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Diventare Odontotecnico

Diventare Odontotecnico, con e senza abilitazione (in Italia e all’estero): mansioni, requisiti e soft skill, titolo di studio necessario, stipendio e opportunità di lavoro.

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Il tuo sogno è quello di diventare odontotecnico? Sei stato a fare il calco dei tuoi denti e questa figura ti ha affascinato? Devi scegliere a quale corso di studi iscriverti e ti stai chiedendo se una carriera nel mondo dell’Odontotecnica possa fare al caso tuo? Ebbene, allora sapere cosa fa un odontotecnico e cosa bisognare fare per diventare un professionista del settore può aiutarti a chiarire le idee.

Quali sono le mansioni dell’odontotecnico

Quella dell’odontotecnico è una professione che attira molti. Le opportunità di lavoro e guadagno non mancano, ma è anche la voglia di intraprendere un mestiere che richiede meticolosità e ripaga con grandi soddisfazioni che ha spinto e continua a spingere oggi diversi giovani a puntare a diventare dei professionisti in questo settore.

Se anche tu rientri tra quelli che sognano di diventare odontotecnico ma, di fatto, ti stai chiedendo quali sono mansioni e responsabilità principali di chi fa questo lavoro, devi sapere che quello che fa un odontotecnico è:

  • progettare e realizzare dispositivi medici, come apparecchi ortodontici e/o protesi dentarie;
  • lavorare a stretto contatto con l’odontoiatra;
  • realizzare calchi in gesso grazie ai quali poi è possibile riprodurre i vari modelli di mascella;
  • costruire denti artificiali che abbiano colore, forma e posizione il più possibile simile al dente naturale;
  • predisporre in laboratorio apparecchi e protesi dentali (provvisorie, fisse o mobili) sulla base dei modelli fornite dai medici dentisti con cui collabora.

L’odontotecnico, come ho specificato in uno dei punti appena elencati, collabora a stretto contatto con l’odontoiatra. Gli apparecchi o le protesi che realizza, infatti, devono essere fatte sotto disposizione di un medico, perché un odontotecnico non potrà mai effettuare alcuna operazione, né intervenire direttamente nella bocca del paziente (cosa che invece è concessa a dentisti ed igienisti dentali).  L’Odontotecnico, infatti, è un “tecnico” appunto e non un medico, pertanto può solo agire su indicazioni dell’odontoiatra, a cui spetta il compito di curare il paziente, trattare le patologie e individuare le soluzioni più adatte.

Se vuoi diventare odontotecnico, dunque, devi sapere che il tuo sarà un lavoro prettamente manuale e pratico e ti ritroverai a maneggiare quotidianamente strumenti e apparecchiature di modellamento materiali (come cera, lesina, ceramica etc.). L’attività, ovviamente, non consisterà solo nel saper utilizzare lime, seghetti, lenti e pinze, poiché dovrai anche essere bravo ad applicare i principi teorici di anatomia, fisica, biomeccanica e chimica ad ogni caso pratico che ti ritroverai davanti.

Titolo di studio necessario

Per poter lavorare come odontotecnico è necessario essere in possesso di apposito titolo di studio. Quello che devi sapere, a prescindere dalla tua età, è che non è necessario iscriversi all’Università, né frequentare corsi post diploma di maturità in questo specifico caso. Per diventare odontotecnico, infatti, è sufficiente conseguire il diploma in Operatore meccanico del settore Odontotecnico.

Gli istituti superiori che offrono questo percorso di studi ai propri studenti sono diversi e, di fatto, si trovano sparsi in tutta Italia. Le materie che ti ritroverai a studiare in caso tu scelga questo percorso saranno tutte prettamente di natura scientifica. Alla teoria, poi, si affiancano solitamente lezioni in laboratorio e lezioni pratiche indirizzate all’apprendimento del mestiere (come le ore in Rappresentazione e modellazione odontotecnica). Posto che per ogni scuola i piani di studio possono variare, in linea di massima tutti gli indirizzi per Operatore meccanico del settore Odontotecnico si concentrano sull’approfondimento di materie come:

  • Fisica;
  • Chimica;
  • Rappresentazione e modellazione odontotecnica;
  • Anatomia, Fisiologia e Igiene.

Queste sono tutte materie che ti ritroverei ad affrontare in un quinquennio qualora tu decida di iscriverti in una scuola per odontotecnici. A tal proposito, però, ti dico subito che, seppur per conseguire il diploma è necessario concludere un percorso di studi pari alla durata di cinque anni, se vuoi iniziare a lavorare come odontotecnico prima puoi farlo. Come? Il corso di studi per odontotecnici è un 3 + 2. Al termine dei primi tre anni di scuola, infatti, ti sarà riconosciuto il titolo di Operatore meccanico del settore Odontotecnico, che ti permetterà subito di lavorare come dipendente all’interno di uno studio dentistico o sotto le dipendenze di un odontoiatra.

