Dipendenti in cassa integrazione ma costretti a lavorare, la storia di Francesco

Come questa ne esistono tante ma lui ha avuto il coraggio di raccontarlo in un’intervista ad ‘ilfattoquotidiano’, una storia che narra l’ultima frontiera delle truffe allo Stato. Francesco (nome di fantasia), svela le scappatoie che le aziende o meglio la sua utilizzano impiegando lavoratori in cassa integrazione a zero ore, costretti a “lavorare” in nero per la stessa azienda che usufruisce di ammortizzatori sociali. In questo modo l’impresa non paga stipendi mentre fa ricadere sul pubblico il costo del lavoro, mentre i ricavi degli appalti entrano puliti nelle tasche degli amministratori.

La storia. Francesco lavora in una ditta titolare di un appalto per Poste Italiane, uno dei compiti è quello di consegnare raccomandate per l’Agenzia delle Entrate e per Equitalia: “Siamo una quarantina di lavoratori, e dall’ottobre 2011 saremmo entrati in cassa integrazione a rotazione. Ma di rotazione non c’è nulla. Venti di noi, come me, sono completamente fermi, gli altri venti continuano a fare le consegne secondo il regolare orario di lavoro, dalle 7.30 alle 12.30 sei giorni a settimana. Nella loro busta paga, però, risultano 80-100 ore di cassa integrazione al mese. E una sola ora al giorno di lavoro ‘in chiaro’”. Tutto questo succede nella provincia di Napoli, in città affollatissime molto vicine al capoluogo: Marano, Giugliano, Pozzuoli e Torre del Greco.

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Lavoro: i giovani lo trovano su facebook

Secondo una ricerca realizzata dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con Randstad, sale la percentuale degli ‘under 30’ che utilizza Facebook per cercare lavoro, ma anche tutti gli altri social network. Il 52,4% dei casi infatti ritiene i social canali efficaci. Linkedin ad esempio è utilizzato nella maggior parte dei casi 77,3%, mentre Facebook naviga in seconda posizione, a seguire Twitter.

Noi di Bianco Lavoro siamo stati presenti venerdi all’incontro organizzato da Randstad e Solidas ed in settimana vi racconteremo tutto con un articolo dettagliato. Ma ora qualche dato…

Sempre secondo la ricerca le offerte disponibili sui social sono rivolte principalmente a professionisti con un cospicuo bagaglio di esperienze alle spalle, piuttosto che a profili junior o a giovani che non hanno mai avuto un lavoro. I social utilizzati quindi in misura sempre maggiore per captare le offerte delle aziende, ma attenzione, non sono loro la prima scelta dei giovani che preferiscono infatti siti dedicati alla domanda e offerta di lavoro, ma anche agenzie per il lavoro, a siti aziendali e i portali che le aziende dedicano completamente alle opportunità di carriera al proprio interno.

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Reddito garantito in Europa, Italia fanalino di coda

Argomento caldo sul tema lavoro e sostentamento è senza dubbio il ‘reddito minimo garantito’. E’ dal 1992 che l’Europa chiede al nostro paese di adeguarsi, dopo 21 anni non è ancora cambiato nulla nonostante le continue sollecitazioni della Comunità Economica Europea. La politica ha alternato partiti e Governi e nonostante due disegni di legge sul tema ed esperimenti finiti nel nulla, l’Italia non è ancora riuscita ad adeguarsi nonostante il suo 35% di disoccupazione. Le raccomandazione di Bruxelles sul sostegno pubblico ai disoccupati sono dunque servite a poco, mentre in merito aleggiano confusione ed ipotesi. 

Ed è proprio mentre in Italia le proposte di legge riposano in parlamento, la situazione nel resto d’Europa è completamente diversa. Sostegno e sussidi ai disoccupati, ma non solo. Tutti i paesi dell’Europa tranne Italia e Grecia hanno adottato ormai da tempo strumenti di reddito minimo garantito per consentire ai loro cittadini più deboli di vivere una vita dignitosa, indispensabile per alleviare la condizione di povertà ed insicurezza economica di chi vive al di sotto della soglia minima. Ed è così che in caso di perdita del lavoro, nel momento in cui è scaduta l’indennità di disoccupazione e il disoccupato di conseguenza non ha ancora trovato un nuovo impiego, scatta il reddito minimo garantito.

