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Lavoro: i tre fattori essenziali per la crescita professionale e personale

La crescita professionale e personale ha bisogno di un mix di differenti fattori come: un posto di lavoro, la continua formazione, l’associazionismo ed il giusto posizionamento nel mercato del lavoro.

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Il mondo del lavoro è cambiato nel corso degli anni, modificando totalmente il suo assetto ed il suo volto. Oggi non è più sufficiente avere un posto di lavoro, bisogna anche sviluppare determinate abilità e fattori utili a renderci soggetti attivi, interessanti e conosciuti nel mercato del lavoro. La parola chiave dei tempi moderni è il cambiamento e la tecnologia in tutte le loro forme.

Lavoro

Lavoro: i fattori alla base della crescita professionale e personale

I tempi sono cambiati, le società sono cambiate, gli individui stessi sono mutati ed ovviamente anche il mondo del lavoro è stato rivoluzionato. Prima di tutto, tanti lavori che erano ben affermati e conosciuti anni fa, ora sono scomparsi o sono in via di estinzione, sostituiti da nuove figure professionali. Non è tutto, le stesse dinamiche di mercato, sono cambiate. A farne le spese è stata la tanto amata stabilità che ha caratterizzato i lavori nel passato. Anni fa, era facile fare carriera e soprattutto avere un lavoro a tempo indeterminato, anche nel settore privato. Questo perché le aziende stesse erano più semplici. La vita stessa era più semplice così come l’organizzazione del lavoro stesso.

Oggi la competitività di mercato è arrivata alle stelle, per questo le aziende devono lottare ogni giorno per affermarsi e per conservare la loro posizione centrale. Il tutto restando aggiornati alle innovazioni tecnologiche divenute una delle chiavi più importanti del successo. In una realtà del genere, non basta più avere un posto di lavoro, bisogna puntare anche all’associazionismo ed alla cura del proprio brand, delle proprie qualità, conoscenze e capacità. Questo è applicabile sia a realtà aziendali che ai singoli individui.

Il lavoro stabile non esiste più

La vittima di tutti i cambiamenti sociali e lavorativi è stata la tanto amata stabilità professionale. Un tempo era davvero facile entrare in un’azienda e incominciare un percorso di crescita capace di garantire la crescita e la stabilità professionale. Era tutto calcolato, ed i lavoratori erano seguiti passo dopo passo. Inoltre, chi entrava in azienda, quasi sicuramente terminava la sua carriera lavorativa con la medesima.

Oggi tutto questo non esiste poi. La parola chiave è l’instabilità. Non esiste quasi più il posto fisso (tranne che per la Pubblica Amministrazione) perché il futuro stesso delle aziende è a rischio, all’interno di un mercato sempre più competitivo. Anche un solo passo falso potrebbe avere ripercussioni sull’operato e fatturato aziendale. Dall’altra parte è necessario non rimanere fossilizzati nella “confort zone” ma aggiornarsi, seguire i cambiamenti tecnologici e mettere in campo nuove strategie di business migliori rispetto a quelle degli altri. Non bisogna fossilizzarsi solamente su determinati fattori ma è vitale sviluppare una visione allargata del mondo a 360 gradi.

L’importanza della continua formazione

In un assetto lavorativo moderno, un fattore di notevole importanza è quello della formazione. I nuovi lavoratori non devono mai smettere di imparare e di aggiornarsi. Spesso sono le aziende stesse che somministrano ai dipendenti corsi di formazione o corsi di aggiornamento. Questi sono indispensabili per avere lavoratori preparati ed aggiornati a nuovi sistemi, dinamiche e strumenti lavorativi.

Altre volte, la formazione deve partire dal personale stesso. Infondo, essere sempre preparati, aggiornati e competitivi giova sia alle aziende che agli individui stessi, che diventano attori appetibili ed attraenti nel mercato del lavoro. Dotarsi di un set completo di capacità, diventa essenziale sia per i giovani che per chi è già affermato nel mondo del lavoro. Parliamo di soft skill come: spirito critico, creatività, problem solving, capacità di persuasione, predisposizione a lavorare in team, flessibilità e capacità di apprendimento.

Networking, fattore importante per la crescita professionale

Oltre alla formazione continua, alla cura attenta delle soft skill, altro fattore importante per la crescita professionale e personale sta nell’associazionismo. Qui il termine è da intendersi come la capacità sia da parte delle aziende che da parte dei singoli individui di crearsi una rete di contatti, di conoscenze, una rete sociale interna ed esterna al lavoro stesso, utile per estendere la propria attività professionale. Restare isolati non giova all’individuo ed al suo lavoro. La costruzione e la cura di questa rete di contatti, oggi è più semplice grazie all’utilizzo dei social, strumenti che spopolano nel settore sia personale che professionale. L’associazionismo come network dove crescere individualmente e professionalmente, andandosi a migliorare sia come persone che come professionisti.

Il posizionamento e l’importanza del personal branding

A questo punto è importante sapersi posizionare e farsi conoscere nel mercato del lavoro, il tutto passando attraverso un efficace e curato personal branding. Diventa essenziale vedere se stessi come un’azienda, dunque parlare del posizionamento dell’individuo stesso nel mercato del lavoro, attraverso un’attenzione al “proprio brand”. Una sorta di sponsor di se stessi che può avvenire anche tramite i nuovi social media, con la finalità di posizionarsi nell’esteso e dispersivo mercato del lavoro.  Bisogna farsi conoscere, affermare la propria presenza, mostrando le proprie competenze, capacità e punti di forza, con lo scopo di diventare soggetti attivi e desiderati dalle aziende stesse.

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