Continuando gli studi, ovvero concludendo i due anni rimasti dopo il triennio, conseguirai invece il diploma di maturità, fondamentale per l’Abilitazione alla professione di odontotecnico. L’abilitazione, in pratica, ti permetterà di lavorare in proprio, aprirti uno studio e avere accesso a tutti gli effetti alla professione.

Il diploma, inoltre, dovrà essere registrato presso l’ASL di competenza e l’odontotecnico abilitato per poter lavorare in proprio dovrà iscriversi nell’apposito albo degli odontotecnici tenuto ed aggiornato dal Ministero della Salute.

Esame di abilitazione odontotecnico: cosa sapere

Per poter sostenere l’esame di Abilitazione alla professione di odontotecnico basta essere in possesso di un diploma, qualsiasi diploma. Certo è che se sei uscito dal Liceo Classico o sei diplomato in lingue farai molta più fatica a superarlo. Fatta salva la parte teorica, dove ti basterebbe studiare per fare tuoi gli argomenti, c’è tutta una parte pratica che se sei completamente privo di esperienza potresti avere problemi ad affrontare.

L’esame di Abilitazione all’esercizio della professione di odontotecnico è disciplinato dall’O.M. n. 457 del 15/06/2016, e si divide in tre fasi:

  • Prima fase, una prova scritta volta ad attestare le conoscenze del candidato in diritto commerciale, gnatologia, scienze dei materiali, lingua straniera, pratica commerciale e legislazione sociale;
  • Seconda fase, una prova pratica volta ad attestare le competenze del candidato a livello tecnico;
  • Terza e ultima fase, un colloquio che verte sulla discussione degli argomenti oggetto delle prove precedenti.

Per ogni prova viene assegnano ad ogni candidato un punteggio specifico, e la somma dei punti attribuiti andrà a costituire il punteggio finale. Per passare l’esame ed ottenere l’Abilitazione, però, è necessario ottenere non meno di 25 punti nella prova pratica e il voto finale (somma dei punte di tutte le prove) dovrà essere superiore a 60 su 100.

Se hai comunque voglia di metterti subito a lavoro e se credi di essere predisposto per questo mestiere, devi sapere che ci sono alcune scuole che oggi ti permettono di ottenere in un anno sia il Diploma di Istruzione Professionale come Odontotecnico sia l’Abilitazione alla professione di odontotecnico.

Questa può essere una soluzione adatta sopratutto a chi si è già diplomato o comunque ha finito le superiori e, quindi, non vuole ricominciare da capo un percorso di studi quinquennale. Molte di queste scuole sono anche senza obbligo di frequenza ma, anche qui, ti consiglio di valutare bene le possibilità a tua disposizione, perché evitare la pratica durante il periodo di formazione potrebbe darti dei problemi poi all’esame di Abilitazione.

Riconoscimento titolo odontotecnico all’estero

Una volta conseguita l’Abilitazione come odontotecnico, o se sei in procinto di conseguirla (o magari l’hai già ottenuta), ti ricordo che grazie alla normativa vigente, potrai esercitare la professione anche all’estero. Uno studente o professionista che ha conseguito in Italia titoli accademici o professionali, difatti, ha diritto a vedere gli stessi riconosciuti in un altro paese estero, dove magari si reca per studio o – appunto – per lavoro.

A tal proposito, però, mi preme subito dire che non esiste una “procedura di riconoscimento” valida per tutti e in tutti i casi. Se sei interessato a trasferirti in un determinato Paese estero, quindi, è importante che tu prenda visione di quella che è la normativa vigente per il riconoscimento titoli in quel posto specifico. Tranquillo però, non dovrai fare necessariamente tutto da solo. Vi sono infatti diversi centri di informazione sul riconoscimento all’estero dei titoli accademici conseguiti. Questi centri sono gestiti da agenzie di stampo europeo come la NARIC o l’ENIC, riconosciute e promosse dagli enti Ue.

Agli uffici ENICNARIC si affianca il Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche, conosciuto anche con l’acronimo CIMEA, che ha attivato un servizio di certificazione dei titoli italiani e che ha come obiettivo quello di far riconoscere (e quindi rendere spendibili) all’estero le qualifiche professionali acquisite in Italia.

Riconoscimento titolo odontotecnico straniero in Italia

Il procedimento di riconoscimento del titolo deve essere portato a termine anche quando la qualifica di Odontotecnico professionista è stata acquisita all’estero ma è in Italia che si vuole esercitare la professione. La norma che disciplina il riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite all’estero è tutta contenuta nella Direttiva 2005/36/CE.

