Helena Hagan di Bianco Lavoro intervista Alessandro Ivaldi, founder & CEO di Enginius.
Nell’intervista Alessandro parla della realtà della sua azienda, incentrata sullo sviluppo software nel settore dei big data, le difficoltà e le opportunità del lavoro a distanza per gli sviluppatori, gli skill delle figure maggiormente ricercate in questo periodo (junior e senior) anche in settori diversi dallo sviluppo software e dei progetti aziendali di crescita per il 2021.
Enginius ha partecipato alla prima edizione del TECH JOBS fair di Genova sabato 28 novembre 2020, la giornata di incontro tra professionisti, neolaureati e aziende del settore TECH.
Helena: Abbiamo con noi il nostro ospite, Alessandro Ivaldi, founder e ceo della società Enginius che si occupa dello sviluppo delle soluzioni per piattaforme di software per il trattamento di big data per la comunicazione, se non mi sbaglio. Ci puoi dire qualcosa di più, di che cosa vi occupate?
Alessandro: Certo. Enginius è nata 7 anni fa e come dici tu ci occupiamo di sviluppo di software, sia con integrazioni con varie piattaforme, sia del mondo dei Big Data. Abbiamo fortissime esperienze nel mondo dell’advertising ma abbiamo supportato diverse start up nella realizzazione di prototipi finalizzati alla messa in produzione, alcune anche di successo. Stiamo facendo un percorso di crescita che ci porterà nel breve anche a creare i nostri prodotti. Stiamo aumentando le nostre competenze sia in ambito dei Big Data e dell’intelligenza artificiale e andremo a toccare anche il ramo della realtà aumentata. In tutto questo le tecnologie che usiamo principalmente sono quelle di back-end e di front-end. Siamo molto propensi all’innovazione e quindi a cercare sempre nuove tecnologie e usare le più innovative.
H: Allora per quanto riguarda anche le comunicazione con la crisi da corona virus che chiaramente ha influito sul mondo tecnologico, come lo avete vissuto? C’è stata una diversa richiesta di mercato? Come si è trasformato il vostro business?
A: Dunque, c’è stato un grosso calo sicuramente perché comunque tutto il mondo pubblicitario ha subito dei cali. Come dicevo, abbiamo una forte esperienza in quanto uno dei nostri principali clienti è principalmente focalizzato su quel settore. In realtà dopo qualche mese di crisi in cui abbiamo fatto qualche compromesso in termini di progetti che abbiamo accettato e cose simili, la situazione si sta girando al contrario perchè abbiamo un periodo particolarmente roseo e abbiamo acquisito nuovi clienti. Questo è stato forse un incentivo da parte della crisi del corona virus a guardarci un po’ più intorno di quello che abbiamo fatto negli scorsi anni. In più, come dicevo, abbiamo anche iniziato a ragionare su prodotti nostri sui quali stiamo raccogliendo dei finanziamenti per cui nei prossimi mesi dovremo anche aumentare parecchio il team per andare a sviluppare tutte queste cose nuove. Questo è il nostro obiettivo.
H: Per quanto riguarda il team quali sono le figure professionali che cercate proprio in questo momento?
A: Cerchiamo sia sviluppatori frontend e quindi con competenze Angular, React, Vue sia sviluppatori di backend. Usiamo principalmente Java ma abbiamo anche qualche competenza per capire .NET e poi dovremmo focalizzarci molto sul mondo dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata.
H: Immagino che queste siano le figure più che altro senior, che hanno già una certa specializzazione. Trovate qualche difficoltà a trovare le figure altamente specializzate?
A: Dunque, noi avevamo sede a Genova. Avevamo perché al momento siamo tutti in remoto da marzo dello scorso anno quindi confido che questo sia un vantaggio. Non è stato facile trovare figure senior. Non è per niente facile tutt’ora nel genovese. Abbiamo anche preso molte figure junior, alcune, non molte e sono comunque le più vicine allo stato attuale. Devo dire che sono cresciute molto perché nel giro di un paio d’anni hanno avuto modo di toccare con mano diverse tecnologie e anche di prendersi forti responsabilità. Noi puntiamo molto sulla crescita delle persone, senza abusare del loro tempo perché uno dei nostri credo è proprio quello di far sì che la vita familiare abbia la precedenza sulla vita lavorativa, salvo periodi particolarmente impegnativi che cerchiamo di evitare.
H: Per quanto riguarda le figure junior, questo è molto interessante perchè molte società ora proprio a causa della crisi covid cercano soprattutto le figure senior che in realtà riescono a lavorare. Per le figure junior, quindi se voi date queste opportunità, quali sono oltre alle hard skills quali sono le soft skills, quali sono le doti attitudinali che dovrebbe avere una persona che vuole iniziare a lavorare con voi?
