Buone (tiepide) notizie sul fronte della disoccupazione, con tassi in calo anche nel comparto giovanile.
La situazione complessiva non è certamente idilliaca, ma è comunque positivo leggere che finalmente il tasso di disoccupazione in Italia è calato al 12%, con 0,5 punti percentuali in meno rispetto allo scorso mese di giugno e, soprattutto, 0,9 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Stando a quanto afferma l’Istat, livelli così bassi non venivano registrati addirittura dal luglio 2013. Ma quali sono le elaborazioni effettuate dall’Istituto nazionale di Statistica?
Secondo quanto afferma l’ultimo dossier emanato, il calo del tasso di disoccupazione complessivo andrebbe letto con un ulteriore dato positivo: la flessione del tasso di disoccupazione giovanile, ora pari al 40,5%. E, in aggiunta, anche con un nuovo dato statistico che fa sorridere il governo: nel secondo trimestre del 2015 il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti, e dello 0,7% per ciò che concerne il secondo trimestre del 2014.
Sulla scia di quanto evidenziato, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha esplicitamente affermato che “settembre è il mese della ripartenza”, e che i dati su Pil e su occupazione che l’Istat ha appena diffuso darebbero finalmente l’immagine di “un Paese che si rimette in moto”. Un ottimismo evidente, che è tuttavia frenato dalla consapevolezza – prosegue il premier – che “non siamo ancora la maglia rosa, non siamo quelli che crescono più di tutti, ma siamo tornati nel gruppo, grazie alle riforme che abbiamo fatto e che stiamo facendo”.
Tornando alla disoccupazione, l’Istat ha rivelato che nel corso del mese di luglio la stessa è scesa al 40,5% per quanto attiene i giovani under 25, in diminuzione di 2,5 punti percentuali rispetto al mese precedente, e contro il 43,1% del mese di giugno. L’incidenza di giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni di età sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,4%, in calo di 0,9 punti percentuali su base mensile.
Infine, dopo la lieve crescita del mese di maggio, quando il tasso aumentò dello 0,1%, e dopo il calo del mese di giugno (- 0,3%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta nell’ultimo mese dello 0,7%, per un totale di nuove 99 mila persone inattive, con prevalenza femminile. Il tasso di inattività è pari al 35,9%, in aumento di 0,3 punti percentuali. L’inattività su base annua è infine in calo dello 0,6%.
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