La Direttiva Ue, a tal proposito, si riferisce nello specifico al “riconoscimento delle qualifiche professionali per l’accesso alle professioni regolamentate e il loro esercizio“, qualifiche queste che sono state acquisite in uno o più Stati Membri dell’Unione Europea e che “permettono al titolare di esercitare nello stato membro di origine la professione corrispondente“. Il diploma di odontotecnico è tra i titoli di studio ammessi al riconoscimento.

La professione che l’interessato eserciterà in Italia sarà la stessa per la quale si è qualificato in un qualsiasi altro Paese Ue (se le attività sono compatibili). Il decreto, è bene precisarlo, non si applica però ai cittadini Ue titolari di qualifiche professionali non acquisite in uno Stato Membro. Se ti sei qualificato come Odontotecnico negli USA, per dire, questa non è la procedura che ti interessa. Le domande di riconoscimento dell’Abilitazione alla professione di Odontotecnico possono essere inviate al Ministero titolare della vigilanza per le professioni che necessitano, per il loro esercizio, dell’iscrizione in Ordini, Collegi, albi, elenchi e registri. Il Ministero – inoltre – non è solo autorizzato a ricevere le dichiarazioni, ma deciderà anche sul riconoscimento o meno del titolo.

Il riconoscimento avviene tramite decreto motivato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per quanto riguarda i tempi, invece, l’autorità competente ha 30 giorni di tempo per valutare i documenti presentati dall’odontotecnico, accertarne la completezza e, se necessario, chiedere all’interessato di presentare ulteriore documentazione (chiarificatrice o integrativa di quella già in possesso del Ministero).

La domanda per il riconoscimento del titolo va corredata di:

  • documento di identità o certificato che attesti la nazionalità del prestatore;
  • una copia degli attestati o del titolo che si intende fare riconoscere.

Dalla presentazione, poi, il Ministero ha 3/4 mesi di tempo per esprimersi a favore o meno del riconoscimento.

Requisiti, competenze e soft skill

Se speri di diventare un odontotecnico affermato, al di là degli studi e della preparazione teorico – pratica, devi puntare su una serie di soft skill fondamentali in questo mestiere. Vi sono infatti dei requisiti che un professionista serio non può non possedere se si vuole affermare in questo settore. Non bastano quindi le competenze tecniche che, seppur fondamentali, devono essere integrate da una serie di caratteristiche che completano il profilo. Tra queste, sicuramente, vanno menzionate:

  • attenzione e manualità, perché ti ritroverai a maneggiare spesso strumenti e attrezzi del mestiere e i tuoi lavori (protesi, apparecchi etc.) dovranno sempre essere lavorati con attenzione, cura e meticolosità (trattandosi di ausili che hanno il compito di correggere e/o migliorare una patologia o malformazione non potrebbe essere altrimenti);
  • flessibilità e disponibilità, poiché sia da libero professionista che da dipendente potresti ritrovarti a gestire emergenze dell’ultimo momento che, per ovvi motivi, non tengono conto dell’ora;
  • dimestichezza e una certa predisposizione nel maneggiare strumenti sofisticati e macchinari che implicano l’utilizzo di tecnologie digitali, il che vuol dire che non devi riscontrare particolari difficoltà nel maneggiare quelli che – di fatto – saranno i tuoi attrezzi del mestiere (dovendoci lavorare tutto il giorno e tutti i giorni sarebbe un po’ complicato altrimenti). Sapersi quindi anche interfacciare in questi aspetti con l’assistente alla poltrona del dentista.

Passione per il proprio lavoro e voglia di fare, poi, completano il profilo. Sperare di avere successo in qualcosa che non si ama, se ci pensi, è un po’ superficiale. Il successo è frutto di impegno costante e fatica, e qualsiasi sacrificio sarà sempre enorme se il risultato finale non appaga.

Stipendio odontotecnico

Lavorando come odontotecnico puoi arrivare a percepire dei guadagni degni di nota. A tal proposito, però, bisogna subito fare una distinzione tra lavoratori subordinati e liberi professionisti. Nel primo caso, ovvero quando si parla di lavoro dipendente, lo stipendio sarà fisso, mensile e determinato dal tipo di inquadramento contrattuale. Un lavoratore part time, ovviamente, guadagnerà di meno di uno che lavora a tempo pieno, così come ad influire sul salario saranno altri fattori come l’anzianità di servizio, il livello, il tipo di contratto (stage, apprendistato, somministrazione etc.). In linea di massima, comunque, basandosi su quanto stabilito dal CCNL di categoria, lo stipendio base di un odontotecnico va da un minimo di 1.179,85 euro al mese fino ad un massimo di 1.756,04 euro mensili (esclusi gli scatti di anzianità).

Discorso diverso, invece, va fatto per i liberi professionisti, chi decide quindi di lavorare in proprio. Le entrate di questi ultimi, infatti, dipendono dalla mole di lavoro che prendono in carico, dal numero di pazienti seguiti e dalle collaborazioni che hanno all’attivo con medici e studi dentistici. Se sceglierai la strada del libero professionista dovrai aprire partita Iva, sarà come “l’imprenditore di te stesso”, quindi più lavorerai e più guadagnerai.

