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Tagli fiscali per rilanciare l’economia italiana. Salvini ne parla a Washington

Il leader leghista Matteo Salvini in visita negli Usa ha espresso il suo pensiero riguardo le misure per il rilancio dell’economia italiana da attuarsi nella prossima manovra.

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Il Vicepremier Matteo Salvini in visita negli Usa ha parlato delle sue idee e programmi per la politica italiana, riscontrando diverse affinità con le politiche attuate da Trump in America. Affinità che in primis riguardano i tagli fiscali per far crescere l’economia. Il nostro Paese potrebbe diventare il più importante partner in Ue dell’amministrazione Trump.

 

Salvini negli Usa: ci sono affinità tra le politiche economiche dei due Paesi

Matteo Salvini, nella sua prima visita ufficiale negli Usa, si è presentato come un sostenitore della politica economica di Trump, trovando molti punti in comune con idee e progetti che lo stesso Salvini ha in mente per la politica italiana. Somiglianze riscontrate soprattutto per quanto riguarda due aspetti fondamentali, ossia i tagli fiscali per rilanciare l’economia e la delicata questione relativa alla politica anti-immigrati.

La visita di Salvini negli Usa mira soprattutto a far diventare l’Italia un importante interlocutore degli Stati Uniti nell’Ue. Infatti, come egli stesso ha affermato l’Italia risulta essere il più grande, solido e credibile Paese con cui gli Usa possono dialogare, in quanto c’è sintonia tra le posizioni del governo italiano e quello degli Usa. Ed ancora: “sono qui per aprire un canale che può essere enorme e di grandissimo interesse per entrambi”.

I tagli fiscali sono essenziali per rilanciare l’economia

Secondo il leader della Lega Nord, i tagli fiscali sono importanti e soprattutto essenziali per rilanciare l’economia italiana. Per questo motivo, nella prossima manovra, questi saranno attuati in modo da avere una minore tassazione sulle spalle di famiglie ed imprenditori.

Un esempio è la flat tax stessa di cui si è tanto parlato. Saranno dei tagli fiscali che riguarderanno molte famiglie ed imprese. Si tratterà di un taglio di tasse ben studiato e nelle giuste proporzioni, in modo da incentivare ed incrementare la crescita economica del nostro bel Paese. In merito a questo, lo stesso Salvini ha ricordato la riforma della tassazione societaria americana decretata da Trump. Una riforma entrata in vigore nel 2018 che, apportando tagli alle imposte rivolte alle aziende, ha dato una notevole spinta a tutta l’economia americana con la crescita del 3% del PIL nello stesso anno.

La tassazione italiana è troppo alta

In Italia la tassazione è molto alta, per questo motivo tra i primi impegni presi dal leader leghista c’è quello di procedere con i tagli fiscali ed un notevole alleggerimento del peso delle imposte per famiglie ed aziende. Per farsi un’idea della situazione, basta pensare che nel nostro Paese la tassazione a persone fisiche, comprese di addizionali sia regionali che comunali, supera il 50% del reddito stesso. Una situazione che per molti contribuenti è diventata insostenibile. A questo punto Salvini prende come esempio i tagli fiscali effettuati in Usa da Trump che hanno portato ad un effettivo incremento economico.

Taglio delle tasse e crescita economica anche in Italia

Il taglio delle tasse può far crescere anche l’economia italiana. Ovviamente i tagli fiscali saranno mirati e con le dovute proporzioni, insomma studiati per la specifica situazione italiana che ha un sistema fiscale differente da quello americano. Salvini ha più volte confermato che il taglio del peso fiscale sarà attuato nella prossima manovra, perché gli italiani ne hanno bisogno e l’economia stessa ha bisogno di una crescita ben maggiore dello “zero virgola qualcosa”. Bisogna portate il Pil a crescere dell’1% o 2%. L’unico modo per poter arrivare a tale risultato è partire con i tagli fiscali per le famiglie e per le aziende stesse.

Se ci lasciano fare, l’Italia non ha paura di niente e di nessuno”. Sono state queste le parole ed il pensiero espresso dal leghista per presentare la sua manovra. L’Italia convincerà l’Ue con i numeri e con un degno confronto. Il nostro Paese non vuole più accontentarsi delle briciole dell’Europa ed i tagli alle tasse verranno fatte lo stesso e l’Ue dovrà farsene una ragione.

La delicata questione sull’immigrazione

Altra questione molto importante per Salvini è quella legata all’immigrazione. In questo caso non c’è sintonia con il pensiero di Trump, in particolare per quanto riguarda la separazione delle famiglie che portano i bambini irregolari da una parte e dall’altra i genitori.

Salvini punta ad un’immigrazione intelligente e soprattutto qualificata in grado di basarsi su meriti, titoli e soprattutto in grado di tenere in considerazione i numeri connessi alle richieste del Paese ospitante. Insomma le parole del vicepremier sono forti e decise, soprattutto sulla questione tasse e sulla posizione che l’Italia assumerà nell’Ue, capace di far sentire la sua voce senza più chinare la testa.

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