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Riuscire nel lavoro: ecco le 10 esperienze da fare prima dei 30 anni

Secondo Skuola.net, essere licenziati e tenere un diario possono fare la differenza. E non è che l’inizio

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Cerchiamo di non essere catastrofici: oltrepassare la soglia degli “enta” non è poi così tremendo. Certo, spegnere le prime 30 candeline impone di mettere un po’ la testa a posto e di ordinare le idee, almeno sul lavoro. Per questo, Skuola.net – il portale che fornisce indicazioni agli studenti in cerca di orientamento – ha pensato di mettere in fila le 10 esperienze da fare, prima di compiere 30 anni. Per assicurasi soddisfazioni e riuscire nel lavoro.

Le 10 esperienze da fare prima dei 30 anni

riuscire nel lavoro

Noi le abbiamo riportate di seguito, sintetizzando il senso delle considerazioni altrui e permettendoci di aggiungerne qualcuna tutta nostra.

  1. Non smettere di imparare. Il conseguimento della laurea o del diploma non deve segnare la fine del processo di apprendimento. Anzi: solo chi continua a documentarsi, informarsi e tenta di acquisire sempre nuove conoscenze, ha più possibilità di riuscire nel lavoro. E’ quanto suggerì di fare anche Steve Jobs ai neo laureati dell’università di Stanford, nel lontano 2005, quando concluse uno dei suoi più apprezzati discorsi dicendo loro (e per estensione, a tutti i giovani del mondo): “Stay hungry, stay foolish”. La “fame” di conoscenza più, infatti, portare lontano.
  2. Diventa un esperto. Come precisato da Skuola.net, avere una buona cultura generale può sicuramente aiutare. Ma il consiglio è quello di arrivare alla soglia dei 30 anni con le idee sufficientemente chiare e di specializzarsi in un ambito preciso. E’ una “strategia” che, secondo il portale, può aiutare sia in campo lavorativo che sul piano dell’immagine.
  3. Impara a gestire lo stress. Non giriamoci intorno: il lavoro procura ansie e preoccupazioni che possono generare forte stress. Imparare a gestirlo è di fondamentale importanza, ma come si fa? Difficile a dirsi. Per iniziare, occorre individuare l’origine del malessere, scovarne la causa e cercare di risolvere il problema. Imparando a non farsi (s)travolgere dagli imprevisti e dalle avversità che inevitabilmente si presenteranno. Al lavoro e nella vita.
  4. Fare rete è essenziale. Nessuno può sperare di riuscire nel lavoro rimanendo isolato. Anzi: circondarsi di persone valide e stimolanti può rivelarsi salvifico. Fare squadra con gli altri è una lezione importante, che – se appresa prima dei 30 anni – può spianare la strada a carriere gratificanti.
  5. Fai volontariato. E’ un’esperienza destinata ad arricchire, sia a livello personale che professionale. Perché consente di potenziare le proprie competenze (soprattutto quelle “trasversali”) e di ampliare conoscenze e vedute. Arrivare alla soglia dei 30 anni, con l’apertura mentale di chi ha sperimentato la gioia di dare e di ricevere, può fare realmente la differenza.
  6. Gestisci il tuo tempo. I quasi trentenni in perenne ritardo sono avvisati: se non correggeranno i loro comportamenti e non impareranno a gestire meglio il loro tempo, le possibilità di riuscire nel lavoro si assottiglieranno notevolmente. Fare tardi a un appuntamento con un amico è una cosa, ma non rispettare le scadenze del capo è tutto un altro discorso.
  7. Lasciare un lavoro che non piace. Mettiamola così: sbagliare – anche lavoro – a 20 anni, è lecito e fisiologico; a 30 anni, può invece diventare un problema. Ecco perché Skuola.net consiglia agli under 30 di sperimentare l’ebbrezza di lasciare un lavoro che non piace, senza troppi indugi. Rimanere ingabbiati in una situazione che non gratifica non è di certo la scelta migliore. Anzi: quella che, quasi sicuramente, procurerà ansia, stress e frustrazione. Meglio lasciar perdere.
  8. Essere licenziato. Potrà sembrare strano, ma anche essere licenziato può aiutare a riuscire nel lavoro. Perché? Perché sprona a riflettere sulle proprie capacità, aspirazioni e attitudini. Aiutando ad acquisire una consapevolezze piena (o quasi) di ciò che si è e che si vuol fare. A questo aggiungiamo che sperimentare un fallimento lavorativo, prima dei 30 anni, consente, di norma, di “attrezzarsi” di una corazza importante. Inciampando e ripartendo, si sviluppa infatti una resilienza che potrà tornare utile in futuro.
  9. Invia una mail a una persona che ammiri. Il consiglio di Skuola.net è quello di superare la timidezza e di tentare di stabilire un contatto con la persona che, in ambito lavorativo, si apprezza di più. I suoi consigli potranno diradare le nebbie su dicerie più o meno attendibili, aiutando a capire se la strada intrapresa (o che si vuole intraprendere) è quella giusta.
  10. Annota su un diario i successi. Prendere nota dei riconoscimenti che ci vengono tributati al lavoro non è roba da fanatici. Ma di persone orientate a riuscire nel lavoro, che sanno quanto possa essere utile (e terapeutico) riflettere sui successi passati per incentivarne di nuovi. L’idea è quella di coltivare sempre la propria autostima (senza esagerare) e di dare credito ai propri meriti e alle proprie qualità, anche e soprattutto nei momenti meno felici.

Con la consapevolezza che non esistono “formule magiche” che possano garantire successi. Ma solo indicazioni e consigli da cui poter partire.

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