Il decreto rilancio contiene al suo interno tante misure pensate appositamente per risollevare le sorti delle realtà colpite dalle conseguenze negative del Coronavirus. Non solo sostegni economici per imprese, lavoratori, professionisti e famiglie, ma anche aiuti rivolti alla scuola, università, potenziamento della didattica a distanza e tanto altro.
Indice
Decreto rilancio per far ripartire il Paese
Dopo un lungo periodo di stop delle attività produttive ed economiche, l’Italia si appresta a ripartire lentamente e cautamente. Avviata la Fase 2 con la messa in campo di misure atte a garantire la sicurezza di lavoratori e cittadini. Finalmente è stato presentato agli italiani, il tanto atteso decreto rilancio. Un documento composto da 250 articoli, che contiene misure a sostegno delle realtà più colite dalla crisi Coronavirus. I sostegni economici previsti dal decreto, non si rivolgono solamente alle imprese, lavoratori, professionisti e famiglie, ma anche alla scuola ed università. Infatti, il settore della formazione è stato particolarmente provato da questa emergenza sanitaria, con la chiusura definitiva delle scuole fino a settembre 2020. Sono 3 miliardi di euro in più, quelli che il Governo ha deciso di stanziare per sollevare le sorti della scuola.
Questi saranno ripartiti in due differenti modalità: 1,45 miliardi da destinare alla scuola e 1,4 miliardi di euro da destinare alle università. Si tratta di denaro che dovrà essere adoperato per sanificare gli edifici, per potenziare la didattica, per assumere nuovo personale e tanto altro ancora.
Il piano per riaprire la scuola a settembre
Come ormai è noto, l’attuale anno scolastico terminerà con la didattica a distanza. Le scuole potranno riaprire solo a settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico. Da non dimenticare l’istituzione del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19, con denaro destinato proprio a fronteggiare le problematiche innescate dall’avvento del Coronavirus. Si tratta di un fondo aperto e gestito dal Ministero dell’Istruzione da adoperarsi per mettere in campo le misure finalizzate a garantire la sicurezza di alunni, professori e personale scolastico. Non è tutto, in quanto già si pensa a far partire nel miglior modo possibile il nuovo anno scolastico.
I soldi messi a disposizione del Governo, anche attraverso il decreto rilancio, serviranno per le attività si sanificazione degli edifici, per il potenziamento della didattica a distanza, per la fornitura di mezzi tecnologici agli studenti meno fortunati, ma anche per la messa in sicurezza degli ambienti scolastici. Tutti interventi che dovranno essere effettuati prima del 30 settembre 2020.
Scuola e l’assunzione di 80 mila nuovi docenti
Sono previsti nuovi fondi per l’assunzione di personale scolastico. In particolare parliamo di 80 mila nuovi docenti attraverso tre concorsi: ordinario per l’infanzia e la primaria, ordinario per la scuola secondaria, straordinario per la stabilizzazione dei precari. 16 mila insegnanti saranno assunti a breve ed impiegati già a settembre per l’inizio del nuovo anno scolastico. Tra le altre misure contenute nel decreto rilancio a favore della scuola, ci sono anche 80 milioni di euro per la fascia 0-6, il tutto per coprire le mancate rette ed incrementare il fondo regionale, ma anche delle procedure semplificate in materia di edilizia scolastica.
Fondi ed aiuti destinati all’Università
Il decreto rilancio ha fatto lievitare anche i fondi a disposizione del sistema universitario, dell’alta formazione musicale e coreutica e degli enti di ricerca. I fondi messi a disposizione, dagli iniziali 330 milioni di euro, sono passati ad 1 miliardo e 400 milioni. Si tratta di importanti somme di denaro, messe a disposizione del sistema di istruzione superiore, con lo scopo i limitare il digital divide, incentivando l’acquisto di nuovi ed efficaci dispositivi tecnologici, necessari a studenti, professori, ricercatori e dipendenti, per svolgere al meglio il loro lavoro anche a distanza. Per garantire un buon sistema bisogna investire sempre di più nella tecnologia e non solo, soprattutto in questo particolare periodo.
La ricerca, la proroga degli assegni e le nuove assunzioni
Sono 8 i milioni di euro in più stanziati a sostegno del fondo per il funzionamento amministrativo e per le attività didattiche delle istituzioni AFAM. Non è tutto, in quanto c’è la possibilità per i dottorati di ricerca titolari di borse di studio ma anche iscritti all’ultimo anno del dottorato stesso, di poter richiedere una proroga dell’assegno per due mesi. Ed ancora, tutti coloro che sono titolari di assegno di ricerca, hanno la possibilità di prolungare la durata di tale assegno, per tutto il tempo necessario alla conclusione della ricerca stessa. Questo solo se le attività di ricerca hanno effettivamente registrato un rallentamento a causa delle misure restrittive messe in campo dal Governo, per contenere i contagi da Coronavirus. Incrementati i posti e le assunzioni anche in riferimento ai ricercatori, così importanti nel settore ricerca, soprattutto sanitario, a fronte di possibili nuove ondate di contagi.
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