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Lavorare come visual designer: cosa fa, come diventarlo e quanto guadagna

Visual designer, chi è e cosa fa: lavoro, mansioni, requisiti richiesti, corso di studi, formazione e stipendio.

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Lavorare come visual designer può dare molte soddisfazioni, sia da un punto di vista professionale che remunerativo. Si tratta di un’attività moderna, creativa e sempre in aggiornamento: il tipo di impiego perfetto per chi ama stare al passo con i tempi. Se il tuo sogno dunque è affermarti in questo settore ma non sai da dove iniziare o, semplicemente, vuoi conoscere meglio questa figura per capire, allora sei capitato nel posto giusto.

Di seguito proveremo a capire e a spiegarti cosa fa un visual designer, soffermandoci anche su aspetti più specifici come il percorso consigliato per diventarlo, i possibili guadagni e le prospettive di carriera di chi aspira a fare questo lavoro.

Visual designer: chi è e cosa fa

La creatività è sicuramente una delle caratteristiche più consone a descrivere il lavoro del visual designer: ma cosa fa, in concreto, chi svolge quest’attività? Come può essere definita questa figura?

visual designer

Il lavoro del visual designer per molti aspetti coincide con quello del graphic designer. Per molti aspetti, infatti, il visual designer opera nelle stesse aree in cui un graphic designer è chiamato a intervenite, ma da quest’ultimo si distingue perché si concentra sull’aspetto generale e sul successo di un progetto nel suo insieme.

Un visual designer è colui che cura la grafica e può intervenire su varie piattaforme: siti internet, giochi, film, dispositivi elettronici, prodotti e accessori di abbigliamento. Un visual designer può occuparsi di curare l’aspetto finale di un progetto, creare il marchio di un’azienda, operare nella pubblicità gestendo la commercializzazione di un prodotto da un punto di vista visivo, sviluppare una visione che permetta alle persone di identificare lo stile di un determinato brand, azienda, organizzazione o associazione.

Come abbiamo visto, può operare in diversi ambiti, dalle aziende di moda a quelle operanti nel settore delle telecomunicazioni. In generale, comunque, le mansioni che sarà chiamato a svolgere un visual designer sono:

  • curare la grafica di varie interfacce (inclusi siti web, app, giochi, accessori vari etc.);
  • sviluppare un progetto che tenga conto delle linee guida del cliente;
  • migliorare o rafforzare l’aspetto visivo di un brand, il che vuol dire creare uno stile o dare un’identità precisa all’azienda che lo assume;
  • progettare modelli, layout e schermate adattandosi al settore di riferimento;
  • disegnare loghi, icone, infografiche;
  • avere una buona conoscenza di programmazione e dei programmi di grafica, poiché sono questi che dovrà usare quotidianamente;
  • gestire i progetti che gli vengono affidati tenendo conto delle risorse a propria disposizione e dell’aspetto finale, nonché dell’obiettivo che il cliente vuole raggiungere.

Si tratta di un lavoro che, come puoi intuire facilmente, richiede forti capacità di progettazione e una tendenza alla risoluzione dei problemi. L’attenzione ai dettagli e la capacità di pensare oltre gli schemi e usare a proprio vantaggio l’immaginazione, poi, faranno la differenza.

Come diventare visual designer

Il lavoro di visual design è prettamente un lavoro tecnico e pratico. Dovrai essere in grado, dunque, di adattare le tue doti creative e dar loro voce attraverso gli strumenti che verranno messi a tua disposizione. Per intenderci, se hai una bella idea per un logo, non basta che tu sia bravo a saperlo realizzare a mano, ma sarà necessario che, una molta messo al computer, tu riesca a utilizzare i programmi di grafica e disegno digitale, riuscendo a dare alla tua idea la stessa “forma” che avevi immaginato.

Solitamente a chi aspira di fare questo mestiere si consiglia di seguire un corso di laurea in design, ma vanno bene anche corsi di specializzazione, master e scuole professionali che insegnino a sviluppare le competenze adatte a operare in questo settore.

Nessuno, infine, esclude la possibilità di una formazione da autodidatta. Certo è però che, salvo casi eccezionali, vista la concorrenza che caratterizza l’attuale mercato del lavoro, è sempre meglio avere qualche titolo o certificazione in più da inserire nel curriculum vitae.

