Le vetrine ci accompagnano durante la nostra giornata. Le vediamo mentre andiamo alla fermata del tram, le vediamo quando andiamo a fare la spesa, le ammiriamo sotto le feste, quando diventano tutte più belle. Ma chi le crea e soprattutto come si fa a dar vita ad una vetrina di un negozio? Bisogna saper gestire gli spazi, conoscere le tecniche espositive e quelle di illuminazione. Bisogna quindi essere un po’ stilisti, un po’ fotografi, un po’ tecnici, un po’ artisti, elettricisti e scenografi. Perché la vetrina è oggi più che mai un modo per attirare l’attenzione del possibile cliente, un modo per far avvicinare il cliente alla merce in esposizione cercando di creare curiosità. Ma in cosa consiste questa occupazione? E quali sono le sue mansioni? Esistono dei corsi professionalizzanti per imparare a fare questo mestiere? Ma, soprattutto, quanto si guadagna? Scopriamolo insieme nel corso dei paragrafi successivi.
Indice
Vetrinista: chi è e cosa fa
Una professione sempre più richiesta e importante è quella del vetrinista o visual merchandiser, come oggi si preferisce chiamarli. Un lavoro tutt’altro che facile, che richiede sensibilità, gusto e senso pratico. La vetrinista è una persona specializzata nell’organizzazione e nell’allestimento delle vetrine di un punto vendita. Il settore di riferimento non è limitato a quello dell’abbigliamento, come si potrebbe pensare in un primo momento. Anzi. Esistono figure che si occupano di queste mansioni anche per:
- negozi di arredamento,
- elettrodomestici,
- giocattoli
- gastronomia.
Tutti i settori che operano nel commercio dispongono di un professionista che si dedica con particolare attenzione a questo compito.
L’obiettivo principale di un vetrinista è quello di riuscire a catturare l’attenzione dei passanti. E come? Attraverso la disposizione in vetrina di oggetti in vendita all’interno della bottega di riferimento. L’allestimento avviene, generalmente, in seguito ad un’accurata selezione tra gli articoli più belli e interessanti. Ma anche tra le offerte più invitanti messe a disposizione dei clienti.
Come vengono allestite le vetrine?
L’allestimento delle vetrine di un esercizio commerciale avviene prendendo innanzitutto lo spunto da un tema che servirà come leitmotiv. Può trattarsi di una festività (come il Natale, la Pasqua o San Valentino), di un colore, di una situazione particolare (ad esempio il momento dell’aperitivo piuttosto che il ritorno a scuola dei bambini) o può ispirarsi a dei luoghi. O anche da un argomento che possa essere il trend del momento. I negozi di abbigliamento, molte volte, prendono spunto dalle stagioni per esporre gli arrivi delle nuove collezioni.
Una volta che è stato individuato il tema a cui ispirarsi, il vetrinista si dovrà occupare dell’allestimento dello spazio a disposizione. Si occuperà di disporre correttamente le luci e di selezionare gli articoli presenti in negozio che siano in linea con il leitmotiv scelto. Ma avrà anche il compito di recuperare il materiale necessario a rendere il risultato di maggiore appeal, recuperando decorazioni, espositori, manichini, fondali e vetrofanie. Questi elementi dovranno essere valutati di volta in volta sulla base del risultato desiderato.
Il vetrinista non deve dimenticare che un allestimento efficace è determinante per riuscire a catturare l’attenzione dei passanti e invogliarli a farli entrare. E’ così che si trasformeranno in potenziali clienti. Non solo. Se il lavoro è stato fatto bene, sarà possibile vedere come i clienti abituali vedano risvegliato il proprio interesse nei confronti del brand.
Con chi lavora il vetrinista?
A meno che non si tratti di un piccolo negozio a conduzione familiare, generalmente il vetrinista non agisce mai in completa autonomia ed è facile che lavori nella Grande Distribuzione Organizzata. Considerando che la vetrina è uno dei punti più visti di un negozio è indispensabile che l’immagine che viene trasmessa dall’allestimento sia conforme alla filosofia aziendale e all’immagine che contraddistingue il brand.
