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Perché e come curare i rapporti interpersonali al lavoro

Coltivare buoni rapporti interpersonali al lavoro rappresenta un fattore importante per il benessere individuale, nonché un elemento di stabilità per l’azienda. Scopriamo insieme come curare questo aspetto!

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Nell’ambiente di lavoro siamo continuamente a contatto con altre persone, ognuna con il suo ruolo e la sua professionalità, ma tutti, anche se in modo e in misura diversi, siamo sottoposti quotidianamente a situazioni di urgenza e stati di stress. Per questo motivo, in molti casi non siamo sempre sufficientemente disponibili a presentarci agli altri con una certa lucidità e serenità. Ciononostante, il nostro modo di comportarci può influenzare le relazioni e alcuni risultati professionali al di là della nostra competenza. Da qui l’importanza del curare le relazioni interpersonali. Scopriamo come!

Al lavoro passiamo tanto tempo insieme agli altri

Molto spesso il lavoro è il luogo in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, per cui riuscire a stabilire dei rapporti cordiali e di cooperazione con i colleghi si dimostra estremamente importante per il nostro benessere personale e professionale. Un elemento da non sottovalutare è la nostra immagine, in quanto il modo in cui ci presentiamo agli altri può condizionare relazioni e giudizi. Per esempio, l’abbigliamento deve essere consono all’ambiente in cui operiamo. E’ sempre meglio evitare gli eccessi, presentarsi in modo ordinato, nonché essere puntuali. Questi accorgimenti, per quanto scontati possano sembrare, in realtà ci permettono di costruire una buona reputazione.

Un altro fattore su cui focalizzare l’attenzione è il nostro comportamento. Le nostre competenze e il nostro impegno nello svolgere in modo adeguato il lavoro che ci è stato affidato sono aspetti indispensabili, ma lo è anche il nostro modo di relazionarci e di comportarci con colleghi, clienti e datori di lavoro.

Non scarichiamo il nostro stress sugli altri

E’ importante non scaricare sugli altri le tensioni e lo stress: impara a gestire questi aspetti coltivando la cortesia e l’accoglienza. Potremmo avere a che fare con un perfetto sconosciuto o con un collega che conosciamo da qualche tempo, in ogni caso è importante prestare attenzione alla persona che abbiamo di fronte, anche se sommersi di lavoro. Nel caso ciò non fosse possibile, la cosa più opportuna da fare è sempre quella di scusarsi educatamente con il proprio interlocutore.

La nostra capacità di collaborare e cooperare con i colleghi evitando atteggiamenti chiusi e individualistici, può incidere notevolmente sulla qualità delle relazioni e del lavoro stesso. Un atteggiamento estremamente competitivo nei confronti dell’altro può influire negativamente, alimentando sentimenti di diffidenza, chiusura e antipatie nei nostri confronti. Potrà capitare, infatti, come conseguenza di tale comportamento, che avendo bisogno dell’aiuto o di un favore da parte di un collega questo possa mostrarsi riluttante verso di noi. Il modo di comunicare può essere determinante per gestire trattative importanti, vendere un prodotto, studiare strategie aziendali da cui dipende il destino di tanti dipendenti.

Linguaggio del corpo nei rapporti interpersonali

Molti pensano che il modo più utilizzato per comunicare con le altre persone in genere sia quello delle parole. In realtà la comunicazione verbale incide solo per circa il 10% sui risultati che si raggiungono quando si trasmette un messaggio.  L’unico modo con il quale si possono determinare i sentimenti profondi delle persone è di leggere il significato del loro linguaggio del corpo o comunicazione non verbale.

La comunicazione non verbale (esempio: gesti e posture) può aiutarci a comprendere meglio i nostri interlocutori e a gestire in modo adeguato i rapporti con colleghi e datori di lavori.

Quest’aspetto può essere utile per entrare in sintonia con i colleghi, sapere quando e come domandare un cambio di turno o aiuto nel disbrigo di una pratica. Ad esempio, alcuni segnali di fastidio possono essere: lo sfregarsi il naso; spostare lo sguardo lateralmente indica un certo distacco e disappunto con ciò che stiamo dicendo. Seduti a una scrivania, possono essere indici di ostilità e diffidenza la creazione di una barriera al centro del piano: le donne spesso possono portare sulle ginocchia la borsa o una cartella che prima avevano poggiato altrove.

Al contrario, segnali di disponibilità sono l’avvicinarsi all’interlocutore, guardarlo con attenzione mentre parla, non avere posture del corpo rigide o gambe e braccia incrociate mentre si conversa. Portare l’indice ed il medio appaiati sulla guancia o davanti alle labbra può rivelare una certa attenzione o riflessione. L’accavallare le gambe e intrecciare le dita delle mani attorno a un ginocchio: atteggiamento caratteristico di chi è solito prendere le proprie decisioni con calma. Alzare le spalle è spesso manifestazione di resa. Il rispetto verso alcune regole comportamentali quotidiane e l’acquisizione di una conoscenza della comunicazione verbale e non verbale, possono rivelarsi utili nel migliorare i rapporti quotidiani con gli altri sul posto di lavoro. La capacità di poter comprendere gli stati emotivi di chi ci circonda può evitarci di incorrere in situazioni imbarazzanti e conflittuali.

Saper gestire dei buoni rapporti interpersonali, oltre a creare un clima più conciliante e positivo sul posto di lavoro, potrà rivelarsi fondamentale per accrescere e migliorare la nostra professionalità.

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