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Wired Trends 2020 un viaggio nel mondo del lavoro presente e futuro

Le tendenze attuali e future nel mondo del lavoro raccontate dal Wired Trends 2020. L’importanza della soddisfazione, delle conoscenze digitali e di nuovi paradigmi lavorativi

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Il mondo del lavoro è una realtà che cambia le sue sfaccettature e forme organizzative in maniera costante. Il Wired Trends 2020 ha presentato quello che è il mondo del lavoro attuale e futuro, portando alla luce diversi fattori, come le competenze, le conoscenze, le nuove forme di organizzazione lavorativa, la soddisfazione, il ruolo dei social e tanto altro ancora.

La presentazione del Wired Trends 2020 sul mondo del lavoro

Wired Trends 2020 sul mondo del lavoro

Arriva il Wired Trends 2020, ossia 8 appuntamenti organizzati dalla Wired Italia e da Ipsos, che presentano un quadro generale di quello che è il mondo del lavoro presente e di quello che sarà nel futuro. Infatti, lo scopo principale di questo appuntamento è proprio quello di raccontare le attuali tendenze lavorative e le prospettive per il nuovo anno. Stando ai dati riportati, oggi, solo il 22% dei giovani, conosce con estrema precisione quello che desidera fare riguardo il proprio futuro professionale. Il 41% dei giovani ha dichiarato di volere e desiderare un lavoro, ma non sono sicuri di riuscire a realizzare e soddisfare questo desiderio di occupazione professionale.

La soddisfazione, elemento molto importante nel mondo del lavoro

La soddisfazione sul posto di lavoro è un elemento davvero importante, in quanto influisce in maniera diretta sulla produttività. Quali sono i fattori che possono far nascere ed aumentare la soddisfazione lavorativa delle nuove generazioni? Uno degli elementi fondamentali consiste nella flessibilità dell’orario lavorativo in concomitanza con la possibilità di lavorare da casa. Ed ancora, la possibilità di lavorare in ambienti completamente nuovi e ripensati, con nuovi scenari prima sconosciuti agli uffici, come ad esempio la presenza di una cucina oppure area per godersi una pausa, uno spazio gaming, oppure la presenza di una palestra. Altro elemento che fa crescere la soddisfazione lavorativa, è la possibilità di viaggiare per lavoro, oppure avere la possibilità di partecipare a programmi di formazione completamente finanziati dall’azienda per cui si lavora.

Le competenze digitali sul posto di lavoro

La digitalizzazione è un processo ormai avviato da tempo che caratterizza sempre di più la nostra vita sociale e professionale. Secondo i dati presentati al Wired Trends 2020, il 40% dei lavoratori è dell’opinione che la propria azienda non metta a disposizione abbastanza tempo per quanto riguarda la formazione digitale. Sviluppare e migliorare le competenze di carattere in questo ambito, diventa oggi qualcosa di molto importante. Infatti, come ha sostenuto Cristina Cancer, Head of Talent Attraction and Academic Partnership presso The Adecco Group, il problema di oggi non è tanto la mancanza di lavoro, quanto la mancanza di specifiche competenze, soprattutto digitali.

Il digitale è diventato utile anche nel processo di selezione della manodopera, con il trend dell’uso dei social network nel recruiting che si sta affermando sempre di più. I social sono adoperati dalle aziende, anche per scoprire qualcosa in più sulla sfera personale del candidato, per appurare se ci possa essere feeling con l’azienda stessa.

Lavoro e tempo libero

Nella vita non esiste solamente il tempo da dedicare al lavoro, ma anche quello da dedicare a sé stessi, alle proprie passioni ed alle persone care. Sono sempre di più le aziende che cercano di conciliare nel miglior modo possibile la vita professionale e personale dei propri dipendenti. Inoltre, come afferma Giovanni Mari, professore di Storia della filosofia all’università di Firenze, se si produce, bisogna avere anche la possibilità ed il tempo di consumare ciò che è stato prodotto. Questo può avvenire solo avendo a disposizione del tempo libero. Ed ancora: “se nel lavoro non c’è soddisfazione, il tempo libero viene vissuto come una compensazione del tempo di lavoro”. Se sul posto di lavoro c’è la realizzazione della persona, allora il tempo libero diventa qualcosa di coordinato al tempo di lavoro.

Il sapere e le competenze sul lavoro

Secondo Fabrizio Sammarco, amministratore delegato di ItaliaCamp, fino a qualche tempo fa l’elemento importante della formazione e nel lavoro era connesso al sapere. Oggi qualcosa è cambiato, in quanto si è affermata sempre di più l’idea che il saper fare ossia le competenze siano l’elemento più importante. Ma come se non bastasse, oggi, sulle competenze si sta affermando la capacità di apprendere, ossia l’attitudine. Questa caratteristica è importantissima nel mondo del lavoro, in quanto significa essere audaci, avere la capacità di esplorazione, tutti fattori essenziali all’interno delle nuove economie.

Smettere di retribuire il tempo di lavoro

Un ragionamento interessante è stato fatto anche da Francesco Seghezzi il presidente della Fondazione Adapt: “Forse è il momento si smettere di retribuire il tempo, perché ormai sappiamo bene che in uno stesso arco temporale si può riuscire a produrre quantità molto diverse di valore”. La nuova sfida consiste nel superare il classico pensiero di retribuzione oraria, tipica del 900, ma anche andare ad inquadrare i concetti di produttività e retribuzione sulla base stessa degli input ed output immateriali. Passare ad un nuovo e rivoluzionario paradigma lavorativo potrebbe essere un valore aggiuntivo a quello che sarà il lavoro del futuro.

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