Il professionista, quindi, si deve rapportare direttamente con lo Store Manager, il Visual Merchandiser e con il responsabile marketing dell’attività. Considera che, nel caso si trattasse di un’azienda che dispone di più punti vendita, dovrai eseguire lo stesso format concordato in precedenza per ogni singolo negozio. E’ inoltre necessario riuscire a collaborare di volta in volta con gli addetti vendita e le commesse.
Orari di lavoro
Gli orari di lavoro di un vetrinista devono essere quanto mai flessibili. Durante lo svolgimento della mansione, infatti, è indispensabile non ostacolare o intralciare in alcun modo le operazioni di vendita. O, comunque, non interferire con le mansioni delle commesse, che si occupano di assistere il cliente. Non sorprenderti, quindi, se dovrai allestire un negozio durante gli orari di chiusura dell’attività commerciale. Il che significa lavorare di sera o durante la pausa pranzo (nel caso non fosse previsto l’orario continuato dell’esercizio).
Compiti e mansioni del vetrinista
Ma quali sono i compiti di un vetrinista? Ti riportiamo di seguito le principali mansioni di cui si occupa la figura professionale che riveste questo ruolo:
- proporre il tema delle vetrine;
- predisporre un progetto per l’intero allestimento;
- organizzare al meglio tutto lo spazio che si ha a disposizione;
- curare e selezionare le decorazioni nei minimi dettagli;
- predisporre la corretta illuminazione di ogni singolo oggetto esposto;
- realizzare un progetto che sia in grado di catturare l’attenzione dei passanti;
- mantenere lo stile e la filosofia del negozio;
- realizzare un’immagine coordinata con il brand.
Come diventare vetrinista? La formazione
Il lavoro di vetrinista non richiede alcun titolo di studio in particolare. Per intraprendere una carriera in questo settore, tuttavia, ti consigliamo di frequentare dei corsi professionalizzanti che ti insegneranno ad apprendere quelle competenze tecniche necessarie per svolgere al meglio la propria mansione. Non dimenticare, infatti, che in fase di colloquio verrà valutato più positivamente chi ha studiato materie inerenti rispetto a chi parte completamente da zero. Durante le lezioni avrai la possibilità di apprendere i principi base di:
- marketing;
- comunicazione visiva;
- brand identity;
- psicologia di vendita;
- retailing;
- tecniche di allestimento;
- uso dell’illuminazione;
- scelta dei colori;
- organizzazione degli spazi;
- scenografia
Non dimenticare che l’obiettivo di un vetrinista è quello di incrementare le vendite di un negozio o di un determinato articolo. E’ indispensabile, quindi, essere in grado di eseguire un lavoro mirato a catturare l’attenzione dei passanti. E di invogliarli ad entrare e ad effettuare l’acquisto. Come puoi ben immaginare, quindi, tutte le materie sopracitate sono fondamentali per riscuotere un buon successo.
