Vediamo cos’è il linguaggio del corpo e come dare un significato alle espressioni, alla postura del corpo, come anche alla mimica facciale interpretando la comunicazione non verbale per cercare di gestirla in società e al lavoro
Da Charles Darwin in poi è stato oggetto di studio ed è in grado di rivelare molto sulle persone con cui entriamo in contatto: si tratta del linguaggio del corpo e dei suoi innumerevoli significati.
Esistono infatti tanti modi di comunicare sia a livello verbale che non verbale e proprio il linguaggio del corpo è a tutti gli effetti un sistema di comunicazione, anche se non verbale. Conoscere il linguaggio del corpo può aiutare ad interpretare maggiormente il proprio interlocutore fornendo informazioni utili a comprendere le sue intenzioni o pensieri inespressi. Spesso, proprio la mimica, rivela i pensieri altrui, più delle parole. Gran parte delle informazioni che riceviamo durante una conversazione, circa il 55%, non viene espressa attraverso le parole ma attraverso il linguaggio del corpo: la mimica del viso, lo sguardo e la postura. Solo il 7% passa attraverso i contenuti, e dunque le parole, mentre il 38% fa parte della comunicazione paraverbale, ossia il modo di utilizzare la voce: la velocità, l’intonazione, le pause ecc.
Ti sarà capitato sicuramente di sentir parlare di questo tema in varie occasioni, ma sai fino in fondo a cosa dare attenzione quando comunichi con gli altri e come interpretare il comportamento altrui? Continua la lettura di questo articolo per conoscere tutto sul linguaggio del corpo!
Indice
- Cosa si intende per linguaggio del corpo
- Come funziona il linguaggio del corpo?
- Cosa si esprime con il volto?
- Cosa si esprime con le braccia e con i movimenti del corpo
- Linguaggio del corpo: la postura
- Linguaggio del corpo: la distanza
- Come gestire il linguaggio del proprio corpo in società e al lavoro
- Linguaggio del corpo maschile e femminile
- Come leggere il linguaggio del corpo: in conclusione
Cosa si intende per linguaggio del corpo
Sbagli se credi che la comunicazione sia rappresentata esclusivamente dalle parole e dal tono di voce; indubbiamente questi sono due elementi fondamentali del rapportarsi con gli altri, ma non sono gli unici. Infatti, ciò che rileva in modo più significativo nelle relazioni interpersonali è come ci si pone verso un’altro soggetto attraverso espressioni, gesti e postura. In altri termini si tratta del linguaggio del corpo e di tutto ciò che a volte non ci accorgiamo di trasmettere attraverso i nostri atteggiamenti fisici. Il linguaggio del corpo è un elemento importantissimo della comunicazione, rappresentato da segnali non verbali che possono accompagnare o meno la parola. Per gli studiosi si tratta della parte più potente della comunicazione stessa, in quanto è in grado di far trasparire le sensazioni e gli stati d’animo che in realtà potrebbero essere celati dalle parole proferite e che invece fanno capo alle reali intenzioni del nostro interlocutore.
Il primo ad occuparsi di questa forma di comunicazione fu Charles Darwin prima dell’avvento del Novecento e, nel corso del tempo, tale argomento ha visto l’interesse di numerosi altri personaggi del mondo della psicologia e della sociologia. Anche il famoso psicologo statunitense Meharabian, ad esempio, si è occupato dell’argomento, e dai suoi studi è emerso che il linguaggio del corpo è la forma più potente di comunicazione. Comprende infatti tutti i gesti che il nostro corpo produce inconsciamente come reazione alle emozioni, per questo spesso è difficile controllarlo. Come tutti i linguaggi anche quello del corpo ha una propria grammatica che va letta e interpretata tenendo conto di numerosi fattori.
Ad oggi, si considera il linguaggio del corpo (o linguaggio non verbale) come il 60%-65% della comunicazione in generale; il motivo per cui ci si interessa alla conoscenza e all’interpretazione del “non detto” è data dal fatto che questa forma di espressione non è soggetta a menzogna o manipolazione, essendo quindi di fondamentale importanza nella vita di tutti i giorni, sia nella società che sul posto di lavoro. Insomma, quando si parla di linguaggio del corpo si fa riferimento a tutto ciò che è dietro alle parole, a come il nostro corpo reagisce a determinati stati d’animo o a particolari situazioni e a cosa realmente esprimiamo in modo volontario e non.
Come funziona il linguaggio del corpo?
Tutte le parti del corpo possono comunicare qualcosa, ma gli elementi fondamentali da osservare per interpretare al meglio il linguaggio del corpo sono il volto e la testa in generale, con occhi e bocca in primis, le braccia e i movimenti del corpo, la postura e anche la distanza. Vediamo uno ad uno il loro significato.
Cosa si esprime con il volto?
