Il consiglio degli esperti? Ritagliatevi un po’ di tempo e immaginate di essere un supereroe o una super modella. L’autostima e la fiducia in voi stessi si impenneranno immediatamente
Lo abbiamo sottolineato più volte: il linguaggio del corpo può smentire ciò che diciamo con le parole. E può raccontare molto di noi. Ecco perché è importante imparare a utilizzarlo nel modo migliore, specie quando dobbiamo affrontare situazioni lavorative (ma anche personali) particolarmente importanti e stressanti.
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Il linguaggio del corpo sul lavoro
Si prenda il caso di un candidato che si presenta incurvato al selezionatore (al quale stringe debolmente la mano) o quello di un project manager che, durante una presentazione, fugge lo sguardo degli astanti e continua a guardarsi i piedi. Nessun reclutatore con un minimo di sale in zucca sceglierà di scommettere su un candidato che sembra difettare così tanto di autostima e nessun dipendente prenderà in sufficiente considerazione le idee di un superiore che si mostra così impacciato e in difficoltà. Avere padronanza del proprio corpo è fondamentale. Come confermano i tanti studi che invitano i professionisti che vogliono conquistarsi il rispetto delle persone che incontrano ad assumere “posizioni alfa”. Di cosa stiamo parlando? Scopriamolo insieme.
Le “Posizioni alfa”
Le “posizioni alfa” sono quelle che trasmettono un elevato livello di fiducia in se stessi. Le posizioni assunte dagli uomini e dalle donne che sembrano non avere incertezze sulle loro capacità. Parliamo, in pratica, della postura che appartiene alle persone sicure, abituate a tenere la schiena dritta e lo sguardo alto. E a veicolare a chi sta accanto a loro un senso di solidità che induce a prenderli sul serio. Ma attenti a non esagerare: impettirsi troppo o guardare tutti dall’alto al basso può rivelarsi insidioso. Il consiglio non è quello di tradire arroganza o – peggio ancora – uno spezzante senso di superiorità, ma di limitarsi ad apparire sufficientemente in confidenza col proprio corpo. Secondo alcuni studiosi americani, la posizione giusta può determinare un incremento del livello del testosterone e abbassare l’ormone che genera lo stress. La conclusione? Chi aspira ad avere successo al lavoro non può sottostimare l’importanza che gli altri attribuiscono ai suoi gesti e alle sue posture. E deve, dunque, imparare ad averne il più completo controllo.
Utili, in questo senso, possono risultare i consigli consegnati dal Carrer Coach Farhan Raja che aiuta, da tempo, studenti e professionisti a potenziare le tecniche comunicative che possono aiutarli a raggiungere robuste gratificazioni. In un recente post pubblicato sul sito “Undercover Recruiter”, Raja ha marcato l’accento sulla necessità di mostrarsi sicuri di sé. E ha suggerito ai giovani candidati che si preparano ad affrontare un colloquio di lavoro o ai professionisti che devono parlare in pubblico di dedicare del tempo a una sorta di “training autogeno” teso a caricarli a sufficienza. Per centrare l’obiettivo, secondo l’esperto, occorre partire col piede giusto. Ovvero da una “posizione alfa” che aiuta a percepirsi (e ad essere percepiti) come vincenti. Soltanto se comunicheremo – con le parole e con il corpo – una massiccia dose di fiducia in noi stessi, potremo infatti sperare di convincere gli altri.
Le 3 posizioni che aiutano ad avere successo al lavoro
Ma come si fa? Ci sono almeno tre posizioni che possono fare al caso nostro.
La posizione del supereroe
In vista dell’appuntamento che potrebbe determinare una svolta importante nella nostra carriera, Raja suggerisce di assumere la posizione del super-eroe. Mantenere la schiena dritta, tenere il petto in fuori e appoggiare le mani ai fianchi può, infatti, fare miracoli. Così come rivolgere fieramente lo sguardo in alto e divaricare leggermente le gambe. La mente si convincerà che non ci sono ostacoli che non possano essere superati o risultati che non possano essere raggiunti. Più efficace, per le donne, potrebbe rivelarsi la posizione della modella che prevede di lasciare un braccio libero lungo il fianco e di incurvare leggermente la schiena. Guardandosi allo specchio e trovandosi sufficientemente attraenti, arriveranno preparate e motivate all’appuntamento di lavoro.
La posizione del recordman
Ad aiutare molto può essere anche la posizione del recordman o, in generale, dell’esultante che prevede di alzare le braccia in alto, di tenere la schiena dritta, le spalle indietro e di sfoderare il più largo dei sorrisi. L’idea è quella di regalarsi un momento di pura esultanza personale, come se si fosse riusciti a stabilire il nuovo record mondiale di salto in alto. Chi non arriverebbe con lo spirito giusto al colloquio di lavoro che, fino a qualche minuto prima, provocava solo ansia e preoccupazione?
La posizione del rilassato
Potrà sembrare strano, ma secondo l’esperto, anche rilassarsi nel modo giusto può fare la differenza. Ma attenzione: per far salire i livelli di testosterone che servono a “fare colpo”, bisogna evitare di adagiarsi mollemente su una sedia e optare per una posizione che, senza rinunciare al confort, riesca a preservare la necessaria “solidità”. Come si fa? Basta trovare un posto appartato e mettersi a sedere mantenendo la schiena sufficientemente distesa. Ma il segreto sta nelle mani intrecciate dietro la testa (che deve rimanere alta) e nelle gambe leggermente sollevate. “Rilassati come se non avessi alcuna preoccupazione al mondo”, è il consiglio del Carrer Coach. Che invita, però, ad agire con prudenza e ad accertarsi che non ci siano occhi indiscreti a spiare l’insolito rituale preparatorio. Il momento di relax che promette di far “impennare” la nostra autostima e di arrivare con il giusto grado di testosterone va gustato in completo isolamento.
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