Corsi da vetrinista
A queste nuove figure professionali, sempre più richieste, sta dedicando una serie di corsi e master l’Accademia Vetrinistica Italiana. “Vetrinisti e visual merchandiser sono professionisti molto richiesti – spiega Roberto Pivetta, presidente dell’accademia – ma spesso le aziende, soprattutto quelle del settore moda, sono alla ricerca di una figura professionale ancora più completa, in grado di pensare, coordinare e valorizzare l’immagine aziendale. Un professionista che sappia unire conoscenze e competenze tecniche specifiche a creatività e originalità, in grado di muoversi autonomamente nel campo della comunicazione e in particolare nell’utilizzo del punto vendita come nuovo media”. Cosa prevedono i corsi per vetrinista ed esperto d’immagine del negozio? Ecco alcune materie dai programmi dei corsi presso l’Accademia Vetrinistica Italiana di Milano:
Lezioni teorico-pratiche:
- Obiettivi, caratteristiche; tipi di intervento
- Lay-Out, organizzazione spazio vendita
- Evoluzione strutture e tipologia di vendita nella piccola, media e grande distribuzione
- Corner espositivo, isola promozionale
- Attrezzature
- Analisi del punto vendita
- Analisi della vendita a libero servizio
- Criteri suddivisione merci
- Gestione parete espositiva
- Gestione immagine coordinata
ed in particolare per la gestione delle vetrine:
- Introduzione nella vetrinistica
- Gli attrezzi del vetrinista
- Ubicazione e struttura e tipologie di vetrina
- Composizione: le linee, le forme, i gruppi, la profondità
- Sostegni e attrezzi per la vetrina
- Idea guida: allestimento a tema
- Panoramica sull’esposizione di articoli diversi:
- Articolo caldo – freddo
- Accessori
- Elementi di scenografia
- Creatività e comunicazione in vetrina
- La luce e il colore in vetrina
Competenze di una vetrinista
Quali sono le competenze di una vetrinista? O, meglio, quali sono le caratteristiche maggiormente richieste negli annunci di lavoro per chi opera in questo campo? Eccoti un piccolo elenco:
- conoscenze delle tecniche di vendita;
- abilità nelle tecniche scenografiche;
- conoscenza dei principi base di retailing e visual design;
- padronanza dei trend di mercato;
- preparazione in ambito di psicologia di vendita;
- creatività;
- senso estetico;
- grande intuito;
- capacità di organizzarsi in autonomia;
- problem solving;
- capacità di lavorare in gruppo;
- precisione e buona manualità;
- attenzione ai dettagli.
Come fare carriera da vetrinista?
Facciamo un passo indietro e partiamo da quali siano i passaggi necessari per diventare vetrinista. Accade molto spesso che, prima di iniziare a svolgere questo ruolo all’interno di un’azienda, si passi prima dal ruolo di addetto alle vendite. Meglio se all’interno di un negozio dello stesso brand. Operando come commesso, infatti, capita spesso di collaborare nell’allestimento delle vetrine. Ma anche di occuparsi dell’intero spazio espositivo presente dentro al negozio. Risulta piuttosto semplice, quindi, approfondire le proprie competenze in questo ambito attraverso corsi di visual merchandising e di vetrinistica messi a disposizione direttamente dall’azienda.
In genere, dopo la mansione di vetrinista, è possibile passare allo step successivo ricoprendo il ruolo di visual merchandiser. Questa figura si occupa non solo di allestire le vetrine dei negozi, ma anche di cambiare la disposizione degli spazi all’interno del punto vendita stesso.
Una volta acquisite le competenze necessarie a svolgere il ruolo di vetrinista, avrai anche la possibilità di specializzarti in determinati settori del commercio (ad esempio il fashion o l’arredamento per la casa). Non solo. Potrai anche espandere la tua carriera iniziando ad allestire stand per mostre o per fiere. Ma anche a realizzare ambientazioni e scenografie per sfilate, manifestazioni o shooting fotografici.
Perchè lavorare come vetrinista?
Il lavoro da vetrinista è particolarmente indicato per chi è alla ricerca di un impiego con cui esprimere la propria creatività e le proprie abilità manuali. Questo mestiere è perfetto per chi ha bisogno di continui stimoli durante il proprio lavoro. Ma anche per chi ha bisogno di trovarsi di fronte sempre qualcosa di nuovo. Particolarmente indicato per chi ha buone capacità di problem solving, il lavoro di vetrinista è perfetto per chi ha uno spirito dinamico e ama le sfide. Per intenderci: se la tua idea di lavoro è quella di stare seduta davanti al pc a fare sempre le solite cose, ti conviene optare per un’altra carriera.
Quanto guadagna un vetrinista?
Passiamo ora ad uno degli aspetti più pratici di questo lavoro: lo stipendio. L’importo, come sempre, può variare in base alla tipologia di contratto firmato, dalla presenza o meno di ammortizzatori sociali, dalle ore di lavoro eseguite. Ma anche dai rimborsi per le spese di trasferta. In linea di massima, tuttavia, lo stipendio medio di un vetrinista può oscillare da un minimo di 800 euro netti al mese fino a superare i 2.000 euro per chi è particolarmente bravo.
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