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Come lavorare bene in un ufficio open space

Per rimanere a galla, occorre imparare a scansare le distrazioni e programmarsi costantemente il lavoro. Ma non prendiamoci in giro: a volte, può non bastare

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Lavorare in un ufficio senza muri o barriere è un’esperienza che sperimenta quotidianamente un numero elevato di persone. Che, stando a quanto rilevato da molti studi e ricerche condotti sull’argomento, cominciano a manifestare una certa insofferenza per l’ambiente che sono costrette a condividere. Sostare per otto ore al giorno in un ufficio open space può rivelarsi, infatti, sfiancante. La difficoltà di concentrarsi e la mancanza di privacy possono creare disagi fortissimi e compromettere pesantemente la produttività. Per non parlare della difficoltà di dividere lo spazio con chi proprio non ci va a genio: il nervosismo può sfociare in aggressività e procurare un diffuso malumore tra i colleghi.

3 consigli per lavorare bene in un ufficio open space

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Dal punto di vista gestionale, gli uffici open space hanno altri vantaggi oltre al risparmio sui costi: i capi possono facilmente tenere d’occhio i propri dipendenti, senza che ci si debba chiedere cosa Pinco Pallo stia davvero facendo alla scrivania tutto il giorno. Dall’esterno inoltre, un ufficio open space, con i lavoratori che parlano in gruppo magari per un progetto da portare avanti, dà l’immagine di un luogo stimolante e produttivo. Inoltre, l’area di lavoro può essere rapidamente riconfigurata ogni volta che un’azienda ha bisogno di ingrandirla o ridimensionarla.

C’è però l’altra faccia della medaglia. Gli ambienti comuni allestiti per favorire la collaborazione e per garantire la trasparenza e l’equità (tutti possono controllare cosa fanno gli altri) rischiano, insomma, di trasformarsi in trappole mortali. O in incubatori di stress. Come evitarlo? Qualche semplice consiglio può aiutarci a venirne fuori illesi.

Scansa le distrazioni e concentrati

L’ufficio open space è una miniera inesauribile di distrazioni. Riuscire a concentrarsi mentre i colleghi chiacchierano in un angolo o quando i telefoni continuano a squillare (o a vibrare) o quando la vicina di scrivania sgranocchia una barretta ipocalorica ai cereali può rivelarsi un’impresa titanica. Nella quale dovremmo, però, lanciarci. Come? Facendo appello a tutta la nostra capacità di autogestione. Che non può prescindere dalla necessità di programmarci e organizzarci mentalmente il lavoro da fare, di imporci delle scadenze da rispettare e di individuare degli obiettivi da raggiungere.

Trova la tua oasi felice

Il capo ci ha chiesto di consegnare il progetto entro mezzogiorno e siamo ancora in alto mare? C’è un’unica cosa da fare: cercare rifugio altrove e allontanarsi dalla “bolgia” che rischia di acutizzare l’ansia di non farcela. Nei momenti più delicati, è fondamentale poter contare sulla disponibilità di alcuni ambienti isolati (la stanza per le riunioni, l’ufficio del vicepresidente che non si presenta mai, ecc…) dove poter trovare riparo. Per “riabilitare” la concentrazione e la privacy di cui abbiamo bisogno. Scappare, di tanto in tanto, dall’open space non potrà che fare bene al lavoro e al sistema nervoso. Provare per credere!

Chiedi aiuto alla tecnologia

Alcuni dispositivi possono aiutare a isolarci dal caos che mulina tutto intorno. Indossando una semplice cuffia potremo, ad esempio, neutralizzare il fastidioso tappeto di rumori e brusii che attenta costantemente alla nostra concentrazione. E andare un po’ più spediti verso la meta. Se preferisci la musica al lavoro, uno studio ha dimostrato che, per ottenere i migliori risultati la musica classica è l’ideale se hai a che fare con i numeri; musica pop per inserimento dati o scadenze e musica dance durante la correzione di bozze o la risoluzione di problemi. O puntare sul silenzio che, per una parte importante di lavoratori, resta il sottofondo musicale migliore. E che mai, come in un ufficio open space, può essere considerata una merce preziosa. Praticamente “d’oro”.

In ogni caso cerca di mantenere un atteggiamento positivo. Ricorda quanto sei stato contento di ricevere un’offerta di lavoro e di essere riuscito ad entrare far parte dell’azienda. Prova ad analizzare i pro e i contro dell’ufficio Open space e ad abbracciarne i benefici o ad adattare il tuo posto di lavoro usando questi consigli che ti abbiamo appena dato.

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