Opportunità e possibilità di carriera

L’odontotecnico, come appena spiegato sopra, può lavorare in maniera autonoma (come libero professionista) oppure prestare la sua attività in qualità di dipendente (sia nel settore privato che pubblico). Le possibilità di fare carriera e di affermarsi nel settore, come è facile intuire, sono tante. Qualora non dovessi trovare uno studio medico pronto ad assumerti, quindi, puoi sempre provare ad avviare le prime collaborazioni con un dentista/igienista o odontoiatra.

Gli studenti che conseguono il diploma di Operatore meccanico del settore Odontotecnico (titolo riconosciuto dopo aver portato a termine il triennio alla scuola superiore per Odontotecnici) possono già iniziare a lavorare. A differenza di chi si diploma ed ottiene l’Abilitazione alla professione, però, questi potranno lavorare solo sotto le dipendenze altrui, e non potranno esercitare in proprio. Se sei iscritto ad un corso quinquennale ed hai superato il triennio una buona idea potrebbe essere quella di iniziare a proporsi fin da subito agli studi medici. A prescindere che tu voglia continuare gli studi o meno, e qualsiasi sia il tuo intento circa l’Abilitazione, iniziare a fare pratica, mettersi in gioco e fare esperienza non potrà che arricchire il tuo curriculum vitae e rendere più interessante il tuo profilo.

In linea di massima, comunque, un odontotecnico può lavorare presso:

  • lavorare presso laboratori odontotecnici;
  • aprire un laboratorio odontotecnico (previo superamento dell’esame di Abilitazione alla professione);
  • diventare rappresentante di prodotti odontoiatrici/odontotecnici, e quindi tentare la carriera di agente nel settore commerciale;
  • lavorare come consulente tecnico-scientifico presso ditte del settore, quello che farà in pratica sarà prestare assistenza e consulenza seguendo le fasi di progettazione, costruzione e sviluppo di un prodotto o strumento odontotecnico;
  • insegnare o lavorare come assistente di laboratorio presso istituti professionali.

Devi sapere inoltre che, una volta conseguita l’Abilitazione alla professione, potrai continuare gli studi e, di conseguenza, andare all’Università o specializzarti. Una volta abilitato, nello specifico, potrai iscriverti a qualsiasi facoltà universitaria o master post diploma, e quindi avrai accesso a:

  • tutte le facoltà sanitarie (come Medicina, Odontoiatria, Infermieristica etc.);
  • i corsi di laurea triennale (informatore scientifico, igienista dentale, etc.);
  • i corsi avanzati post diploma che permettono di specializzarsi come ortoprotesista o ortodontista.

Ogni strada intrapresa, comunque, non ti impedirà di lavorare, e potrai sempre decidere come impostare i tuoi studi facendo conciliare i vari impegni.

Come cercare lavoro per odontotecnico

Mettiamo il caso che tu abbia portato a termine gli studi e che ti sia pure Abilitato come odontotecnico, adesso non ti resta che trovare lavoro. Prima di capire come muoverti, però, la domanda che ti devi fare è: vuoi lavorare come dipendente o vuoi essere un libero professionista?

Qualora tu preferisca la libera professione quello che devi saper fare prima di tutto è “saperti vendere“. I primi contatti sono fondamentali, perché ti servono pazienti e, di conseguenza, medici con cui avviare nuove (e possibilmente costanti) collaborazioni. A questo punto entri in gioco tu, la tua voglia di fare e di farti conoscere, solo così potrai farti un nome nel settore. Bravura, professionalità e disponibilità faranno poi il resto.

Discorso diverso, invece, se ti interessa prettamente lavorare come dipendente. In questo caso devi metterti alla ricerca degli annunci di lavoro come odontotecnico che più combaciano con il tuo profilo, scrivere un curriculum vitae che sia in grado di attirare l’attenzione e proporsi ai vari studi dentistici o laboratori che sono in cerca di personale. Ti consiglio anche di non sottovalutare le autocandidature. Un professionista può non essere alla ricerca di personale ma se gli dai dei buoni motivi per assumerti, una volta che si ritroverà il tuo curriculum in archivio, è più probabile che chiamerà chi ha avuto già modo di valutare piuttosto che avviare nuove selezioni.

Come odontoiatra, in fine, potrai anche lavorare nelle strutture pubbliche, per questo è importante che tu rimanga aggiornato circa i concorsi e gli avvisi pubblici (controlla sempre quelli appena usciti, quelli in scadenza e, per farti un’idea, dai un’occhiata a quelli già conclusi). Farsi trovare preparati ad ogni evenienza, si sa, non è mai un male.

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