Il volto è la prima parte del corpo che viene presa in considerazione quando si parla di linguaggio non verbale. Ciò è dovuto non solo al fatto che in genere quando si parla con una persona si tende a guardala in faccia, ma alche al fatto che gli elementi del volto (ben 43 muscoli) possono esprimere una stessa sensazione in modo più o meno autonomo. Infatti, gli occhi e la bocca possono subire alcune modifiche a seconda dell’emozione che la persona sta vivendo in quel momento; per emozioni e stati d’animo che si possono trasmettere con le espressioni del volto rientrano:
- la rabbia
- la felicità
- il disappunto
- la sorpresa
- la paura
- la tristezza
- il desiderio
- la confusione.
Il linguaggio non verbale percepito dalle espressioni facciali è quello anche più studiato, dal momento che sono molto simili, se non uguali, per tutte le persone del mondo e quindi hanno una sorta di valenza universale.
Cosa si esprime con gli occhi?
Gli occhi rientrano tra gli elementi più eloquenti del volto quando si parla di linguaggio non verbale. Non a caso, Leonardo Da Vinci li definì appunto come lo specchio dell’anima. Già puoi ottenere un dato importante nel momento in cui il tuo interlocutore ti guarda negli occhi quando ti parla oppure distoglie lo sguardo su un’altra zona. In passato i nostri genitori ci chiedevano di guardarli in faccia quando ci parlavano per capire se stavamo dicendo o meno la verità ed effettivamente in caso di sguardo sfuggente, è molto probabile che l’interlocutore stia mentendo o non sia molto interessato a ciò che si dice. Un altro aspetto legato al linguaggio degli occhi è rappresentato dal modo con cui la persona sbatte le palpebre. Al riguardo, i movimenti veloci e più frequenti delle palpebre starebbero ad indicare anche in questo caso un’ipotesi di menzogna o volontà di nascondere qualcosa. Ciò è dovuto al fatto che per sbattere più frequentemente questa parte del volto sia necessario un movimento volontario e legato a situazioni di disagio o difficoltà. Anche la dilatazione della pupilla è indice di menzogna, ma questo dato può essere difficile da cogliere se ci si trova a molta distanza dall’interlocutore o se questo ha gli occhi scuri. Infine, le sopracciglia: quando sono inarcate o assumono una posizione non naturale, queste possono indicare disappunto, sorpresa o paura.
Cosa si esprime con la bocca?
La bocca può indicare molto sulle reali sensazioni di una persona. Si tratta della parte del volto da cui fuoriesce il linguaggio verbale, ma i suoi movimenti possono far trasparire molto di più di ciò che viene detto. Infatti:
- il mordersi le labbra (in particolar modo quello inferiore) è un indicatore di ansia, stress e preoccupazione
- il sorriso, quando è vero e genuino, comporta l’increspamento anche della parte bassa degli occhi, creando delle piccole rughe agli angoli degli occhi; un sorriso volto a nascondere qualcosa assume un movimento più contenuto
- tenere le labbra arricciate o serrate può essere invece un sintomo di sensazioni di disgusto o disapprovazione
- tenere la bocca coperta può indicare disapprovazione o volontà di nascondere sorrisi.
Cosa si esprime con la testa
Inclinare la testa da un lato indica attenzione nei confronti di chi sta parlando e può anche essere segnale di simpatia e dolcezza. Tenere la testa bassa è indice di scarsa sicurezza, se si mantiene però lo sguardo dritto con le sopracciglia alzate si indica incredulità. Quando la testa è ferma e gli occhi non sono focalizzati, l’individuo è perso nelle sue riflessioni e non attento al mondo esterno.
Cosa si esprime con le braccia e con i movimenti del corpo
Sebbene il volto sia un indicatore di tantissime realtà psicologiche, anche altre parti del corpo possono contribuire a scoprire quali siano le reali condizioni di una persona. Nel suo complesso, il corpo fa da fonte di innumerevoli gesti, movimenti e contrazioni, i quali, nella maggior parte dei casi, sono connessi a ciò che si sta provando o che si sta pensando nel proprio intimo. Le gestualità è forse l’elemento più ovvio e rivelatore dei pensieri di un soggetto e tramite il quale si può davvero imparare a capire tantissimi aspetti, come:
- la rabbia se c’è un pugno chiuso
- l’approvazione o la disapprovazione a seconda se il pollice è rivolto verso l’alto o verso il basso
- una soddisfazione o una vittoria se c’è il segno della V con le dita della mano
- lo star bene con il segno dell’ok.
Tuttavia devi considerare che alcuni di questi gesti assumono significati diversi o addirittura contrari in alcune zone del mondo. Quindi, a differenza di ciò che ti ho detto in merito al volto, questi segni non hanno una valenza universale. Per quanto riguarda le braccia e le gambe, anche queste parti sono rivelatrici di molte sensazioni. Vediamole nel dettaglio.
- braccia conserte: posizione in segno di difesa e chiusura
- gambe incrociate: segnale di antipatia e chiusura verso l’altro
- braccia allargate o posizionate sui fianchi: volontà a sembrare più importanti dell’altro, che si è in grado di mantenere l’autocontrollo e stato di aggressività
- braccia lungo il corpo: tendenza a minimizzarsi e a ritirarsi
- braccia dietro la schiena: possibili sensazioni di noia, rabbia e ansia.
