Con il termine project finance si fa riferimento ad un tipo di finanziamento particolare, ovvero quello finalizzato alla realizzazione di infrastrutture, progetti industriali e servizi pubblici tramite il sistema del Non-recourse debt. Vediamo nello specifico di cosa si tratta, come funziona e quali sono le opportunità per chi opera in questo settore.
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Qual è il significato di project financing
Tradotto letteralmente “project financing” vuol dire “progetto di finanziamento“. Dai classici finanziamenti, tuttavia, si distingue perché il rimborso del debito, in questi casi, avviene con le attività di cassa generate dal progetto stesso. È questo il concetto che sta alla base del “non-recourse debt”, anche comunemente detto prestito “no-profit”, ovvero: un debito il cui rimborso avverrà tramite le attività, i diritti e gli interessi del progetto detenuti come garanzia. L’attività di project financing interessa tanto le aziende perché, di fatto, si tratta di un sistema che permette loro di realizzare progetti importanti ma senza sforare il bilancio e/o farsi carico di debiti insostenibili per il patrimonio che possiedono.
Project financing: cos’è e come funziona
Il project finance consiste nel finanziamento di grandi progetti nazionali e internazionali come infrastrutture e progetti di pubblica utilità. Bisogna precisare, tuttavia, che ad oggi non esiste un’unica definizione di questo tipo di attività. Pur non esistendo al momento una descrizione comunemente accettata da tutti del project finance, è vero che ci sono dei tratti che contraddistinguono questo tipo di finanziamenti e che sono ricorrenti in tutti i progetti, a prescindere dall’ambito e lo scopo.
Chi opera nell’ambito del project financing si occupa anche dell’analisi finanziaria dell’intero ciclo di vita di un progetto. In genere si parte da una classica analisi costi – benefici, per determinare se i benefici economici di un progetto sono maggiori dei costi economici. In questa fase si deve valutare anche la sostenibilità del progetto, tenendo conto di due fattori: debito ed equità. Il che vuol dire, come appena detto, che bisogna identificare e valutare i benefici economici del progetto e determinare se gli stessi superano i costi.
Al project financing ricorrono solitamente le attività che presentano un basso rischio tecnologico, operano in un mercato ragionevolmente prevedibile ed hanno la possibilità di vendere il proprio servizio o prodotto a un singolo acquirente o ad alcuni grandi acquirenti sulla base di contratti pluriennali.
Dietro alle attività di project financing operano solitamente dei soggetti che vengono definiti sponsor che, tramite specifiche entità economiche (le SPV, ovvero le Special Purpose Vehicle), agiscono immettendo capitale proprio o di debito e – come già detto – considerando il flusso di cassa generato dal progetto come la principale fonte di rimborso del prestito.
Pertanto, se il debitore non riesce più a rimborsare il debito, l’emittente del debito ha diritto a sequestrare le attività facenti parti dell’SPV. Non ha però diritto a impossessarsi di ulteriori attività non facenti parte dell’SPV, anche se le attività di liquidazione dell’SPV non sono sufficienti a coprire il valore dovuto a causa di inadempienza.
Allo stesso tempo, i flussi di cassa generati dall’SPV devono essere sufficienti a coprire i pagamenti per i costi operativi e per il servizio del debito, sia per quanto riguarda il rimborso del capitale che per gli interessi. Poiché il fine principale del flusso di cassa è quello di finanziare i costi operativi e di ripagare il debito, solo i fondi residui dopo la copertura di quest’ultimo possono essere utilizzati per distribuire dividendi a chi ha avviato il progetto.
I vantaggi dell’attività di project financing
Ma perché un’azienda dovrebbe preferire finanziare un’attività con il project financing invece che con un “classico” prestito? Lo avevamo accennato prima, ma su questo punto è meglio ritornare. Il prestito aziendale impegna tutte le attività e i flussi di cassa dell’impresa esistente. Se qualcosa non va per il verso giusto, dunque, tutte le attività e i flussi di cassa rimanenti saranno fonte di rimborso per tutti i creditori (vecchi e nuovi) e coinvolgeranno l’intera azienda, non solo il nuovo progetto. In caso di indebitamento, dunque, con l’attività di project financing l’imprenditore non sarà costretto a rispondere con altre sue attività, riducendo in qualche modo l’eventualità di perdere tutto.
