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Tagli alle auto blu (e grigie). Nel 2012 risparmiati 128 milioni

Certo il problema più grave dell’Italia in questo momento non è la spesa annuale sostenuta per le cosiddette auto blu (e grigie) ma, data la sua effettiva consistenza, non sempre giustificata e la conseguente pessima digestione della stessa da parte dell’opinione pubblica, è indubbiamente una buona notizia quella diffusa in seguito al rapporto sul monitoraggio …

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Certo il problema più grave dell’Italia in questo momento non è la spesa annuale sostenuta per le cosiddette auto blu (e grigie) ma, data la sua effettiva consistenza, non sempre giustificata e la conseguente pessima digestione della stessa da parte dell’opinione pubblica, è indubbiamente una buona notizia quella diffusa in seguito al rapporto sul monitoraggio dei costi del parco auto in dotazione alle istituzioni, legato ad un censimento permanente degli stessi. Nel 2012 infatti, sono stati risparmiati 128 milioni di euro rispetto all’anno precedente; per dirla meglio, il costo delle auto pubbliche è diminuito, se raffrontato a quello del 2011, appunto di 128 milioni di euro.

Il rapporto del Formez PA (incaricato direttamente dal Ministero competente) parla di 6723 auto blu e circa 52  mila grigie (quelle a disposizione, ma senza autista e inferiori ai 1600 cc). Le prime sarebbero concentrate maggiormente al Sud e presso le sedi comunali. In ogni caso, nel 2012 sono stati “dedicati” al mantenimento delle auto blu circa 400 milioni di euro (72 in meno rispetto al 2011), a fronte di una spesa totale di 1 miliardo e 50 milioni. Troppo, anche secondo il Ministro per la Semplificazione Gianpiero D’Alia, che si è scagliato contro “l’ostentazione dell’auto blu come Status Symbol”.

Certo, va detto che, se vogliamo dare a Cesare quel che è di Cesare, perlomeno un risparmio significativo c’è stato. Risparmio che pare (ma soprattutto si spera) prosegua anche per tutto il 2013. Nei primi cinque mesi dell’anno corrente le auto blu dismesse sarebbero 451, almeno secondo la stima diffusa dal Formez. In percentuale, la riduzione è stata del 6,3% e di oltre il doppio (13,7%) se si prende come riferimento gennaio 2012. Come ha detto il Ministro D’Alia, “non è più tempo di sprechi e incomprensibili privilegi”. C’è da augurarsi che venga ascoltato, al più presto, anche dalle amministrazioni che sui tagli in questione pare che ancora non si siano impegnate abbastanza.

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