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Apicoltura: come allevare api e guadagnare con il miele

Come aprire un allevamento di api (apicoltura): i metodi di allevamento, la scelta del terreno adatto, i passaggi burocratici, costi e possibili guadagni, come trovare investitori e molto altro.

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Stai pensando di diventare indipendente e di avviare un’attività tutta tua? Ami la natura e vorresti che la tua passione diventasse un lavoro? Avviare una apicoltura può certamente essere un investimento molto remunerativo e può portare a grandi soddisfazioni. In questo contenuto scoprirai tutto quel che devi sapere per diventare un apicoltore: i metodi di allevamento, la scelta del terreno adatto, i passaggi burocratici, costi e possibili guadagni, come trovare investitori e molto altro.

Diventare apicoltore: un lavoro che mantiene le tradizioni

Apicoltura

D’altra parte chi non adora il miele e tutti i prodotti da esso derivati? Il principale requisito richiesto per svolgere quest’attività con successo è sicuramente avere una grande passione per la natura e per il mondo animale. Allevare le api è un’attività non molto conosciuta e apparentemente poco interessante. Si tratta, al contrario, di un lavoro affascinante che mantiene le proprie tradizioni da decenni. Nonostante le innumerevoli innovazioni tecnologiche che hanno ormai preso il sopravvento in quasi tutti i campi, quella dell’apicoltore resta, infatti, un’attività legata saldamente alle sue radici.

Come funziona l’attività di allevamento api

Le api rappresentano una risorsa insostituibile per l’intero ecosistema. Grazie al loro instancabile lavoro di impollinazione, possiamo godere di una vasta gamma di frutti pregiati come ciliegie, mele, pere, albicocche e susine. Il ruolo delle api è quindi essenziale per la fioritura e la maturazione corretta di una grande varietà di alberi da frutto, che senza il loro apporto non potrebbero prosperare.

Tuttavia, negli ultimi decenni, fattori come l’uso intensivo di insetticidi nocivi e sostanze chimiche altamente inquinanti hanno compromesso la salute delle api, riducendone drasticamente le colonie. Questa situazione ha portato ad un progressivo declino delle popolazioni di api, avvicinandole pericolosamente all’estinzione.

Il Ruolo dell’Apicoltore: Un Custode della Natura

In questo contesto, la figura dell’apicoltore diventa ancora più importante, quasi essenziale. Il compito principale di un’attività apistica è quello di allevare sciami di api per preservare questi preziosi insetti e, al tempo stesso, raccogliere il miele, uno degli alimenti più pregiati della nostra dieta. Fin dall’antichità, il miele è considerato un alimento nobile, ricco di proprietà benefiche e dal sapore ineguagliabile. Non solo è un dolcificante naturale, ma vanta anche proprietà antibatteriche, antiossidanti e nutrienti, rendendolo un prodotto apprezzato sia in ambito alimentare che curativo.

allevamento api

La vendita di miele però non è l’unico obiettivo che può proporsi un’azienda apistica. Esiste, infatti una nuova attività, sempre più in crescita, che consiste nel vendere il “servizio di impollinazione”. Molto spesso, infatti, gli agricoltori richiedono questo servizio per migliorare la qualità dei propri frutteti e trarre un maggiore guadagno dalla loro produzione. L’apicoltore inoltre può anche dedicarsi all’allevamento di api regine. Oltre al miele, le api producono tanti altri prodotti, tutti molto pregiati e con preziose caratteristiche come la cera d’api, la pappa reale e il propoli che possono essere raccolti e rivenduti dall’apicoltore con ulteriori guadagni per l’azienda.

Come Iniziare l’Attività di Apicoltura

Il primo passo per avviare un’attività di apicoltura consiste nel frequentare un corso di formazione oppure affiancarsi a un esperto del settore per acquisire le competenze necessarie. Questa fase è fondamentale per prendere dimestichezza con l’allevamento delle api e conoscere le tecniche di raccolta del miele.

