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I 10 peggiori (ma divertenti) esercizi di team building di tutti i tempi

Tecniche valide ed efficaci ma che se esasperate possono diventare un incubo. Ecco gli esercizi di team building da prendere con ironia.

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Che si tratti di cantare su un palco per migliorare lo spirito di squadra o lasciarsi cadere all’indietro ad occhi chiusi confidando nella presa dei colleghi per aumentare la fiducia all’interno del gruppo, quello che è certo è che ci sono poche cose al mondo che le persone temono come gli esercizi di team building. Ecco qui di seguito quelli che potremmo definire i peggiori mai proposti in assoluto.

I 10 peggiori esercizi di team building mai esistiti

esercizi team building

Ecco qui di seguito quelli che potremmo definire i peggiori mai proposti in assoluto.

  1. Il diario della verità: consiste nel passarsi di mano in mano un diario sul quale scrivere ciò che realmente si pensa dei colleghi. Molto popolare tra gli esercizi di team building, in alcune aziende questo scambio di opinioni avviene verbalmente e in più camminando intorno alla stanza. In realtà oltre ai difetti dovrebbero emergere anche i pregi di ognuno ma l’effetto finale di solito è devastante e la sensazione che rimane è quella di un insulto generale a cui si aggiunge la scena deprimente di tutti coloro che non riescono a trattenere le lacrime.
  2. Sussurrare ai cavalli: incredibile ma vero, c’è anche questo tra gli esercizi di team building realmente proposti alle aziende come tecnica per apprendere la comunicazione efficace. Come ricordano gli stessi protagonisti di un evento di questo genere, una volta uno dei cavalli della stalla si è imbizzarrito cominciando a correre verso il gruppo. Evento che di sicuro ha favorito l’unione del team: tutti infatti si sono sentiti accomunati da un’unica, vera e forte sensazione: quella di morire a breve.
  3. Animali da ufficio: tra gli esercizi di team building più divertenti. Attraverso test di personalità e sotto l’attenta osservazione del consulente si tira fuori l’istinto “animale” di ognuno. Bene se il capo è un leone (ovvio!) potrebbe esservi un collega che è una scimmia. Ecco in tal caso costui sarà esonerato dal tenere in ordine la propria postazione o dal collaborare alla pulizia e al decoro dell’ufficio e nessun collega potrà permettersi alcun appunto perché data l’indole scimmiesca trattasi di “disordine creativo”.
  4. Fare il bagno con il capo: tra gli esercizi di team building più in voga in Giappone. I dipendenti devono fare il bagno con il capo e i superiori (per fortuna solo dello stesso sesso). Si chiama “nuda relazione” e il principio ispiratore è che se si è nudi uno di fronte all’altro si è uguali e quindi si riescono a dire/confessare cose che altrimenti non si riuscirebbero mai a tirar fuori in ufficio.
  5. Attacco di noccioline: un dipendente di un’azienda americana racconta un episodio che ha vissuto in prima persona. Uno degli esercizi di team building proposto consiste nel tenersi per mano e toccarsi a vicenda ma dopo una pausa caffè in cui si erano distribuiti e consumati snack a base di noccioline. Il dipendente si rifiuta di partecipare per evitare uno shock anafilattico a causa della sua forte allergia alle noccioline.
  6. Il tempio del delfino: questo tipo di esercizio consiste nel stare seduti a terra con le gambe incrociate, tenendosi per mano con i colleghi e ad occhi chiusi. Nel frattempo il coach invita alla concentrazione e a immaginare di volare sull’oceano ed entrare nel tempio del delfino. A detta dei partecipanti la concentrazione massima sta nel fatto di non scoppiare a ridere e la forza interiore nel sopportare per tutta l’ora successiva un video di delfini che giocano tra loro.
  7. Prova di resistenza: per la serie esercizi di team building da incubo, appunto. Un giorno il direttore di un’azienda organizza un party (obbligatorio) in una villa con giardino. L’ora fissata per l’inizio della festa è l’una del pomeriggio e la segretaria è addetta a prendere le presenze (per controllare che ogni dipendente si sia presentato). A quel punto viene comunicato che il rinfresco non comincerà prima di tre o quattro ore. L’unica cosa disponibile in giro è la birra. Ad un certo punto inizia a piovere e il direttore fa entrare in casa solo i suoi manager mentre lascia all’aperto tutti i dipendenti (sotto la pioggia e senza poter usare il bagno). Probabilmente un modo per osservare le dinamiche del gruppo ma di sicuro i primi ad aver superato la prova di resistenza sono stati i nervi delle persone rimaste lì ad aspettare.
  8. Cerimonia di purificazione: ecco quanto è accaduto in un ufficio statunitense. L’ultimo assunto aveva generato non solo problemi a livello tecnico ma anche zizzania nel team e quindi il proprietario decide di chiamare un consulente per organizzare esercizi di team building e ripristinare l’armonia e la stima nel gruppo. Il consulente propone una gita fuori porta, con cena fuori, passeggiata e shopping rilassante. Fantastico. Al rientro in hotel però invita tutti i partecipanti a scrivere su un foglio bianco un pensiero su quel dipendente ormai licenziato ma così sleale e perfido. Ognuno poi inserisce il foglio in una scatola. Alla fine il consulente prende la scatola, la consegna al proprietario dell’azienda e con aria solenne gli intima di organizzare una vera e propria cerimonia purificatrice e bruciare la scatola con tutti i foglietti. Il proprietario quasi sviene e i dipendenti fuggono.
  9. Uno sputo per amico: probabilmente tra gli esercizi di team building è quello che si conquista il podio. Si tratta di bere un sorso di bibita e letteralmente sputarlo nella bocca del collega. Sembra aumenti il cameratismo e susciti reazioni positive ma forse la prima a sorgere spontanea è quella di andarsi a lavare la faccia.
  10. La montagna del terrore: un dipendente racconta che un giorno il direttore dell’azienda sceglie tra gli esercizi di team building proposti una gita in un canyon, pur sapendo che il suo collaboratore soffre di vertigini (un’altra collega invece è claustrofobica). Ma l’obiettivo è superare i propri limiti e spingere sempre più in là i confini personali, no? Ecco che allora tra cliff climbing, discese di 40 metri a ridosso della montagna e lanci nel vuoto lungo gole strette e buie e un gelido lago di montagna come traguardo, i due si fanno forza e stringono i denti pensando di superare la prova e tornarsene a casa. Ma la sorpresa è delle più amare quando scoprono che si tratta solo del primo degli esercizi di team bulding previsti per la giornata. Avendo ormai iniziato a quel punto l’unico modo per uscirne è quello di terminare la corsa. Seppur tra iperventilazione e lacrime amare.

Qualche consiglio per organizzare esercizi di team building efficaci

Aldilà dell’ironia e dell’esasperazione di alcune situazioni, le tecniche di team bulding sono efficaci e aiutano moltissime aziende a migliorare le prestazioni dei propri dipendenti (e quindi la produttività). Ciò a cui bisogna prestare attenzione per impedire che questi esercizi diventino un incubo è innanzitutto non scegliere mai attività che urtino la sensibilità delle persone o siano lesive della privacy o della dignità personale. In secondo luogo, ricordarsi che ciò che per alcuni può essere divertente per altri può risultare umiliante (prestazioni in pubblico come le performance sportive). E infine quello che si affronta durante la giornata dell’evento deve essere attinente a ciò che realmente i dipendenti faranno negli altri 364 giorni dell’anno.

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