Negli stand del Web Summit 2022, oltre alle startup italiane di cui ci siamo occupati in un reportage ad hoc, c’erano naturalmente tantissime startup e grandi aziende tech da tutto il mondo. E sul palco del main stage sono passati tantissimi personaggi che hanno raccontato la loro esperienza.
Come sempre dunque anche in questa edizione 2022 a Lisbona si è respirata aria di innovazione, di tecnologia e di impegno per migliorare il mondo in cui viviamo. Ecco chi abbiamo incontrato tra gli oltre 70mila partecipanti presenti nei tre giorni della manifestazione.
Indice
- I consigli dell’investitore agli startupper
- Shirley insegna a celebrare i propri successi sul lavoro
- Con Talk’n’Job la candidatura si fa via chat vocale
- Hour One ti dà un gemello digitale che va in pubblico al posto tuo
- DigFin, e lo smartphone ti dà anche il mutuo
- 10mila dollari se ti trasferisci a lavorare da remoto a Tulsa
I consigli dell’investitore agli startupper
Michael Onghai è un imprenditore e investitore esperto che ha investito in Digital Wealth, una startup fintech presente a Lisbona quest’anno.
Nell’intervista con Helena Hagan Michael ha presentato l’attività di questa startup e ci ha dato preziosi consigli su come una startup possa attirare l’attenzione degli investitori.
Shirley insegna a celebrare i propri successi sul lavoro
Shirley Dloomy è Senior Counsel di Google e a Lisbona ha presentato IamRemarkable, un’iniziativa globale di Google che mira a insegnare alle donne, e in generale a tutti noi, a celebrare i propri successi sul posto di lavoro e non solo. Shirley guida il programma IamRemarkable in Israele, ha tenuto workshop in tutto il mondo e nell’intervista con Helena Hagan ci ha dato maggiori informazioni su questa iniziativa e su come aderirvi. Abbiamo già parlato specificamente di IamRemarkable in questo articolo.
Con Talk’n’Job la candidatura si fa via chat vocale
Per alcuni tipi di lavori – come operai, magazzinieri, autisti – occorre processare tantissime candidature per avere il candidato giusto, dunque rendere la candidatura più facile e veloce possibile facilita le operazioni. Tutti ormai siamo abituati a usare i messaggi vocali e a Lisbona abbiamo incontrato Markus Krampe co-fondatore di Talk’n’Job, una startup tedesca che consente ai recruiter di ricevere candidature da una speciale voice chat.
Markus ci ha detto che con la sua tecnologia i recruiter ricevono il 40% in più di candidature. La candidatura via chat vocale funziona soprattutto per il reclutamento ad alto volume (colletti blu, ad esempio magazzinieri, autisti, servizi) e tirocinanti. Nella video intervista con Helena Hagan Markus Krampe racconta di più su questa interessante applicazione.
Hour One ti dà un gemello digitale che va in pubblico al posto tuo
Con il diffondersi del lavoro da remoto molte operazioni si fanno online e in video: un incontro di lavoro, una presentazione, una dimostrazione non si fanno più in persona ma davanti alla webcam.
Al Web Summit era presente Hour One, una società di intelligenza artificiale con sede a Tel Aviv e a New York, specializzata nello sviluppo di “esseri umani” virtuali da utilizzare nelle comunicazioni video professionali. I personaggi virtuali realistici di Hour One sono basati su esseri umani reali e possono essere animati con espressività umana solo dal testo, consentendo alle aziende di aggiornare le proprie comunicazioni con facilità e scalabilità senza precedenti.
Natalie Monbiot è la Head of Strategy di Hour One e ha raccontato il suo prodotto nell’area della manifestazione dedicata al “Future of work”. Hour One prende veri umani e li trasforma in avatar virtuali realistici con espressività umana che può essere attivata semplicemente con dei testi. Con la loro piattaforma self-service, i clienti possono scegliere un avatar disponibile o creare un avatar personale che può essere programmato per parlare in qualsiasi lingua.
DigFin, e lo smartphone ti dà anche il mutuo
DigFin è una startup slovacca che consente di richiedere mutui direttamente con un’app dal tuo cellulare.
Tibor Zavadil, il fondatore e CEO dell’azienda, ha raccontato ad Helena Hagan come interagendo via app si risparmi un sacco di tempo: quello di chi richiede il mutuo ma anche quello delle banche, che con l’app hanno tutti i dati necessari per l’erogazione.
10mila dollari se ti trasferisci a lavorare da remoto a Tulsa
Il lavoro da remoto prende sempre più piede ed è così iniziata la competizione tra città e tra regioni del mondo che provano ciascuna ad attrarre lavoratori qualificati in cerca di una qualità di vita migliore. Con il lavoro da remoto infatti le città possono acquistare non solo persone con competenze specifiche e magari ricercate, ma anche gli introiti che derivano dallo spendere il salario di lavoratore da remoto, visto che il lavoro segue il lavoratore. C’è una città americana, Tulsa nello stato dell’Oklahoma, che da qualche anno ha creato un relocation program che offre ben 10.000 dollari a chi, lavoratore dipendente da remoto, si trasferisce a vivere lì per almeno 12 mesi. Al Web Summit abbiamo ascoltato lo speech di Justin Harlan, il managing director dell’organizzazione che si occupa del programma e poi Helena Hagan lo ha intervistato. Abbiamo dedicato a Tulsa Remote, questo il nome dell’organizzazione, un articolo specifico.
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