Scuole e università, inoltre, ti aiuteranno a formati come professionista, il che non è mai un aspetto da sottovalutare, e ti daranno la possibilità di conoscere meglio il mondo del lavoro e tutti i suoi aspetti.

Una laurea in Design e la conoscenza di strumenti come Adobe Creative Suite, InDesign, Photoshop e Illustrator ti aiuteranno a farti strada in questo settore, specie se sei agli inizi.

Visual designer: requisiti ed esperienze

Fatte le premesse dovute relativamente al percorso di studi e alla formazione, devi sapere – comunque – che i requisiti richiesti dalle aziende che intendono assumere un visual designer generalmente sono i seguenti:

  • una laurea in design, belle arti, comunicazioni/scienze visive e simili;
  • la capacità di saper usare programmi come Adobe, CalArts, Photoshop e simili;
  • una conoscenza approfondita della progettazione grafica;
  • dimestichezza nella gestione di piattaforme web, CMS, blog, e siti web.
visual designer

Quando non è richiesta la laurea, comunque, i datori di lavoro prendono in considerazione anche coloro i quali hanno una formazione prettamente tecnica e, quindi, hanno delle certificazioni o titoli in grado di dimostrare che hanno frequentato una scuola professionale.

Tra le soft skills più richieste, invece, troviamo:

  • eccellenti doti comunicative;
  • creatività e predisposizione nell’utilizzo di nuove tecnologie;
  • predisposizione all’aggiornamento costante;
  • capacità di gestione e multitasking;
  • attenzione ai dettagli;
  • spirito di squadra e collaborazione;
  • forti doti organizzative.

Ricorda in fine che un visual designer sarà sempre chiamato a rapportarsi e confrontarsi con altri professionisti (informatici, tecnici, disegnatori, manager, commercianti etc.). Per questo motivo chi fa questo lavoro deve dunque essere autonomo nel gestire il progetto ma, allo stesso tempo, empatico e abile ad intercettare le esigenze degli altri. Che tu sia intenzionato a lavorare come dipendente o libero professionista, pertanto, questi sono degli aspetti del tuo carattere sui quali devi poter contare, specie se punti a fare carriera e ad affermarti nel settore.

Quanto guadagna un visual designer

I guadagni di un visual designer possono variare da caso a caso, specie se si prende come punto di riferimento un libero professionista o un lavoratore dipendente. Nel primo caso un autonomo sarà libero di prendersi e gestire il numero di clienti che ritiene opportuno e, di conseguenza, fissare con questi la retribuzione che gli spetta per il lavoro che svolgerà (o il prezzo di un singolo progetto). Chi lavora per conto di un’azienda, invece, sarà uno stipendiato, il che vuol dire che riceverà un fisso ogni mese a seconda delle condizioni stabilite dal suo contratto (ore di lavoro, mansioni, livello, responsabilità etc.).

visual designer

In linea di massima, comunque, il reddito annuo di un visual designer junior va dai 15.000 sai 23.000 euro. È ovvio che chi è agli inizi dovrà contare probabilmente su entrate minori. Uno stagista o un freelance alle prime armi non guadagnerà mai come chi nel settore ci lavora da anni e/o magari si è fatto un nome. Questo vale un po’ per tutti i mestieri, e quindi anche in questo caso.

Per chi lavora come visual designer da più anni, invece, i guadagni possono essere più alti: si va infatti dai 25.000 ai 39.000 euro all’anno. I senior, e quindi chi occupa posizioni di rilievo all’interno di un’azienda o chi è considerato un professionista esperto del settore, possono contare su introiti maggiori. In questo caso la remunerazione annua media può essere di tutto rispetto, sia per i dipendenti che per i liberi professionisti. I visual designer a capo di un reparto o di un progetto, oppure ancora chi gestisce uno studio proprio ben avviato, possono contare su un reddito che varia dai 30.000 ai 65.000 euro l’anno.

A conti fatti, dunque, stiamo parlando di uno stipendio mensile medio che varia dai 1.200 ai 1.900 per un entry level, mentre lo stesso aumenta per chi ha un po’ più di esperienza (dai 1.800 ai 3.000 euro mensili) fino ad garantire ricavi ancora più alti ai professionisti più affermati che – come abbiamo visto – arrivano a guadagnare dai 2.500 ai 5.000/6.000 euro mensili.

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