Fino al 6 aprile sono in vigore le norme restrittive previste dall’attuale Dpcm. Cosa succederà dopo Pasqua? Si pensa al ritorno a scuola in presenza per le materne e le scuole elementari con ulteriori misure per evitare contagi all’interno degli istituti. Medie e superiori dovranno ancora attendere per tornare in presenza al 50%.
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L’attuale Dpcm resterà in vigore fino al 6 aprile. Dopo tale data bisognerà mettere in campo altre misure restrittive per evitare l’aumento dei contagi da Coronavirus. Tra le priorità c’è proprio la riapertura della scuola, con il ritorno in classe delle materne e delle scuole elementari anche in zona rossa. Per fare questo c’è bisogno di ulteriori misure restrittive e di controlli per garantire la sicurezza dei bambini, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico. Si valuta l’ipotesi di tamponi rapidi per i bambini monitorando costantemente la situazione ed isolando i casi positivi. Se da una parte di punta alla riapertura della scuola, dall’altra resta difficile la situazione per i ristoranti ed i bar.
Tamponi per la scuola
Riaprire la scuola è tra le priorità indicate dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Si tratta di un passo molto delicato visto che i contagi da coronavirus non si arrestano e la pressione sulle terapie intensive rimane abbastanza alta. Per garantire la sicurezza di alunni, insegnanti e tutto il personale scolastico, sono necessarie nuove norme per salvaguardare la salute di tutti. Tra le ipotesi si pensa a sottoporre studenti e bambini al tampone rapido. Questo sarà ripetuto ogni singola settimana, per monitorare costantemente la situazione. Se ci sono casi positivi, l’intera classe dovrà essere sottoposta al tampone molecolare. A supportare la fase di controllo e monitoraggio ci sarà anche il sostegno dei militari e dei volontari della Protezione civile. Questi saranno presenti all’ingresso dei vari istituti scolastici con i test salivari che sono più rapidi ed idonei per i bambini.
Scuola, nuovo decreto ed ipotesi chiusure fino a maggio
Il 6 aprile scade il Dpcm che tiene chiuso il Paese con norme particolarmente restrittive in vista delle festività di Pasqua. Intanto, le forze politiche si sono messe già a lavoro per studiare nuove restrizioni che saranno attivate dopo il 6 aprile. L’idea è quella di far rimanere gran parte dell’Italia in zona arancione e rossa, il tutto per non rendere vani i sacrifici fatti fino ad oggi. Ed ancora, tra le ipotesi più gettonate c’è quella di chiusure fino a maggio tenendo in considerazione l’andamento della curva epidemiologica. In un clima del genere resta molto difficile riaprire bar e ristoranti. Questi potranno continuare a lavorare garantendo solo l’asporto e la consegna a domicilio. Anche lo stato d’emergenza sarà prorogato fino a giugno o comunque fino a quando la campagna vaccinale non sarà a buon punto.
Misure per bar ristoranti e cinema
Se da una parte si punta alla riapertura della scuola, dall’altra resta ancora abbastanza difficile la situazione per bar, ristoranti, cinema, palestre, piscine e tanto altro. L’attuale decreto conferma la chiusura di queste attività che possono ripartire solo ed esclusivamente in fascia gialla. In questi gironi si sta considerando l’ipotesi di consentire la riapertura a barbieri e parrucchieri anche in zona rossa. Questa mossa servirà per scongiurare gli appuntamenti a domicilio che inevitabilmente sono un rischio per la salute. La situazione scuola e non solo resta comunque abbastanza complicata e delicata, con i contagi da coronavirus che non si arrestano o allentano la corsa, le terapie intensive piene e la pressione sulle strutture ospedaliere abbastanza pesante.
Non abbassare la guardia
In una situazione particolarmente delicata come quella che stiamo vivendo in questo periodo è importantissimo non abbassare la guardia e continuare a rispettare le norme. La salute di tutti è un bene prezioso che deve essere salvaguardato e tutelato. In attesa che la campagna vaccinale arrivi a buon punto, con la copertura di gran parte della popolazione, bisogna continuare a fare dei sacrifici tutti insieme. Se ci saranno riaperture come ad esempio quella della scuola, il tutto avverrà in maniera graduale, mettendo in campo tante misure preventive e di contenimento.
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