Investimento Iniziale

Per iniziare, è possibile partire con un investimento minimo, acquistando poche famiglie di api, un’arnia e l’attrezzatura di base necessaria per la raccolta del miele. Gli strumenti essenziali includono:

  • Arnia: la “casa” delle api.
  • Attrezzi specifici: necessari per la raccolta e la gestione dell’alveare.
  • Esperienza sul campo: la formazione teorica va integrata con la pratica diretta.

Con il tempo e l’esperienza, potrai espandere la tua attività investendo in ulteriori famiglie di api, arnie e attrezzature avanzate.

Scelta del Luogo per l’Allevamento delle Api

Per avviare l’attività, è fondamentale trovare un luogo adatto per l’allevamento delle api. Il terreno deve essere:

  • Vicino a campi e prati fioriti: per garantire alle api una fonte costante di nutrimento.
  • Soleggiato con zone d’ombra: per evitare il sovraccarico di lavoro nelle ore più calde.
  • Riparato dal vento e non troppo umido.
  • Distante da strade e persone: ma facilmente raggiungibile per le operazioni di manutenzione.

Il principale investimento sarà nei laboratori per la produzione del miele, che dovranno essere attrezzati per rispettare i requisiti igienico-sanitari necessari alla produzione e alla vendita di alimenti.

Che Terreno Serve per Allevare le Api

Una volta acquisite le competenze necessarie, dovrai scegliere il terreno che ospiterà i tuoi apiari, seguendo alcuni criteri fondamentali:

  • Vicino a fiori, alberi e prati: garantisce nutrimento abbondante per le api.
  • Soleggiato ma con ombra: per bilanciare le temperature durante la giornata.
  • Non troppo ventoso né umido: condizioni che potrebbero stressare le api.
  • Lontano da traffico e rumori: per evitare disturbi ma accessibile per la manutenzione.

Disposizione degli Alveari

La disposizione degli alveari è altrettanto importante. Ecco alcuni consigli per sistemare correttamente le arnie:

  • Colori riconoscibili: dipingi ogni arnia con colori diversi (bianco, giallo, blu o colori ultravioletti), affinché ogni ape possa riconoscere la propria “casa”.
  • Figure geometriche: puoi dipingere figure diverse su ogni arnia per facilitare l’orientamento delle api.

Questo aiuta a evitare sovraffollamenti e a mantenere l’ordine all’interno degli apiari.

Come si allevano le api

Prima di scegliere il tipo di arnia più adatto alle tue esigenze devi prima stabilire lo stile di allevamento che adotterai. Per esempio, se praticherai un allevamento stanziale dovresti optare per le arnie a cubo. Se invece prevedi di spostarti di frequente o se c’è molta distanza tra gli alveari, allora le arnie a portichetto saranno la scelta migliore. Per quanto riguarda le quantità, considera che gli apicoltori sono ritenuti professionisti e riescono a ottenere guadagni personali se possiedono almeno 100 arnie.

Il tipo di abbigliamento e gli attrezzi da apicoltore

Inoltre, se vuoi lavorare in modo efficiente e sicuro non puoi fare a meno di determinati strumenti. Ad esempio, i capi di abbigliamento irrinunciabili sono:

  • un cappello dotato di retina per coprire il viso,
  • una tuta comoda che non ostacoli i movimenti,
  • guanti di pelle con polsino elastici,
  • scarponcini robusti e calzettoni spessi che ti proteggano da eventuali punture alle caviglie.

È importante scegliere un vestiario di colore bianco o comunque chiarissimo, perché ha un effetto tranquillizzante sui tuoi insetti a differenza dei colori scuri o troppo brillanti che potrebbero innervosirli.

arnie apicoltura

Un altro utensile indispensabile è la pinza per sollevare i telai, che ti permetterà di ispezionare le arnie più facilmente e prelevare miele e propoli. Nel caso in cui fosse necessario spostare gli apiari, un attrezzo utile è l’affumicatore che, producendo fumo, fa allontanare gli abitanti degli alveari in totale sicurezza.