Linguaggio del corpo: la postura
Da come un soggetto si pone di fronte a noi o da come rimane seduto è possibile capire molto: se si tratta cioè di una persona triste e depressa oppure une persona sicura di sé e pronta all’azione. La postura è un altro elemento del linguaggio del corpo che puoi considerare se la tua intenzione è conoscere veramente chi ti sta accanto. Infatti, se il soggetto con cui stai avendo una conversazione tende a sedersi mantenendo la schiena curvata in avanti e in modo quasi afflosciato, vuol dire che questo il quel momento si sente annoiato oppure che si tratta di una persona sottomessa o depressa. Se invece la schiena rimane dritta, ciò indica che il soggetto è interessato a ciò che stai dicendo e pone attenzione a quel momento. Una posizione chiusa, cioè con la schiena curva in avanti ma con braccia conserte o gambe incrociate, è un indicatore di ansia e ostilità nei tuoi confronti.
Linguaggio del corpo: la distanza
Può sentirsi dire da qualcuno l’espressione “lasciami il mio spazio” ed effettivamente non è un modo di dire molto lontano dall’argomento trattato in questo articolo. Fa parte del linguaggio non verbale anche lo spazio o la distanza che si tende a mettere tra noi e chi ci sta parlando. Più si è vicini infatti e maggiore è il livello di confidenza che abbiamo con l’altro; una distanza breve indica intimità e simpatia tra le persone. Al contrario, più ci si allontana dall’altro e più ciò vuol dire che non stiamo a nostro agio, che assumiamo un atteggiamento di difensiva o che non abbiamo piacere a entrare in contatto con quella persona.
Come gestire il linguaggio del proprio corpo in società e al lavoro
Fare attenzione al proprio linguaggio non verbale può essere d’aiuto quando si tratta di avere rapporti interpersonali con amici e parenti oppure durante i rapporti di lavoro, dal colloquio fino alla vita in ufficio. Infatti, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, un atteggiamento di noia, insofferenza o antipatia è facilmente interpretabile da atteggiamenti e gesti, a prescindere da cosa dicono le nostre parole. A seconda della situazione in cui ci si trova, è bene gestire il contatto visivo che si assume con la persona con cui ci si trova a fare conversazione; occorre infatti guardarla negli occhi senza però concentrarsi con uno sguardo fisso su di essa, in quanto questo atteggiamento può creare disagio e ansia. Assumere inoltre sempre delle posture dritte e che siano manifestazione di un carattere aperto al dialogo, attento a ciò che avviene intorno e cordiale può essere un modo giusto anche per mettere gli altri al loro agio quando entrano in contatto con noi. Ciò vale non solo al lavoro, ma anche in qualunque altra situazione di vita e permette di instaurare rapporti più sinceri e lineari.
Linguaggio del corpo maschile e femminile
Anche se fino ad ora si è parlato del linguaggio non verbale in modo generale, in realtà esistono dei segni che riguardano specialmente gli uomini e altri che attengono invece all’universo femminile. Ciò può riguardare ad esempio il momento della seduzione, ma non solo questo. In particolare, gli uomini tendono a comunicare maggiormente con lo sguardo: quindi, le pupille dilatate e una comunicazione portata avanti guardandosi negli occhi sono segnali di interesse e partecipazione; al contrario, uno sguardo distante indica un atteggiamento distaccato e poca concentrazione. Occorre considerare anche che l’uomo ha un carattere più territoriale rispetto alla donna e quindi, laddove dovesse essere coinvolto, tende a cercare sempre più il contatto fisico. Tra il linguaggio femminile rientrano il contatto visivo, un morso al labbro piuttosto che una carezza nel caso in cui si palesa un atteggiamento di apertura verso l’altra persona, delle sensazioni di relax e di coinvolgimento. Di contro, sono tutti segnali di disagio e scarso interesse i segnali come le braccia conserte, le gambe accavallate o il posizionamento di un oggetto come barriera tra sé e l’altro.
Come leggere il linguaggio del corpo: in conclusione
Quello relativo al linguaggio non verbale è un tema piuttosto complesso e ricco di sfaccettature. Tuttavia, per poter portare avanti delle relazioni sane nel corso della nostra vita, basate cioè sulla sincerità e non sull’eccessiva ingenuità, è sempre utile sapere come interpretare il comportamento delle persone che ci circondano e non basarsi esclusivamente su ciò che dicono. La comunicazione è il veicolo con il quale un individuo riesce a trasmettere i propri pensieri e i propri stati d’animo; se le parole a volte possono essere fallaci, il linguaggio del corpo invece non lo è. Allora, poni attenzione agli aspetti quali i movimenti del viso, la postura, la gestualità e a tutto ciò a cui si è fatto cenno in questo articolo, così da poter ottenere delle informazioni preziose non solo sulle persone, ma anche sull’ambiente che ti circonda.
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