Chi sono gli sponsor
Un ruolo importante nell’attività di project financing rivestono i cosiddetti sponsor, ovvero coloro che investono nel progetto. Ma chi sono esattamente? E a quali enti possono essere ricollegati? Gli sponsor che si occupano di project financing perseguono un obiettivo preciso, non lo fanno solo per il piacere di investire in un bel progetto. Le finalità possono essere diverse ma, in linea generale, è possibile distingue 4 tipi diversi di sponsor:
- Sponsor industriali, che promuovono l’iniziativa perché integrante e in qualche modo collegata al loro proprio business;
- Sponsor pubblici, ovvero governo centrale o locale, comuni e aziende municipalizzate i cui obiettivi sono incentrati sul benessere sociale;
- Sponsor – appaltatori, che sono interessati a partecipare all’iniziativa fornendo capitale proprio o di debito;
- Sponsor – finanziari, che hanno interesse a investire capitale in operazioni ad alto profitto. Hanno un’elevata propensione al rischio e, sostanzialmente, cercano un sostanziale ritorno sugli investimenti.
Si tratta, come abbiamo visto, di realtà che impegnandosi in attività di project financing traggono comunque dei vantaggi specifici, anche se indirettamente.
Perché creare attività di project financing è importante
Negli ultimi vent’anni c’è stata una nuova ondata di interesse globale per il project finance come strumento di investimento economico. Il project finance aiuta a sovvenzionare nuovi investimenti strutturando il finanziamento attorno al flusso di cassa e alle attività del progetto stesso, non sono quindi richieste garanzie aggiuntive per gli sponsor ma c’è ampio margine di manovra. Questo tipo di approccio è in grado di alleviare il rischio di investimento e, allo stesso tempo, di raccogliere capitale ad un costo relativamente basso, a vantaggio sia dello sponsor che dell’investitore.
Questo cambiamento di atteggiamento nei confronti dell’attività di project financing può essere attribuito a una serie di fattori. In primo luogo, la maggior parte dei paesi oggi segue le logiche del mercato per guidare la propria attività economica e, sempre più spesso, si rivolgono al settore privato per trovare investimenti. Allo stesso modo, le recenti privatizzazioni su larga scala nei paesi in via di sviluppo, volte a rafforzare la crescita economica e a stimolare gli investimenti del settore privato, hanno dato ulteriore impulso al project finance.
Certo, si tratta di un percorso di sviluppo e affermazione che è stato spesso ricco di insidie. In molti casi, per esempio, gli accordi contrattuali si sono rivelati traballanti, in alcune occasioni addirittura inapplicabili, e molti progetti – con il senno di poi – non sono riusciti adeguatamente ad affrontare i potenziali rischi.
Problematiche queste che in alcuni paesi hanno dovuto fare i conti con le critiche dell’opinione pubblica nei confronti del sostegno governativo a progetti poco efficienti o, a volte, non gestiti in maniera trasparente (a partire dalla corruzione dilagante nella fase di avvio e gestione dei progetti). Certo, i singoli progetti non sostituiscono le riforme normative ma, guardando il quadro generale, a livello strutturale possono dare uno slancio non indifferente all’economia.
Project financing: carriera e opportunità
Le opportunità di carriera nel project finance sono diverse. In questo ambito, infatti, lavorano diverse figure: dagli esperti in finanza ai professionisti in ambito legale, ma anche tecnici e consulenti specializzati nei settori di intervento.
Chi ambisce a fare carriera grazie all’attiva di project financing può rivolgersi alle varie organizzazioni finanziarie (società di consulenza e banche di investimento), e provare ad iniziare il proprio percosso partendo da un impiego entry level per poi puntare a ruoli di maggiore responsabilità. Può per esempio essere assunto come semplice analista e poi, col tempo, diventare amministratore delegato o socio, dimostrando di avere titoli e requisiti per ricoprire quel posto.
Bisogna dire, però, che non esiste un percorso formativo e professionale uguale per tutti in questo caso. Perché l’attività di project financing non segue delle logiche standard, ma si differenzia dalle tradizionali attività di investimento bancario e di consulenza fiscale, poiché spesso lavorare nel project finance vuol dire avere conoscenze non solo di tipo finanziario ma anche di edilizia, infrastrutture, marketing, economia etc.
Bisogna dire, comunque, che si tratta di un mondo che racchiude in sé una marea di possibilità. Con una buona preparazione, un’organizzazione chiara delle risorse e tanto spirito di iniziativa, oltre che di coraggio e ambizione, chi ha le conoscenze e le competenze base per iniziare può davvero arrivare lontano grazie al project finance. Sia operando come sponsor sia come investitore ma anche come consulente delle parti coinvolte nel progetto.