Come mantenere le api in salute

Un aspetto che non dovrai mai trascurare riguarda la salute dei tuoi insetti. Come sempre, la prevenzione è la forma di cura migliore, perciò dovrai occuparti di sostituire regolarmente favi e telai, di ispezionare spesso gli alveari e agire immediatamente se noti delle stranezze. Per quanto riguarda i prodotti da utilizzare, sono consigliati quelli naturali come gli acidi ossalico e formico, soprattutto per prevenire e trattare malattie come la varroasi. Gli ingredienti naturali sono un’ottima idea anche per prevenire infestazioni di formiche e altri insetti, dato che le sostanze chimiche potrebbero danneggiare le api. I più efficaci sono cannella, fondi di caffè, menta e limone.

Contrastare le api saccheggiatrici

Un comportamento che può causare problemi anche gravi al tuo raccolto è il saccheggio degli alveari da parte di api ladre. È più frequente nei periodi in cui c’è scarsità di nettare e si riconosce osservando il tipo di volo degli insetti. Infatti, le api saccheggiatrici tendono a volare in modo concitato e a esplorare gli alveari in ogni direzione, in cerca di una fessura attraverso cui poter entrare. A volte sono perfino disposte a lottare con le altre, cercando di pungerle. Dopo aver stabilito che il saccheggio è ancora all’inizio puoi rimediare coprendo gli ingressi dell’arnia interessata con un po’ di erba, in modo da scoraggiare le ospiti indesiderate. Se invece il saccheggio è già esteso, il provvedimento più efficace consiste nel limitare il più possibile il numero di ingressi degli alveari coinvolti. In questo modo le tue api potranno riconoscere più facilmente le intruse e scacciarle. In alcuni casi il saccheggio può tornare utile all’apicoltore perché, per esempio, è un ottimo metodo per pulire bene telai e melari quando finisce la stagione.

Tipologie di miele che si possono ottenere

miele

Tra i numerosi prodotti ricavati dall’apicoltura, il più conosciuto è sicuramente il miele. A seconda del tipo di vegetazione che circonda il tuo apiario otterrai mieli di tipologie diverse. Questo avviene perché le api succhiano il nettare di alberi e fiori, lo accumulano nel proprio addome e poi, rientrando nell’arnia, lo depositano nelle celle dei favi dove le loro compagne lo trasformano in miele grazie ad alcuni enzimi. I tipi di miele esistenti sono tantissimi, ma i più comuni sono:

  • acacia,
  • millefiori,
  • tiglio,
  • castagno,
  • eucalipto.

Tuttavia, da questi insetti laboriosi si ottengono anche altri preziosi estratti: la cera d’api, che ha molti utilizzi in ambito industriale, cosmetico e alimentare; la pappa reale, che nasce come alimento per le larve delle future regine, mentre per l’uomo è un ottimo ricostituente; la propoli, sostanza resinosa estratta da conifere e pioppi, che è molto rinomata e ha varie funzioni in ambito medico. Le api stesse hanno grande valore commerciale poiché, essendo insetti impollinatori, danno un contributo fondamentale all’agricoltura.

Come si vende il miele ottenuto

La strategia migliore per vendere il miele e gli altri prodotti del tuo allevamento consiste nel rivolgersi a canali differenti. Infatti, se vendessi solamente nella grande distribuzione avresti margini di guadagno minimi perché, a causa della concorrenza, dovresti tenere i prezzi molto bassi. Vendendo solo al dettaglio, invece, i prezzi sarebbero più alti ma la platea di clienti molto più limitata. Ecco perché è importante diversificare i propri acquirenti, alternando in modo equilibrato industrie, commercianti e privati.