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Cinquantesima edizione Smau Milano. Startup, innovazione e lavoro

Al via la cinquantesima edizione dello Smau, evento che si svolgerà a partire da oggi e fino al 25, nei padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity. Attesissimo da migliaia di persone oltre ad offrire una carrellata tra le migliori aziende del settore, offre anche grosse opportunità di lavoro per chi cerca occupazione nell’innovazione attraverso la creazione di impresa e la promozione di nuove idee

Allo Smau saranno presenti e cinquanta migliori startup italiane, centri di ricerca e circa seicento workshop. Milano si aggiudica la corona di città con maggiore spazio alle startup innovative, e riesce a creare l’anello di congiunzione tra formazione e mercato del lavoro, unica via d’uscita per i giovani che vanno avanti non solo grazie alle proprie capacità ma soprattutto grazie allo spirito di iniziativa.

Tra le novità di maggiore interesse presentate in questa cinquantesima edizione è il “Barcamper Touruno spazio dove è possibile presentare il proprio progetto di avviamento d’impresa o di riavvio. Obiettivo principale è quello di valutare le migliori idee sul tema degli open data, cioè sulle banche di dati aperti e condivisibili.

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I giovani e gli stage al ministero: altro che ‘bamboccioni’

L’esercito silenzioso degli stagisti che ogni giorno cerca negli annunci, manda curriculum e spera in un contratto, o almeno in un colloquio è formato da centinaia di migliaia di giovani disoccupati italiani.

Ma prima di approfondire facciamo chiarezza lessicale su cos’è uno stage. Lo stage in azienda costituisce la fase pratica dello studio, finalizzata a far conoscere la realtà aziendale e a far acquisire gli elementi concreti di una certa attività. Detto questo bisogna districarsi tra stage curriculari ed extracurriculari, di formazione, di orientamento. Non è semplicissimo riuscire ad individuare le differenti categorie. Gli stage curriculari sono inclusi in un processo di apprendimento svolto all’interno di un’università o un istituto scolastico. Gli stage curriculari attivati un giorno prima della laurea sono di competenza statale, mentre quelli attivati il giorno dopo la laurea sono di competenza regionale perché sono stage extracurriculari, questi ultimi sono regolati da 20 diverse normative regionali.

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Legge di Stabilità, sindacati e Confindustria “attaccano” la manovra

Al via l’iter che porterà il testo della “legge di Stabilità” al vaglio del parlamento. Attualmente l’unico sostenitore del provvedimento è solo il Governo. Dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e Confindustria le critiche sono sempre rimaste allo stesso punto, critiche pronte a scatenare uno sciopero generale con manifestazioni territoriali da gestire, da mettere in campo da qui a metà novembre. E’ la decisione assunta dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti, per chiedere e sostenere il cambiamento della legge di stabilità in Parlamento. I sindacati hanno dichiarato che presto scenderanno in campo con una piattaforma programmatica con proposte per modificare la legge.

Dalla Camusso leader Cgil, giunge la critica più aspra: “Il 2013 dovrebbe essere l’ultimo anno di recessione, ma se non si cambiano i termini della politica economica non c’è una ripresa che si materializza da sola” – continua dicendo – “Senza domanda interna è difficile immaginare che ci sia una ripresa.

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Lavoro, agricoltori italiani di coraggio sfidano la crisi

Quando il lavoro manca tutto sembra essere andato perduto per sempre, ma c’è qualcuno che non si scoraggia e guarda avanti, senza perdere la dignità e creando addirittura nuovi posti di lavoro. Sono queste alcune novità presentate nell’open space “Le paure trasformate in opportunità di nuovo lavoro” inaugurato in occasione della tredicesima edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti a Cernobbio. L’occasione giusta per far conoscere una nuova realtà spesso messa in secondo piano, quella di tanti giovani imprenditori agricoli che nonostante tutto con esperienze curiose e innovative hanno trasformato le paure degli italiani per l’immigrazione, e dai cambiamenti climatici sono nate le diversità imprenditoriali destinate a cambiare il mercato del Made in Italy.

Sono tante le storie italiane che meritano di essere raccontate; c’è chi ha assunto immigrati nella propria azienda, dedicando loro una speciale produzione di salumi preparati secondo regole e metodologie musulmane ed ebraiche, grazie all’utilizzo di carni pregiate di pecora e di capra; c’è anche chi ha sfruttato il cambiamento climatico del nostro paese sperimentato con successo la prima coltivazione di arachidi coltivati in Italia, oltre alla coltivazione di pregiati frutti tropicali sfruttando appunto il surriscaldamento.

