cerca di capire quali sono le ragioni che stanno alla base dello scetticismo che i tuoi dipendenti nutrono nei confronti della collaborazione. Di cosa hanno paura? Che cosa li convince poco? Somministra dei questionari e analizza con attenzione le loro risposte. Potresti scoprire che molti di loro preferiscono lavorare in solitaria perché pensano che collaborare significhi perdere delle ore preziose. In questo caso, potresti allestire delle sessioni di lavoro a tempo, con scadenze ben definite, per dimostrare loro che non è la partecipazione di più risorse a ostacolare il raggiungimento di un obiettivo quanto piuttosto la mancanza di organizzazione. Se si dovesse, invece, evincere una certa difficoltà ad esporsi in pubblico, potresti organizzare delle sessioni particolari nel corso delle quali chi lo preferirà potrà esprimere la propria opinione in forma anonima. Dall’analisi attenta di ogni piccola criticità può derivare la soluzione destinata a fortificare il senso di squadra nella tua azienda.

Organizza degli eventi di socializzazione

Collaborare vuol dire stare insieme ad altre persone con le quali si tenta di trovare strategie tese a far crescere l’azienda. Ci si riesce più facilmente se si ha a che fare con persone con le quali si sta bene o, perlomeno, si è riusciti a instaurare un minimo di sintonia. Parliamoci chiaro: confidare nella possibilità che nella tua azienda si amino tutti e non serpeggino invidie o antipatie più o meno latenti è una mera ingenuità. Ma se ti muoverai bene, riusciranno ad inficiare solo in minima parte il lavoro che ti prefiggi di portare a termine. Il punto sta nel riuscire a costruire un clima di civile convivenza e di mutuo rispetto, anche tra individui che non si stimano troppo. Come si fa? A darti una mano potrebbe essere l’organizzazione di eventi di socializzazione, che portano i colleghi a frequentarsi al di fuori dell’ufficio. Un aperitivo, una gita o una festa aziendale potrebbero fornire ai tuoi dipendenti l’opportunità di conoscersi meglio e di scoprire affinità che non erano ancora emerse. Più proverai a farli stare insieme, senza l’assillo del lavoro, più la voglia di collaborare dovrebbe crescere.

Sii una buona guida

Essendo il leader, devi dettare la rotta, anche quando si parla di collaborazione. Studia e approfondisci le tue conoscenze sull’argomento (ci sono esperti che hanno dedicato anni di studio e applicazione all’importanza della collaborazione in azienda) e non dare mai nulla per scontato. La collaborazione non deve diventare un’ossessione (forzare le cose rischia d rivelarsi la scelta peggiore), ma un’opportunità da sfruttare nei tempi e alle condizioni giuste. Cerca di capire quando è bene promuoverla e quando è, invece, meglio che i singoli talenti si esprimano in autonomia; chi è opportuno coinvolgere e come conviene muoversi per far sì che il contributo di tutti produca un risultato apprezzabile. Essere una buona guida significa anche comprendere che non tutte le cose possono essere perseguite come spiegano i manuali. E che ogni contesto lavorativo presenta delle dinamiche di cui non si può non tenere conto. Indica la strada, ma non costringere nessuno ad intraprenderla. Quando alcuni dei tuoi dipendenti realizzeranno (grazie ai tuoi incoraggiamenti) che dalla collaborazione può solo derivare un arricchimento, saranno loro stessi a invogliare i colleghi ad unirsi al gruppo. Accendi la miccia e fatti da parte, essere un buon leader significa anche questo.

La cultura della collaborazione può fare la fortuna della tua azienda e aiutarti a farla vivere a lungo. Perché come diceva Charles Darwin: “Nella lunga storia del genere umano, hanno prevalso coloro che hanno imparato a collaborare con più efficacia”. Meglio confrontarsi (e scontrarsi) con gli altri che rimanere fermi e isolati.

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