Costi e potenziali guadagni dell’apicoltura

I costi di apertura di un allevamento apistico oscilla tra 2.000 e 3.000 euro e comprendono l’attrezzatura per raccogliere e lavorare il miele, l’abbigliamento, le colonie di api (almeno due), le arnie, l’affumicatore, nutrimenti e farmaci per i tuoi insetti e un eventuale corso di formazione. Nel momento in cui acquisti le colonie di insetti ti consigliamo di scegliere la specie Apis Mellifera, perché è facile da addomesticare e produce molto miele. Se non possiedi già un terreno in cui installare gli alveari, dovrai tenere in conto anche questa spesa.

miele

Riguardo ai potenziali guadagni, considera che l’apicoltura è un settore all’avanguardia in Italia e che un chilogrammo di miele può costare da 4 a 7 euro. Una sola arnia può produrre 20-40 chilogrammi di miele ogni anno, quindi se disponi di più arnie il tuo margine di guadagno sarà maggiore.

Come si cercano finanziamenti e prestiti

Esistono diverse opzioni per trovare degli investitori disposti ad aiutarti a dare vita alla tua attività. Se preferisci rivolgerti a privati, due buone possibilità sono i “fools” e i “business angels“: i primi sono persone che scoprono il tuo progetto tramite internet e social network e che decidono di investire in esso; i secondi sono attratti da tempi di crescita aziendale molto veloci, al punto di diventare soci di capitale nella tua impresa.

Se invece pensi di rivolgerti a una banca, per ottenere un prestito devi presentare un piano di business coerente e dare delle garanzie a copertura dell’investimento.

Un’altra opzione consiste nella finanza agevolata, a cui si può accedere dai siti web di istituzioni statali come Governo, Camere di Commercio e singole Regioni. Puoi trovare le informazioni sui bandi di gara più recenti sul sito della Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Eventualmente, se la cifra di cui hai bisogno non è eccessiva, puoi chiedere aiuto a familiari o amici.

Burocrazia per apicoltura

È possibile aprire un’attività di apicoltura a livello professionale in qualità di imprenditore apistico o di apicoltore professionista. In entrambi i casi è permessa la vendita al pubblico dei prodotti ottenuti. Per avviare la tua impresa è indispensabile presentare all’anagrafe zootecnica nazionale una denuncia di possesso di alveare. Questa procedura è da compiere subito dopo aver acquistato le colonie di insetti e ti permetterà di ottenere un codice identificativo, che dovrai esporre sui tuoi alveari. In seguito dovrai aprire una partita IVA agricola e iscrivere la tua attività al Registro delle Imprese. Come in tutti gli altri settori, sarà necessario versare i contributi all’INPS per te stesso e, se assumerai dei dipendenti, anche per loro.

Norme legali e sanitarie

Dal punto di vista legale, le normative specifiche per l’apicoltura sono poche. Esse riguardano, per esempio, il posizionamento degli apiari: questi, infatti, devono trovarsi ad almeno 10 metri di distanza dalle strade e ad almeno 5 metri dai confini delle altre proprietà (sia private sia pubbliche). A livello sanitario, dovrai attenerti alle norme igieniche che regolamentano il settore alimentare nazionale. Se deciderai di esportare i prodotti all’estero, dovrai informarti sulle norme dei Paesi interessati. Una volta avviata l’attività sarà necessario fare richiesta del libretto di idoneità sanitaria, indispensabile per produrre e vendere miele rispettando la legge.
Per tutte le altre informazioni, la legge di riferimento da consultare è la n°313/2004 del 24 dicembre 2004.

Supporto per l’avvio di una apicoltura

Se vuoi un supporto nell’avvio dell’attività di apicoltura ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche ti segnaliamo il Kit Creaimpresa (da noi valutato e ritenuto veramente valido): Aprire un’attività di apicoltura.

Terrapura TV: corso di apicoltura, VIDEO

Buon allevamento!

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