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Incentivi assunzioni under 30 anni senza diploma

Sembra un paradosso, ma la legge premia chi non ha concluso gli
studi di scuola superiore. Dal primo ottobre 2013 sono partiti gli incentivi per le assunzioni di giovani tra i 18 e i 29 anni, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o senza diploma di scuola media superiore o professionale, così come previsti dal decreto Lavoro dello scorso giugno (legge 76/2013).

La modulistica completa potrà essere fornita direttamente sul sito istituzionale dell’Inps, online è infatti possibile inviare le domande preliminari attraverso  il modulo telematico di ammissione al beneficio dell’incentivo.

Tali incentivi assunzioni giovani under 30 saranno riconosciuti per gli inserimenti a tempo indeterminato fino al 30 giugno 2015, ovviamente in funzione alle risorse disponibili verificate dall’Inps. I fondi stanziati per assicurare continuità a tale provvedimento sono in totale 794 milioni di euro (fonte Ministero del Lavoro).

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Legge di stabilità: dismissione terreni ed opportunità lavoro giovani

Bando ISMEA 2017

Nella nuova “Legge di Stabilità” varata dal Governo Letta è stato destinato anche un piano di dismissione dei terreni di proprietà dello stato. Ed è proprio da questo punto che potrebbero nascere nuove opportunità di lavoro per i giovani. Secondo Coldiretti: la messa a disposizione dei terreni rappresenta il principale ostacolo alle aspirazioni dei tanti giovani volenterosi che vogliono lavorare in agricoltura, un settore che soffre già da qualche anno anche per via della mancata riqualificazione.

In Italia considerato la forte pressione urbanistica, i terreni fertili e pianeggianti sono poco più del 30 per cento della superficie agricola utilizzata. Di conseguenza il valore del terreno è molto spesso alto e ciò ricade su aziende agricole e cooperative, che molto spesso non riescono a far rientrare i costi nei propri guadagni.

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Legge di Stabilità: come cambia il nome delle “Tasse”

Il provvedimento più discusso in queste ore è senza dubbio la manovra presa dal Governo per la riduzione del “cuneo fiscale”. Essa è rappresentata dall’aumento delle detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti e assimilati: in sostanza  in busta paga si avrà un bonus  variabile a seconda del reddito, ma che si aggirerà intorno ai 150 euro annui per chi guadagna tra i 15mila e i 20mila euro. Circa 13 euro al mese in più nelle buste paga dei lavoratori, che ovviamente si aspettavano un compenso più sostanzioso.

Con la nuova “legge di Stabilità” cambiano i nomi delle tasse con cui i contribuenti dovranno fare i conti molto presto. La “T” sembra essere la lettera preferita: Tarip, Tassa per i concorsi, Trise, Tax expenditures, vediamo cosa sostituiranno.

Tarip
Lentamente subentrerà alla Tari,  il prelievo sui rifiuti sarà configurato sul principio del “più consumi, più paghi”. Obiettivo del Governo per il futuro sarà quello di ridimensionare  l’importo da pagare collegandolo al costo per lo smaltimento dei rifiuti prodotti e non alla dimensione della proprietà immobiliare come avviene oggi.

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Seguire il modello danese: lavoro, servizi e famiglia

Usciamo dai difficili confini nazionali per dirigerci verso i paesi del nord Europa, andiamo in Danimarca, focalizzando l’attenzione su alcuni dettagli ed aspetti che se presi come esempio potrebbero davvero cambiare la sorte del nostro paese. Non discuteremo di strategie politiche e nemmeno di alta economia, saranno semplicemente messe in evidenza le scelte che hanno portato ad essere quello che attualmente è una nazione come quella Danese.

In Danimarca vige il motto che la famiglia è sacrosanta perchè prima o poi lo stato presenterà il conto. In realtà c’è un grosso rispetto per chi decide di avere bambini, infatti non solo ogni esame medico è completamente gratuito ma in caso di gravidanza lo stato provvede a sovvenzionare tutte le spese. Ogni bambino che nasce inoltre gli vengono attribuiti già dei contributi in danaro e sia le mamme che i papà percepiscono i sovvenzionamenti di maternità e paternità.