A: Esser sveglio innanzitutto. Deve piacergli quello che facciamo perché ci sono molte persone che hanno fatto degli studi senza apprezzare veramente la tecnologia e l’informatica. Devono aver voglia di imparare e sporcarsi le mani, il che vuol dire fare anche cose noiose, che fanno anche i senior, perchè non è vero che le deleghiamo ai junior. Anzi spesso li carichiamo di più responsabilità di quello che si potrebbe immaginare ma poi si adattano velocemente perché comunque uno dei nostri punti di forza è che c’è un team molto affiatato e che nessuno rifiuta mai una mano, quindi c’è sempre il supporto di qualcuno che ti aiuta a superare le difficoltà e a imparare qualcosa.
H: Quindi oltre a questo forte gioco di squadra, quali sono altri vantaggi che offre la vostra società per attrarre invece le persone?
A: Intanto come dicevo il rispetto della vita personale. Noi cerchiamo di rimanere nelle otto ore lavorative e di solito ce la facciamo. Questo periodo, come dicevo, è particolarmente impegnativo e il team lo ringrazio perchè qua ci sta dando una grossa mano a superarlo, facendo anche qualche sforzo in più. Però diamo gli incentivi per la formazione, nel senso che cerchiamo periodicamente di far sì che qualcuno porti innovazione in azienda, finanziamo anche qualche corso nel momento in cui qualcuno ne ha bisogno. E, come dicevo, noi cerchiamo molto di responsabilizzare le persone, di far sì che crescano velocemente per i junior e perché quelli senior siano in grado di prendere decisioni e crescere anche per questo.
H: Hai menzionato i corsi di formazione, quindi quale tipo di formazione si possono aspettare?
A: Dunque una formazione che serve a tutti è la lingua inglese e abbiamo un corso settimanale che seguono tutti i ragazzi. Poi se qualcuno ha necessità o volontà di fare qualche corso comunque che è attinente a quello che facciamo siamo ben felici di finanziarglielo e di liberarlo per le ore necessarie per seguirlo.
H: Mentre ora, in quanto c’è il passaggio allo smart working anche immagino all’interno della vostra società, come lo vedete, come può funzionare questo lavoro di squadra soprattutto quando si lavora a distanza? Avete sentito qualche, diciamo, scomodità o è andato tutto bene?
A: Dunque è andato tutto piuttosto bene. Oltre le aspettative del mio socio in particolare perchè io sono sempre stato un fautore del lavoro da remoto e devo dire che i ragazzi si sentono molto, spesso sono in chat su Teams in video, quindi condividono il monitor e non notiamo questa grossa differenza rispetto al lavorare fianco a fianco. Certo il rapporto umano manca, manca anche la pausa caffè. C’è tutta una serie di cose che ti mancano.
H: Ma non la cercate di sostituire in qualche maniera? Fate anche tipo una pausa caffè virtuale? O alcune attività online che la possono sostituire?
A: Ogni settimana abbiamo un meeting aziendale in cui c’è una buona componente di cazzeggio, ovviamente, ma ne approfittiamo anche per aggiornare tutti i componenti del team per i vari progetti, le cose che stanno arrivando e le difficoltà o i successi che abbiamo superato nella tecnologia.
H: Quali sono invece i vostri progetti?
A: Dunque al momento stiamo lavorando per due grossi progetti, sono entrambi riservati e non posso parlarne più di tanto, dunque uno legato al mondo dei simulatori di auto e un altro è un portale con funzionalità di e-commerce di CMS tutto custom. In futuro, come dicevo, realizzeremo dei prodotti nostri e stiamo già realizzando la proof of concept di un sistema per il mondo legale che dovrebbe essere evoluto in una release successiva in un applicativo che sa gestire in maniera più comoda le conversazioni e i documenti. Abbiamo un altro progetto legato al mondo dell’advertising che è quello che dicevo prima prenderà dei concetti della realtà aumentata e del product placement quindi cercheremo di andare a inserire contenuti virtuali all’interno di contenuti video customizzati per i vari utenti e per le varie audience.
H: Magari oltre alle figure puramente tecniche – programmatori, sviluppatori – vi servono anche le figure, immagino, che capiscono un po’ di marketing, o no?
A: Sì, probabilmente dovremo includere nel team o come consulenti qualcuno che si occupa di questo. Ci sarà sicuramente bisogno dei capo progetto perché comunque si tratta di tre progetti grandi con grossi budget. Non è pensabile che siano presi incarico solo da me e dal mio socio in quanto abbiamo tutta la parte dei servizi di consulenza da gestire.
H: Ti ringrazio molto per il tuo tempo.
A: Grazie a te.
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