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Tassa sui servizi 2014: ancora Imu, ma si chiamerà “Trise”

 

Al varo nella “legge di stabilità” il nuovo tributo sui servizi comunali, la tassa cambia nome, si chiamerà “Trise”. Un altro strumento destinato a sostituire per buona parte delle abitazioni principali sia l’Imu sia l’attuale Tares ma che in realtà ingloba entrambe. Questa nuova formula di pagamento a primo impatto può sembrare un sistema che premia le case di maggior valore, ma in realtà gli effetti reali saranno differenti da comune a comune. Il tributo sui servizi comunali si articolerà in due parti: la prima destinata a coprire l’onere dello smaltimento dei rifiuti e si chiamerà “Tari”, mentre la seconda, “Tasi” sarà relativa ai servizi indivisibili erogati dai Comuni.

Come più volte annunciato dal Governo è stato confermato il principio della ripartizione della tassa tra proprietario ed inquilino, con una quota a carico di questi ultimi che i Comuni potranno fissare tra il 10 e il 30 per cento.

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Facebook dice addio alla privacy, ecco come rendere segreto il profilo

Novità in campo “social”. E’ stato reso noto che Facebook cambierà presto il suo concetto di privacy, eliminando una sezione delle impostazioni di riservatezza in modo da rendere ogni profilo utente visibile a chiunque nelle ricerche sul social network. Ovviamente non tutto sarà alla luce di chiunque, i contenuti infatti rimarranno “privati”, attraverso le impostazioni di condivisione specificate per ogni singolo post. 

Fino alla prossima modifica tecnica da parte del team, le impostazioni della privacy potevano essere rese visibili o no attraverso il proprio nome e cognome o la propria e-mail. Ora questa possibilità sarà negata.

Michael Richter, chief privacy officer di Fb, spiega che l’opzione era già stata rimossa lo scorso anno per chi non l’aveva attivata, mentre ora verrà eliminata anche per qui pochi utenti che invece l’avevano impostata. Quali sarano quindi le manovre per poter permettere di mantenere invisibili i propri contenuti? Basta solo scegliere con maggiore attenzione il livello di condivisione degli aggiornamenti: pubblico, solo amici o per gruppi e persone selezionati.

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Legge di Stabilità, tecnici a lavoro: meno tasse per chi assume

Nella giornata di domani si riunirà il Consiglio dei ministri per approvare la tanto attesa Legge di Stabilità. Occhi puntati dunque sulla Service tax che da gennaio sostituirà Imu e Tarsu. La maggioranza dovrà quindi garantire che la somma delle imposte tra patrimonio, servizi e rifiuti, non superi l’attuale tetto massimo dell’Imu cioè 7,6 per mille per le prime case e 10,6 per le altre.

Secondo indiscrezioni governative, l’aliquota massima dovrebbe essere del 3 per mille o 30 centesimi di euro al metro quadro. Altro punto focale che dovrà essere definito proprio in queste ore è la struttura del cuneo fiscale a favore delle aziende, un problema enorme che in questi anni ha penalizzato piccole medie e grandi imprese. Tale sistema dovrebbe essere a beneficio di tutte le aziende che investono o assumono.

La manovra targata 2014 dovrà aggirarsi sui 12-15 miliardi. L’ipotesi dunque è di un taglio del cuneo fiscale a favore di imprese e lavoratori per 5 miliardi nel 2014 e altrettanti nel biennio successivo. Saranno le stesse imprese a beneficiare con riduzioni di Ires e Irap, ma solo per quelle virtuose.

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Cgia Mestre: le 100 tasse che uccidono gli italiani

Sulle spalle degli italiani c'è un pesante elenco di tasse che annualmente si aggiorna di nuove voci: tra addizionali, imposte, tributi e ritenute ciò che pesa maggiormente sono Irpef e Iva. Tutto questo viene illustrato da un recente rapporto della Cgia di Mestre, un elenco infinito che annovera un centinaio di voci. Solo le prime dieci imposte valgono quasi 58,8 miliardi di euro, a fronte di un ammontare complessivo di oltre 472 miliardi di euro di entrate tributarie.

Irpef, solo per questa tassa nelle casse dello stato si registra un gettito che sfiora i 164 miliardi di euro all’anno, mentre per l'Iva poco più di 93 miliardi di euro. Ma sono unite che fanno la forza, queste due tasse rappresentano il 54 per cento sul totale delle entrate tributarie. Discorso diverso per le aziende. L'incubo degli imprenditori è rappresentato dall’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive), che assicura 33,2 miliardi di gettito all’anno, e l’Ires (Imposta sul reddito delle società), che consente all’erario di incassare 32,9 miliardi di euro.

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Governo estrae coniglio dal cilindro: Poste in soccorso di Alitalia

Arriva Poste italiane. Una scelta strategica attuata dal Governo per salvare l'italianità della compagnia Alitalia, che prevede anche la partecipazione di altri soggetti pubblici e di una buona parte di privati. La società, attualmente guidata da Massimo Sarni dovrebbe portare in dono 75 milioni di euro, denaro che servirà per partecipare all'aumento di capitale di 500 milioni, indispensabile per far ripartire la compagnia.

Giorgio Squinzi il presidente di Confindustria, non nasconde i suoi dubbi: "Sono sempre molto perplesso di fronte agli interventi della mano pubblica in una società privata. Certo, se è un cerotto per tamponare una situazione di emergenza, passi; però bisognerà una volta per tutte fare una riflessione seria per avere un piano di medio-lungo termine".

Da una nota di Palazzo Chigi uscita in queste ore, si evince che alla compagnia italiana serve maggiore stabilizzazione ed una importante ristrutturazione attraverso un nuovo progetto industriale.

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Bamboccioni, choosy, sfigati e inoccupabili: i ministri ci vedono così

Da una recente indagine dell'Ocse condotta su 24 paesi, ne è uscito fuori che gli italiani in fatto di competenze linguistiche e matematiche non hanno una buona preparazione, indispensabile per sopravvivere nel contesto attuale ed essere alla pari con gli altri stati. Da bamboccioni di Padoa-Schioppa a choosy di Elsa Fornero, mentre l'ex vice ministro del welfare Michel Martone, braccio destro di Fornero aveva invece aspramente criticato chi a 28 anni non è ancora laureato, parlando di giovani "sfigati". Ecco la new entry del ministro Giovannini: gli italiani sono "poco occupabili", parole che ovviamente hanno sollevano le giuste polemiche.

Massimiliano Fedriga, Lega Nord ha quindi replicato: "Il governo, incapace di dare risposte alla disoccupazione giovanile, adesso inizia addirittura ad offendere i  misure adeguate, perde tempo a offendere chi ha già pagato fin troppo le inefficienze di questo governo".

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Pensioni : il governo studia, ma la legge Fornero non si tocca

La posizione del ministro del Welfare, Enrico Giovannini, in materia di previdenza parla chiaro. Alla Legge Fornero non sarà applicata nessuna controriforma sulle pensioni, questo per garantire l'equilibrio del sistema attuale. Nulla toglie però possibili forme di flessibilità, sempre che i conti pubblici riescano a reggere. Ricordiamo che la  legge Fornero ha innalzato l'età di pensionamento a 66 anni, modificando il precedente sistema delle quote. Ma per via alternativa il lavoro può essere lasciato solo dopo aver versato 41 o 42 anni di contributi a seconda del sesso.

Il nuovo studio del governo prevede  la possibilità, per coloro che hanno perso il lavoro ma sono lontani 2-3 anni dalla pensione, di ricevere un anticipo dell'assegno da restituire gradualmente quando raggiungeranno l'età d'uscita prevista dalla legge. Il rischio di questa nuova proposta è rappresentato dal fatto che nessuno assicura che verrà inserita nella legge di Stabilità, che ricordiamo dovrà essere emanata proprio in questi giorni.

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Nuove direttive antifumo Ue: immagini choc e divieti

Il Parlamento Europeo stringe il collo all'industria del tabacco approvando una nuova direttiva che mira a rivoluzionare la battaglia antifumo. Il duro colpo al business delle sigarette è stato proclamato nel  testo emendato della nuova direttiva tabacco: I parlamentari che hanno votato a favore sono stati 560, 92 i 'No' e 32 gli astenuti.

Le misure anti fumo che presto saranno attivate, comprendono una serie di imposizioni e divieti, non solo per le classiche bionde, ma anche per le più recenti sigarette elettroniche: Sarano inserite sui pacchetti, immagini-choc e avvertenze per la salute sul 65% della confezione, su ogni pacchetto sarà inciso la scritta "Fumare fa male" o "Fumare fa venire il cancro", sia le foto che il testo verranno inserite nella parte alta della confezione e toglieranno spazio al logo della marca; vietate le sigarette al mentolo, ma solo entro 8 anni; bandite invece  le confezioni con meno di 20 sigarette, il motivo è perchè sulle piccole confezioni non c'è spazio per inserire i nuovi loghi anti fumo;

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